Quel gruppo consiliare che il Pd non ha mai capito

Gruppo Pd

Nel 2017, nonostante la durissima sconfitta, il Pd elegge quattro pezzi da novanta a Frosinone: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi, Alessandra Sardellitti. Nessuno di loro proviene dal Pci-Pds-Ds. E forse il problema è proprio questo. I vari segretari provinciali, i big e il circolo cittadino non valorizzano il gruppo. Che si sgretola.

Elezioni comunali di Frosinone del 2017. Nicola Ottaviani viene confermato sindaco al primo turno. Per il Partito Democratico e il centrosinistra è la sconfitta più dura di sempre. Sette candidati della lista prendono zero voti e più di metà non supera le dieci preferenze.

L’inutile dream team del Pd

Angelo Pizzutelli (a destra)

Nonostante questo il Pd elegge 4 quattro consiglieri comunali. E che consiglieri comunali. Intanto il capogruppo Angelo Pizzutelli, il più votato da diversi anni nel capoluogo. Poi il presidente dell’ordine dei medici Fabrizio Cristofari, candidato a sindaco anche se abbandonato in trincea nel momento decisivo. Dal suo stesso Partito. Ma il carisma e il peso politico sono fuori discussione.

Eletto a furor di voti anche il dottor Norberto Venturi, già presidente del consiglio comunale, medico apprezzato e autorevole, politico di lungo corso. Eletta anche Alessandra Sardellitti, presentatasi ii ticket con Pizzutelli. Ma Sardellitti è un cognome pesantissimo in campo economico ed industriale. Un cognome al quale il mondo di Unindustria guarda con attenzione. Inoltre la sua elezione è un segnale: Alessandra Sardellitti con il Pd non c’entra nulla, può davvero portare un valore aggiunto.

Il patrimonio di voti non Ds

Alessandra Sardellitti

Angelo Pizzutelli e Norberto Venturi hanno entrambi un passato socialista importante, Cristofari è la quintessenza della Democrazia Cristiana. Non c’è nessun consigliere proveniente dal Pci-Pds-Ds. Quel gruppo consiliare è un patrimonio di voti, che può dare inizio alla svolta. Ma il Pd non lo capisce. Nessuno ne coglie le potenzialità.

Non i segretari che si sono succeduti: Simone Costanzo, Domenico Alfieri, Luca Fantini. Non il leader assoluto Francesco De Angelis. Non i consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti. Non il presidente della Provincia Antonio Pompeo.

Non c’è amalgama e alla fine il gruppo si sgretola. I rapporti tra Angelo Pizzutelli e Alessandra Sardellitti vanno in frantumi, Norberto Venturi si demotiva. Fabrizio Cristofari anche, ma regge meglio sul piano dei rapporti formali. Ma soprattutto il circolo cittadino non fa… il circolo. Comincia la “guerra santa” ad Alessandra Sardellitti. Inoltre da mesi è scomparso dalla circolazione.

Mauro Vicano e Michele Marini

Tra un anno a Frosinone si vota. Chiunque sarà il candidato sindaco (Mauro Vicano resta in pole) dovrà puntare sì su una coalizione civica. Ma è impossibile non mettere in campo una lista forte del Pd. Per evitare la figuraccia del 2017.

Alessandra Sardellitti è uscita, ora si tratta di capire cosa faranno Norberto Venturi e anche Fabrizio Cristofari. Da anni e ovunque il Pd è in difficoltà alle comunali: da Ceccano a Sora, passando per Pontecorvo. (Leggi qui Sardellitti: «Addio caserma del Pd, mi hai deluso»).

La terza sconfitta a Frosinone rappresenterebbe il game over. A proposito: Michele Marini cosa farà?