Sorella della sorella d’Italia e soldato: Arianna va alla guerra in Ue… forse

ll filo di Arianna è quello che potrebbe portarla a candidarsi per Bruxelles: per lanciare un'opa di fedeltà alla premier assieme a Nicola Procaccini

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Potrebbe essere la Grande Sorpresa nell’uovo di Pasqua di Fratelli d’Italia. Sorpresa relativa, a contare rumors ormai giurassici, ma comunque un colpo di coda di Giorgia Meloni per blindare la delicatissima circoscrizione elettorale per le Europee del Centro Italia. E in attesa della conferenza programmatica di fine aprile a Pescara all’insegna de “L’Italia cambia l’Europa” in Europa ci potrebbe andare lei, Meloni.

Non Giorgia, che è già premier ed ha il suo bel da fare, ma Arianna. La sorella della sorella d’Italia che si è proclamata un “soldato”. Che cioè senza negare né ammettere è ricorsa alla più trita delle formule per alludere al fatto che potrebbe correre per Bruxelles. Quella del milite che non ha interessi o mire ma che è pronto a raggiungere qualunque parte del fronte ove sia richiesta la sua perizia d’armi.

La generalessa fedele in preallarme

Arianna Meloni (Foto: Saverio De Giglio © Imagoeconomica)

In questo caso perizia di generalessa, non di fantaccina, a contare che la sorella della premier è già responsabile politica nazionale del partito. Di Arianna Meloni si è detto tutto ed il contrario di tutto, e rigorosamente da quando la sorella è ascesa a Palazzo Chigi. Prima era figura bigia e fumosa, buona al più per le polemicuzze dei media a trazione mancina. Che al primo Capodanno gallonato, il 2022/2023, aveva spernacchiato i “rosiconi ed i nemici” in un post social molto “rivincita delle underdog”.

Che sotto la sua egida in FdI sarebbero avanzate truppe ausiliarie chiacchierate per competenza ma pretoriane per fedeltà. Che dietro suo input, questo secondo un’inchiesta de L’Espresso, il frusinate Fabio Tagliaferri avrebbe spuntato dal ministro Sangiuliano una nomina apicale all’Ales. Che è partecipata dell’Esecutivo in casella di logistica museale.

Arianna e Tagliaferri: l’inchiesta de L’Espresso

Fabio Tagliaferri

Nomina per cui, secondo il pezzo, il consigliere frusinate e commissario inviato a Cassino avrebbe skill scarse e retribuzione gigante. Invidie: l’appannaggio è quello del predecessore, la competenza nella gestione dei servizi (di questo si occupa) lo è altrettanto.

Insomma, Arianna Meloni non è solo quella che Diego Bianchi ha perculato per il famoso video in cui si lamenta di quanto sia difficile fare shopping con la sorella adesso che è arrivata la notorietà. E’ il PI Greco del “cerchio maggico” di Meloni, quella fedele come solo una sorella può esserlo, fedele.

Perciò quella che in un’Europa di “rosiconi” ed aspidi ci starebbe benone. Magari a tener compagnia al fedelissimo Nicola Procaccini, che a Bruxelles-Strasburgo ci stava già, conta di riandarci e pare pure che possa aspirare al posto occupato da Paolo Gentiloni su fronte avverso. Un uovo pasquale con gran sorpresa dunque, uovo iconico di un partito che ha perfino organizzato la faccenda delle “uova della gioventù”.

L’uovo europeo e quello che piace a Ruspandini

Massimo Ruspandini

Ci hanno pensato quelli di Gioventù Nazionale ad Arce per la gioia di un Massimo Ruspandini elegiaco. “Splendida mattinata ad Arce con i ragazzi di Gioventù Nazionale e con gli Assessori Sara Petrucci e Alessandro Proia per la splendida iniziativa ‘l’uovo della gioventù’”. La rampa di lancio possibile della Meloni-due per le Europee si è concretizzata dopo il congresso romano che ha tarpato le ali ai Gabbiani di Fabio Rampelli.

E che ha eletto “Marco Perissa nuovo Presidente di Fratelli d’Italia a Roma”. Lo aveva ribadito con orgoglio un post di Daniele Maura: “Fratelli d’Italia è un partito forte ed unito e la dimostrazione arriva anche dal congresso della federazione romana”. Quale contesto migliore per Arianna Meloni di quella kermesse in cui il suo peso specifico di responsabile del tesseramento e della segreteria politica di FdI si è fatto ghisa?

La rivelazione dopo il congresso romano

Arianna Meloni (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

A domanda diretta: “Arianna sì o Arianna no in lista per le europee?” lei ha risposto in maniera non proprio diretta. “Io dico Arianna no, vi assicuro non mi appartiene. Preferisco stare dietro le quinte. Posto che la sorella della premier che muove un partito intero dovrebbe spiegare a se stessa prima che agli altri cosa intenda per “stare dietro le quinte”, il target di Arianna è parso più operaio. “Occuparmi dell’organizzazione, del partito, sento che in questo ruolo riesco a mantenere più lucidità, mi piace quello che faccio”. Schernirsi per negare o schernirsi per dire che se succede non lo abbiamo fatto succedere noi?

Poco cale. E nessun avversativo-concessivo. Solo uno scenario casermante nel quale lei a chiamata non potrebbe disubbidire. Roba da cartolina verde della vecchia naja, insomma. “Non c’è un ma. È ovvio che io sono un soldato. Quindi non si può mai sapere nella vita se sei chiamato a fare altro”. Quando in Italia o nel mondo un politico principia una frase con quel barbiturico “non si può mai sapere” è certo che si sa e come.

“Non si può mai sapere”

Antonio Tajani (Foto: Sergio Oliverio © Imagoeconomica)

E che si sa bene, a contare che Arianna Meloni ha tutte le caratteristiche del jolly di grana grossa. “Adesso si parte per l’Europee, ci siamo riorganizzati e adesso si parte per la campagna elettorale dell’Europee”. La domanda era di quelle traverse, come riporta il Foglio. Che puntava cioè a far scoprire le carte soprattutto della Meloni uno, della premier Giorgia.

Il dato è che sarà lei, la “underdog uno”, a dettare l’effetto domino per le candidature di Antonio Tajani per sua fiata e della stessa Elly Schlein sul fronte Pd ma non da capolista. E Arianna ha detto in merito: “Giorgia non ha sciolto la riserva e quindi quello poi lo deciderà lei, sta facendo le sue valutazioni, vediamo. Se anche lei dovesse scegliere di no, io sono comunque orientata al no per me”.

L’attacco alle quote rosa “in barba al merito”

Arianna Meloni alle spalle della sorella Giorgia (Foto: Andrea Panegrossi © Imagoeconomica)

E qui è scattato il sospetto che la sorella generalessa possa aver funto da parafulmine. Quindi attirando su di sé l’attenzione del mainstream per evitare che qualcuno eccepisse il timing farraginoso della sorella conducator.

Ipotesi questa rafforzata dal pistolotto a seguire per quanto accade sul fronte opposto, quello del Nazareno. Il tema è quello delle donne capolista per le Europee. Cioè le quote rosa “tal quali”. Per lei “è il partito delle acclamazioni. Noi abbiamo il presidente del Consiglio donna, a casa nostra gente che lavora e che è brava non deve donna o uomo”.

Papale papale: “Chi è bravo e lavora avrà dei ruoli meritevoli. È una questione di merito”. Già, di merito, e soprattutto di fedeltà, perché senza quella il merito è nobile nei discorsi, ma non è sempre utile nei fatti. Ed Arianna lo sa.