Quel maledetto voto ponderato che fa fibrillare il Comune di Frosinone

Il voto ponderato disegna i nuovi equilibri all'interno del Consiglio Comunale di Frosinone. Ridimensiona la Lega: è Ottaviani e tenere le redini. Con un socio di maggioranza: Gianfranco Pizzutelli.

Quel maledetto voto ponderato. Già, quel maledetto voto ponderato che sta mandando in fibrillazione enorme una parte importante della maggioranza di centrodestra che governa il Comune di Frosinone. Perché al di là delle valutazioni, al di là delle interpretazioni, al di là perfino di quella che può essere la caccia a chi può avere consentito il ribaltone all’ultimo istante nella lista della Lega, ci sono i numeri ed i dati.

Perché a Frosinone è stato eletto consigliere provinciale Andrea Campioni, con 3.436 voti ponderati. Dopo di lui Igino Guglielmi del Polo Civico, ma lui è un discorso a parte. Mentre è rimasta fuori Sara Bruni nonostante i 2.930 voti ponderati. (leggi qui Coltellate & capocciate: ecco come si legge il voto delle elezioni Provinciali)

Sara Bruni era il candidato del Gruppo consiliare della Lega, che fa riferimento al coordinatore cittadino Domenico Fagiolo. I suoi conti dicevano che lei dove entrare. Invece qualcosa è mancato. Chi ha fatto mancare il voto: è importante capirlo per poter prevedere quelli che saranno gli scenari successivi. Perché solo così è possibile comprendere qual è la vera forza della Lega a Frosinone. E quale quella di Nicola Ottaviani: che sta dentro la Lega ma sotto la bandiera del suo Movimento Italia.

Chi ha votato per Sara Bruni? A Frosinone ha preso 4 voti: è possibile contarli con certezza perché il Capoluogo è stato l’unico centro con oltre 30mila abitanti chiamato alle urne, Cassino ha saltato il turno perché sciolto in attesa delle elezioni comunali del 26 maggio. E di chi sono quei 4 voti? La Lega li attribuisce con certezza a Maria Rosaria Rotondi, a Carlo Gagliardi, ad Enrico Cedrone oltre naturalmente alla diretta interessata.

Manca un voto. A Frosinone l’altro consigliere della Lega si chiama Gianpiero Fabrizi.

Chi ha votato per Andrea Campioni? Lui di voti ne ha presi cinque. Sicuramente il sindaco Nicola Ottaviani, con certezza Adriano Piacentini e lo stesso Andrea Campioni, così come Thaira Mangiapelo. E il quinto? È quel quanto voto ad avere fatto la differenza, spostando l’elezione da Bruni a Campioni. Tutti gli indizi portano a Giampiero Fabrizi: così la pensano i 4 consiglieri della Lega.

È chiaro che il sindaco di Frosinone ha messo tutto il suo peso politico in questa operazione. Per far capire a tutti nella Lega che è lui a dare le carte.

Cosa succederà adesso. Sul Bilancio probabilmente nulla: perché a nessuno conviene intestarsi la bocciatura del Bilancio di un Comune che è governato dal centrodestra ed è nel pieno del risanamento economico. Ma dopo il Bilancio si vedrà.

Certo è che all’interno del gruppo consiliare della Lega da un lato qualcosa si è rotto, perché è mancato un voto. Dall’altro però, come stanno sottolineando da Carmine Tucci a Carlo Gagliardi, è venuto fuori che la Lega comunque un gruppo di 4 sui quali poter contare lo ha. E non sono pochi.

Soprattutto in prospettiva. Soprattutto nell’ambito di uno schema di centrodestra che nel Comune di Frosinone è cambiato. E molto. Pensiamo a due consiglieri della lista Ottaviani: Giovan Battista Mansueto e Alessandro Petricca sono dei battitori liberi in questo momento, probabilmente non hanno votato secondo le indicazioni di Ottaviani. Diventano così due esponenti di maggioranza che possono ricollocarsi dove riterranno più confacente alle loro posizioni.

Poi c’è Francesco Trina che ha concorso nella lista che ha schierato il recordman di preferenze Gianluca Quadrini. Anche Trina è indipendente dall’inizio della Consiliatura c con lui si dovrà avere a che fare.

Difficile ora che il gruppo di Alfredo Pallone possa restare senza assessore. In giunta il suo assessore è Pasquale Cirillo che non ha un consigliere di riferimento: ma dopo il risultato centrato alle Provinciali sarà impossibile negare un ruolo ed una visibilità all’area rappresentata dal Pallone. Che nel suo Silva Splendid di Fiuggi sabato ospita la Convention nazionale di Movimento Italia.

Il gruppo di Forza Italia si è ridotto all’osso: a Frosinone ormai è rimasto soltanto Danilo Magliocchetti. Invece il presidente del Consiglio Comunale Adriano Piacentini, già coordinatore provinciale azzurro, seguirà Ottaviani. Lo farà con la rabbia e con l’orgoglio di chi a Forza Italia ha dato un contributo importante ma ritiene di non essere stato tenuto nella giusta considerazione, sotto nessun punto di vista.

Anche Riccardo Masecchia non ha votato per gli esponenti provinciali di Forza Italia. Masecchia è un consigliere comunale competente, politicamente tranquillo, che fa riferimento ad Alessandra Mandarelli: viaggia in direzione Fratelli d’Italia. Dalla quale viaggia, in direzione opposta, il consigliere comunale Marco Ferrara: invano attende l’attribuzione di un assessorato. Che non arriva perché il Partito, cioè il senatore Massimo Ruspandini, non è in sintonia.

C’è a questo punto un azionista di maggioranza nel centrodestra. È Gianfranco Pizzutelli. È uno dei grandi vincitori delle Provinciali. Perché è riuscito a fare eleggere in Provincia il suo consigliere comunale Igino Guglielmi, ospitato nelle liste della Lega. Ospitato. Non uomo della Lega. In questo modo anche Pizzutelli ha fatto capire a Claudio Durigon e Francesco Zicchieri, gli uomini ‘forti’ del Carroccio nel Lazio, che a Frosinone bisogna fare i conti con lui. Un messaggio che vale anche per gli altri Comuni dove il Polo Civico ha dei consiglieri: da Fiuggi ad Anagni a Boville e ormai anche in provincia di Latina.

A Frosinone la prova di forza è riuscita: i voti ponderati ottenuti da Igino Guglielmi sono stati 7. In pratica i 4 del Polo Civico più i due della Lista Per Frosinone di Antonio Scaccia con lui federata. Per arrivare a 7 ci vuole qualcosa in più. Questo vuole dire che Pizzutelli si sta muovendo. Tantissimo. Non ha interesse politico a farlo adesso. Anche perché, come ha dichiarato ad Alessioporcu.it, (leggi qui Gianfranco Pizzutelli: “Raccogliamo il dissenso e lo trasformiamo in programmi”) vuole guardare a 360° perché il Polo è Civico e non di sinistra o di destra.

Con un peso di questo tipo può condizionare tutti i prossimi appuntamenti politici. Soprattutto con una libertà di azione enorme. Non a caso, Gianfranco Pizzutelli ed Igino Guglielmi hanno ringraziato la Lega “per l’ospitalità“. Un messaggio che si può leggere in due modi: galateo politico, ma anche ‘grazie per averci ospitato‘. E cioè il gruppo mantiene una sua totale autonomia ed indipendenza. Così è se vi pare.