Il testacoda dei Partiti senza… capo

Il progressivo sfaldamento dei Partiti politici, la loro dissoluzione, rendono il sistema ormai senza controlli. E le conseguenze sono devastanti: come il crollo della giunta Bassetta o il cambio al vertice di Forza Italia

Il commissariamento di Forza Italia e la caduta della giunta Bassetta dall’altro. A distanza di pochi giorni, in piena campagna elettorale per Camera, Senato e Regione Lazio. Si poteva aspettare il 4 marzo? In altri tempi sì, adesso no.

Perché? Nei Partiti non c’è nessuno riconosciuto da tutti gli altri come capo assoluto, nei partiti non si ragiona neppure più in termini di maggioranza e opposizione. Semplicemente chi non è d’accordo se ne va. Eppure, se dal punto di vista delle elezioni politiche sarà sicuramente il vento nazionale a decretare vincitori e vinti, per le regionali è diverso.

Nicola Zingaretti si è speso personalmente, mettendoci la faccia, per una soluzione positiva della Vertenza Ideal Standard. A poche ore di distanza da quello che è indubbiamente un successo operativo, industriale e di immagine, le dimissioni di massa che interrompono la consiliatura di Fausto Bassetta. Non è stato un fulmine a ciel sereno: da mesi si attendeva un epilogo del genere e Bassetta poco ha fatto per evitarlo. Però in altri tempi il Pci, ma anche i Ds, avrebbero tenuto conto del fatto che si poteva fare tutto aspettando poco più di due settimane. Nicola Zingaretti non ha battuto ciglio, ma dopo la campagna elettorale (comunque finisca) dirà la sua. Il Partito Democratico ha tutti i leader impegnati nella campagna elettorale: Francesco Scalia a Viterbo, Nazzareno Pilozzi a Roma, Francesco De Angelis e Maria Spilabotte in Ciociaria, Mauro Buschini, Simone Costanzo e Marino Fardelli alle regionali.

Domenico Alfieri e Lucio Fiordalisio si stanno facendo il “mazzo” per reggere la federazione in questo momento, ma la vicenda di Anagni doveva essere affrontata prima. Evidentemente però non era una priorità. Il Pd però deve riflettere: non governa Frosinone, Cassino, Sora, Ceccano, Pontecorvo. Rischia di non governare neppure Anagni.

Va bene così?

In Forza Italia il commissariamento non era all’ordine del giorno. La nomina di Adriano Piacentini è stato un riconoscimento al gruppo di Frosinone guidato da Nicola Ottaviani. Mario Abbruzzese si appresta ad essere eletto parlamentare, mentre il congresso di Forza Italia si deciderà nelle urne, nella sfida tra Pasquale Ciacciarelli e Antonello Iannarilli.