Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 19 ottobre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 19 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 19 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore.

TOP

FRANCESCO DE ANGELIS

Francesco De Angelis

Lo schema di Sora come investimento politico del prossimo futuro, ma la sconfitta di Alatri va assolutamente analizzata senza pregiudizi di sorta, perché il Pd ha perso una roccaforte. E’ toccato ancora una volta a Francesco De Angelis guardare in faccia la realtà e spronare il Pd per i prossimi appuntamenti. (Leggi qui De Angelis, Pompeo ed i nodi nel Pd dopo il voto).

In particolar modo per le elezioni comunali di Frosinone, che segneranno una svolta. Dopo due sconfitte consecutive e dieci anni all’opposizione, il Pd deve ritrovare la fiducia e può farlo cercando di tenere tutto insieme: partiti e civiche, Vicano e Marini. A Sora l’operazione è stata quella di convergere su un candidato come Luca Di Stefano, a Frosinone invece bisognerà presentarsi con una propria proposta. De Angelis insiste con le primarie e adesso può accelerare.

Ma in ogni caso dimostra di essere sempre lui il possibile collante. Anzi, l’unico.

Leader maximo.

ANTONELLO IANNARILLI

Antonello Iannarilli

Ad Alati è riuscito ad ottenere ancora una volta un risultato degno di nota, con decine e decine di preferenze. All’inizio non era convinto né della candidatura a sindaco di Maurizio Cianfrocca né dello schema della coalizione di centrodestra. Poi però ha capito che quelle elezioni potevano rappresentare una svolta sia per il centrodestra cittadino che per le sue future ambizioni politiche. (Leggi qui Ballottaggi: chi ha vinto e chi ha perso. E perchè.).

E allora è tornato quello di un tempo ma con una “saggezza” maggiore. In Fratelli d’Italia Giorgia Meloni lo ha accolto con i tappeti rossi, ma a livello locale ha faticato e fatica a trovare spazi perché la cosiddetta “vecchia guardia” non intende cedere spazi.

Lui però ha dimostrato di avere consenso e ora per una candidatura alle regionali è pienamente in corsa. I suoi voti andranno sul tavolo di Francesco Lollobrigida.

Tosto.

FLOP

CLAUDIO DURIGON

Claudio Durigon e Matteo Salvini

Per lui un 2021 politico da dimenticare. Dalle dimissioni da sottosegretario al Mef in poi è successo di tutto. Ma il risultato elettorale è stato peggiore di ogni possibile previsione. A Roma la sconfitta di Enrico Michetti al ballottaggio poteva starci ma sicuramente con proporzioni diverse. In ogni caso sono le percentuali della Lega, specialmente se raffrontate con quelle di Fratelli d’Italia, a preoccupare.

Quindi il ribaltone a Latina, con la vittoria di Damiano Coletta su Vincenzo Zaccheo. A questo punto Claudio Durigon è a rischio come coordinatore regionale? Probabilmente no, perché Matteo Salvini lo considera un fedelissimo capace. E perché è complicato pensare che chiunque altro avrebbe potuto cambiare certi esiti.

Però una cosa è sicura mister Quota 100 dovrà rimettersi a girare nei territori del Lazio, altrimenti sarà complicato reggere l’onda d’urto interna.

Sulla graticola.

GIUSEPPE CONTE

Giuseppe Conte

Cerchiamo di ricapitolare. Il Movimento Cinque Stelle non esprime più i sindaci di Roma e Torino, il risultato elettorale delle amministrative è stato disastroso ovunque e sulla necessità di un’alleanza vera e sistematica con il Partito Democratico non ci sono certezze.

A questo punto la prospettiva è complicata da definire. E in ogni caso Giuseppe Conte deve comunque provare a cercare di dare una sua linea. Altrimenti cosa è andato a fare?

Beppe Grillo tace ma cerca di evitare che l’ex premier possa provare a indicare una strategia. Luigi Di Maio lo ha imbrigliato nella sua ragnatela, i gruppi parlamentari non rispondono a Conte. A questo punto o ha la possibilità di dare una sua impronta al Movimento o è meglio lasciare.

Paralizzato da veti e silenzi.