Salera, Storace e D’Alessandro: il dossier del centrodestra

I nomi sui quali ragiona il centrodestra. Si inizia a tastare il polso: l'avvocato Sandro Salera. Che dice 'Non possumus'. L'ex governatore Francesco Storace. E l'ex sindaco D'Alessandro

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il fascicolo è composto da poche pagine. Piene di appunti e considerazioni: non un vero e proprio dossier ordinato ed approfondito. Quel fascicolo è la strada che Fratelli d’Italia vorrebbe percorrere per definire la candidatura unitaria del sindaco di Cassino. Un nome di spessore, autorevole, conosciuto umanamente e riconosciuto politicamente. Talmente di livello da mettere a tacere qualunque velleità personale di bassa lega.

Sono cinque i nomi sui quali si sta ragionando. Ognuno risponde ad un profilo differente ma tutti vengono considerati alla pari. La scelta dipende dalla loro disponibilità a scendere in campo e dal tipo di assetto che si vorrà dare alla coalizione.

Salera contro Salera

Sandro Salera

Uno dei cinque nomi nel fascicolo è quello dell’avvocato Sandro Salera. Stimato professionista, titolare di uno degli studi più avviati in provincia: ha cominciato con il diritto del lavoro per allargarsi poi al Penale e ad ogni altra branca del Diritto. Ha all’attivo varie collaborazioni e docenze con la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cassino.

C’è stato un sondaggio con il quale tastare il polso dell’avvocato Salera e valutare la sua disponibilità ad un’inedita sfida Salera contro Salera, cioè Sandro conto il sindaco uscente Enzo.

La risposta è stato un garbato, cordiale ma fermissimo “Non possumus”. L’avvocato ha detto no. E non perché la sfida non lo intrighi: anzi. Nemmeno perché tema il confronto. C’è una scelta professionale alla base del no: ”Ho preso degli impegni con i miei clienti, ho importanti e delicatissimi processi in corso e non posso nemmeno pensare di trascurare i miei assistiti per dedicarmi alla politica”.

L’ex ministro

Francesco Storace (Foto: Stefano Carofei © Imagoeconomica)

Tra gli appunti c’è chi ha segnalato che una scelta di altrettanto spessore sarebbe quella di Francesco Storace. Ex governatore del Lazio, ex ministro della Salute, figura di caratura nazionale: è nato a Cassino e ne ha fatto un elemento in più nella campagna elettorale vinta a mani basse quando portò il centrodestra al governo della Regione.

Si tratta di capire la percorribilità di quella strada. Innanzitutto la volontà dell’interessato. E poi le conseguenze politiche che potrebbe avere sul centrodestra un nome con un curriculum tanto blasonato.

Le fonti assicurano che nessuno ha chiesto ancora niente e che si sta ponderando con cura il passo da compiere.

Il già sindaco

“Primarie sì, primarie no? Un dibattito che francamente non mi appassiona, in questo momento sono concentrato esclusivamente sul mio lavoro”: a parlare è l’ex sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, l’ultima scoperta vincente di Mario Abbruzzese prima che una parte della maggioranza di centrodestra staccasse la spina a quell’amministrazione. Consegnando la città, di fatto, al centrosinistra di Enzo Salera che governa dal 2019.

Carlo Maria D’Alessandro (Foto © Andrea Sellari A.S.Photo)

Adesso che si avvicina il 2024 e i cittadini saranno chiamati nuovamente alle urne, l’ex sindaco viene da più parti evocato come la possibile figura di sintesi. Insomma, il cavallo competitivo da mettere in pista senza ricorrere alle primarie. Già nel 2019 la sua candidatura venne presentata alla stampa, ma durò meno di un gatto in tangenziale. Era chiaro che nel centrodestra ci fossero altre aspirazioni.

E oggi? “Il centrodestra in questo momento ha bisogno di una figura di vera sintesi, che sia unitaria. Per tutto quello che è successo in questi anni la mia candidatura non risponderebbe a questi requisiti”.

“Tra le altre cose – spiega l’ex sindaco – io le mie soddisfazioni politiche le ho avute proprio in questi giorni. E’ stato riconosciuto il merito alla mia amministrazione di aver fatto emergere tutti i debiti e di aver dichiarato il dissesto. Tanti altri amministratori – chi dell’attuale giunta, chi tra quelli che invocano le primarie – sono proprio tra i responsabili di quei debiti, nessuno di loro ha mai avuto il coraggio di chiedere il dissesto”. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti di venerdì 21 luglio 2023).

Lontano dal dibattito ma vicino ai “Fratelli”

Carlo Maria D’Alessandro, insomma, appare più che distaccato dal dibattito in corso nel centrodestra. In realtà c’è chi giura che l’ex sindaco continui a coltivare un rapporto privilegiato con Fratelli d’Italia. Questo intrattenendosi anche con i vertici provinciali e regionali. Al suo fianco ex amministratori come Giuseppe Di Mascio anche se nell’ala più ortodossa di FdI la possibilità che il Partito indichi D’Alessandro come candidato sindaco del centrodestra appare pura utopia.

Intanto i big provinciali e locali, all’indomani della kermesse sulle primarie al Manzoni, lanciano messaggi in codice sui social. Gabriele Picano si fa immortalare sui social con la consigliera Michelina Bevilacqua e scrive: “Fratelli d’Italia ha le idee chiare sul sindaco da esprimere! Buona serata amici”. Un messaggio rivolto ai promotori delle primarie? Probabilmente sì, ma va letto anche in chiave tutta interna al Partito. Michelina Bevilacqua è stata infatti “scomunicata” dalla portavoce locale Angela Abbatecola dopo che la consigliera ha mantenuto il numero legale all’amministrazione Salera. (Leggi qui: Bevilacqua è un “equivoco” e Abbatecola lo spiega a Leone).

Il brindisi al curaro di Gabriele e Michelina

I consiglieri Michelina Bevilacqua e Franco Evangelista

“La sua posizione è all’attenzione del Partito” aveva messo in guardia. Gabriele Picano le risponde mettendosi in posa con la consigliera per un brindisi. E la consigliera, a sua volta, dalla sua bacheca invia un altro messaggio criptico. Leggendo tra le righe, il mittente anche questa volta sembra essere la portavoce locale del circolo di FdI Angela Abbatecola.

Scrive Bevilacqua: “Chi per anni è stata ed è un tappo per Fdi e non è mai riuscita a farsi eleggere, ora pensa che avrà notorietà infangando la mia persona con sporchi giochetti, ma si sbaglia alla grande”. Fa ben attenzione a non citare mai la sua collega di Partito

Poi conclude con una citazione di andreottiana memoria. “I voti si prendono per lealtà, moralità, senso del dovere e coerenza nel proprio percorso di vita. La vita non vi ha ancora insegnato niente? Non si costruisce nulla screditando gli altri. Mi dispiace, é proprio vero che, il potere logora chi non ce l’ha!.