Tre project per cambiare passo: ma in Aula è guerra

Consiglio Comunale dai toni accesi. Molto. Al punto da sfiorare lo scontro fisico in aula. Consiglieri senza più voce, urla e contestazioni. Via libera a tre project. Capaci di cambiare le cose ad Anagni

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Al netto delle polemiche furibonde che, soprattutto nella seconda parte del Consiglio, hanno reso la discussione molto simile ad un palco di lotta libera (tutto a svantaggio di quei pover disgraziati che da casa, usando lo streaming, cercavano di capirci qualcosa), il Consiglio comunale che ad Anagni ha approvato il project financing relativo all’efficientamento energetico ed al nuovo piano dei parcheggi ha detto alcune cose molto importanti.

Il project

Il sindaco Daniele Natalia

Anzitutto; di cosa stiamo parlando? Di un accordo con un gruppo privato. Che anticiperà i soldi per realizzare :

  1. 20 km di strade illuminate a nuovo (soprattutto quelle principali). Avrà tanto di luci d’ultima generazione, meno impattanti e più economiche;
  2. Un parcheggio da 600 posti ( la maggioranza parla di 650, la minoranza dice non più di 530). Da realizzare in uno spazio dell’ex polveriera, vicino alla stazione ferroviaria, per alleviare, se non risolvere, i disagi dei pendolari;
  3. Un altro parcheggio da 93 posti. Nascerà sotto le mura del Parco della Rimembranza, per il problema dei parcheggi in Centro.

È su queste tre cose ( soprattutto le ultime due, in effetti) che la discussione consiliare ha raggiunto vette inusitate anche per le abitudini anagnine. Con Valeriano Tasca ad urlare fino a perdere la voce; con Riccardo Ambrosetti e la Sandra Tagliaboschi che, alla fine, sono arrivati ad un passo dallo scontro fisico; con la minoranza a denunciare la “follia amministrativadel governo cittadino. Ed il sindaco ad evidenziare lo “show” della minoranza.

A favore dell’opposizione

L’ex sindaco Fausto Bassetta

E però. A voler analizzare a freddo, senza cedere alla polemica urlata, alcune cose vanno concesse all’opposizione

Tutti i consiglieri di minoranza hanno denunciato a gran voce il fatto che la documentazione è arrivata all’ultimo. E questo non ha consentito un esame approfondito. Il sindaco ha detto che la documentazione era già pronta da ottobre e che “chi voleva poteva guardarla prima”: ma, vista l’importanza del progetto, rimarcata dallo stesso sindaco, sarebbe stato meglio favorire un’illustrazione più ampia del tutto. Anche per togliere ogni alibi.

Soprattutto per quanto riguarda il progetto del parcheggio sotto le mura, non si può non far notare che somiglia davvero tanto a quello del sindaco di centrosinistra Fausto Bassetta. Cosa che porta con sé la stridente contraddizione di chi, a suo tempo critico al progetto perché allora in opposizione, lo approva senza battere ciglio adesso che è in maggioranza. Certe cose o si apprezzano o si detestano, non si approvano secondo dei casi.

A favore della maggioranza

Guglielmo Vecchi

Mentre alla maggioranza va riconosciuto il fatto di aver obiettivamente provato a cambiare passo.

Si potrà essere d’accordo o no sulle scelte fatte; ma fino a poche settimane fa l’accusa era di non avere una visione della città, limitandosi alla semplice (per alcuni pessima) amministrazione spicciola.

Questo project, comunque lo si veda, cambia le cose.

Sul piano politico poi ci sono tre considerazioni da fare.

  1. Sempre più centrale il rilievo del sindaco e la marginalizzazione di tutto il resto della squadra di governo. Per dire; Valentina Cicconi, che di mestiere farebbe la responsabile del project financing, non è stata consultata nemmeno di striscio. Un modo chiaro per far capire chi comanda.
  2. Sembra più compatto il quartetto Fioramonti-Tagliaboschi- Tasca-Di Giulio, che in diverse circostanze ha cercato di raccordare le proprie mosse.
  3. Ormai invece risultano passati di fatto in maggioranza i due di Idea Anagni, Guglielmo Vecchi e Antonio Necci, che sui punti caldi si sono astenuti.

Oltre il project, Cardinali in sospeso

L’assessore Cardinali

Resta da capire che fine farà Alessandro Cardinali. L’enfant prodige di Fratelli d’Italia proprio ieri aveva restituito le deleghe ai Lavori Pubblici. Dicono per problemi di lavoro.

Ma è una spiegazione che faceva sorridere anche i fedeli meloniani presenti nella Sala della Ragione.