Colpo di scena: qualcuno ha cambiato le carte ai Consiglieri (di M.Molisani)

Salta ancora una volta la discussione sulla Rigenerazione Urbana. Clamoroso colpo di scena: in Consiglio le carte cambiate. Se ne accorge la Commissione. E succede il putiferio. Strilli tra l'assessore ed il sindaco. Tutto rinviato a settembre

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Finisce sotto le macerie la grande operazione che doveva portare all’approvazione delle linee guida con cui rivoluzionare l’Urbanistica a Cassino.

Non passa neanche questa volta il piano per la Rigenerazione Urbana: le nuove regole attraverso le quali sarà possibile edificare, ristrutturare, recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio, in particolare nelle zone abbandonate o degradate.

Un fascicolo che fa gola a molti. Grazie al quale – in base a come si scrivono le linee guida – un’area può moltiplicare in una notte il suo valore commerciale.

I lunghi corridoi in marmo che hanno sempre condotto e amplificato, oltre le mura, le grida del sindaco di Cassino, Carlo Magno….per la disperazione D’Alessandro, colto dai suoi famosi “raptus incazzamentis“, anche oggi hanno portato, oltre i confini strutturali del palazzo comunale, le urla dovute all’ennesimo pasticciaccio commesso sulle carte della Rigenerazione Urbana.

 

LA COMMISSIONE URBANISTICA

Ma a spaventare gli stormi di uccelli appollaiati sugli alberi di Piazza De Gasperi non sono state le grida di CMD’A, ma quelle pronunciate contro di lui da Beniamino Alla fine ho sbroccato anch’io Papa.

Ma andiamo per ordine. Oggi era prevista la riunione delle Commissione IV – Urbanistica e Assetto del Territorio, presieduta da Claudio Nonsense Monticchio per esaminare e magari approvare le linee guida sulla Rigenerazione Urbana che tanto hanno fatto discutere in questo ultimo mese.

Presenti alla seduta oltre al presidente Monticchio, anche Rosario Reset Franchitto che ha rimandato all’ultimo la sua partenza per le vacanze, Gianrico Bellachioma Langiano e Alessio una parola è troppa e due sono poche Ranaldi per la maggioranza.

Massimiliano Bulldozer Mignanelli, Sarah Adessso tocca a me, forse Grieco e Enzo Pitbull Salera per le opposizioni.

Della partita ovviamente anche l’assessore Papa.

QUA CI PRENDONO PER IL C….

Nulla da segnalare fino a quando Mignanelli, Monticchio e Salera, leggendo attentamente i documenti si accorgono che la delibera sulla quale stavano lavorando è la prima bozza dell’atto. Ovvero lo schema che era stato cassato.

Per essere precisi: è stato rilevato un errore materiale di trasmissione dei documenti alla presidenza del consiglio comunale. Che significa? In aula ci stava andando la bozza che era stata ritirata dopo le tante polemiche dei giorni scorsi. Misteriosamente era ricicciata.

Se n’è accorto Monticchio, ha chiesto conferma a Mignanelli che insieme a Salera stavano già cercando di capire cosa ci fosse che non li convinceva in quel testo. Scavando scavando, si sono accorti di avere tra le mani gli atti approvati con la delibera 218 del 29 giugno e che erano stati revocati dalla delibera 251 del 17 luglio.

Come i morti viventi: a volte, ritornano.

È venuto giù il mondo. Perché, se i tre consiglieri non se ne fossero accorti, in aula ci sarebbe arrivato un testo nel quale era stata reinserita la possibilità di fare varianti con una semplice comunicazione. Senza dover passare per la Commissione. Da un garage voglio farci un ufficio? Lo comunico ed è fatta. Voglio trasformare in negozio: telegramma e sta a posto.

A quel punto tutti si chiedono: “Ma non è che qui ci stanno prendendo per il c….?”. In molti hanno pensato che ciò fosse un escamotage architettato ad hoc nella speranza che nessuno si leggesse attentamente le carte.

Mignanelli confessa ad uno dei presenti: «I’ c’ so iut perché m’ha fatto venì gliù dubbio Alessioporcu.it». (leggi qui Matrimonio con intesa: al banchetto di nozze trovato l’accordo sulla Rigenerazione Urbana)

A quel punto Beniamino Alla fine ho sbroccato anch’io Papa prende lo schema di delibera in mano e strabuzza gli occhi.

Fermi tutti! Ci deve essere un equivoco. Sono il primo io a dire che si deve ritirare. Vado a chiedere chiarimenti”, dice paonazzo l’assessore all’Urbanistica.

Mignanelli, Monticchio e Salera a quel punto pretendono che venga in Commissione la Segretaria Generale. E che porti con sé la documentazione depositata.

Solo nel momento in cui i tre consiglieri glielo fanno notare, anche lei scopre che è stata infilata nel fascicolo la delibera vecchia, quella che era stata ritirata.

Imbarazzata dice: «Non mi era mai successa una cosa simile in tanti anni. È un errore materiale, ne sono certa»

Papa sbrocca. Prende tutta la documentazione. E se ne va.

 

L’IRA DI PAPA

A chi lo ha incrociato nel tragitto tra la stanza della riunione e l’ufficio del sindaco, Beniamino è sembrato furioso. “Non lo avevamo mai visto cosi“, hanno detto due vigili che lo hanno incrociato nell’atrio del Comune.

E così come nei migliori film americani Papa piomba nell’ufficio di Carlo Magno…Per la disperazione D’Alessandro sventolando le carte che dovrebbero “segnare la rinascita della città”. Per dirla con le parole di Carlone.

Ma che c…. vi siete messi in testa? Io non sono disposto a fare queste figure di m….!”, argomenta in preda alla rabbia.

Si sente preso in giro. Forse ha sentito con la coda dell’orecchio la frase sussurrata da uno dei presenti, mentre l’assessore usciva dall’aula. «Manco il migliore Bruno, che era un mago, sarebbe riuscito a fare una cosa: meglio del gioco delle Tre Carte».

L’assessore Papa, che è una persona perbene, ha detto che non si azzardassero a portare quella pratica in Consiglio Comunale martedì mattina. Non con il suo nome.

 

LA RITIRATA DI CARLO

Anche Carlo Magno…Per la disperazione D’Alessandro è una persona perbene. Nemmeno lui avrebbe mai pensato un magheggio simile. Figuriamoci autorizzarlo.

Comincia a farsi venire qualche dubbio. Soprattutto dopo la storia delle tasse che – gli avevano assicurato – non dovevano spuntare dopo il dissesto. E invece ora è tutto un tassare: dall’ombra delle tende agli zerbini nei negozi. Un po’ di puzza di bruciato, ma molto in lontananza, gli sembra di sentirla. (leggi qui Tasse dopo il dissesto e Urbanistica: verso la supposta finale)

Carlissimo con la puzza di bruciato (ma in lontananza) ha fatto un rapido giro di telefonate. All’esito del quale ha preso la sua decisione. Nessuno dei Consiglieri in vacanza ha intenzione di tornare per la seduta di domani, il testo cambiato getta un ombra di sospetto. E comunque – se era un trucco – è stato smascherato. In ogni caso, la maggioranza non c’è.

La decisione è: il Consiglio Comunale di martedì mattina si tiene. Ma in apertura il presidente d’Aula Dino il diVino Secondino dirà che a causa di un errore nella trasmissione degli atti il punto sulla Rigenerazione Urbana viene ritirato.

 

LA RIUNIONE INFORMALE

L’argomento finisce al centro di una riunione informale dei capigruppo, convocata da Secondino. Presenti Massimiliano Mignanelli, Francesco Mosillo, Sarah Grieco, Claudio Monticchio, Robertino Marsella, Gianrico Langiano, Sabrina Grossi, Rosario Franchitto.

Secondino esordisce dicendo: “Volevo condividere con voi che…

Lo stoppa subito Mosillo: «Fino ad oggi non avete condiviso niente, ed ora che siete in difficoltà iniziate a condividere?»

È la sintesi politica. La maggioranza non ha più i numeri. Non li ha per ora. Non li avrà domani. Perché ai tentativi fatti da secondino per capire se ci fossero spiragli per un appoggio alla Rigenerazione Urbana già domani, la chiusura è stata totale.

Tutto è rinviato alla prossima seduta. Ed alla prossima puntata. A settembre.