Tutti i nomi per il Campidoglio: da Letta a Calenda, passando per Cottarelli

Foto © Imagoeconomica / Alessia Mastropietro

La candidatura a sindaco di Roma scalda già gli schieramenti. La stagione di Virginia Raggi volge al tramonto. Il centrosinistra prova a riorganizzarsi e dietro le quinte si muove Bettini. Salvino pensa alla Bongiorno, ma dovrà fare i conti con Fratelli d’Italia.

Fuochi artificiali per la candidatura a sindaco di Roma. Girano nomi altisonanti E Luigi Bisignani (l’uomo che sussurra ai potenti), sul quotidiano Il Tempo, ha spiegato in una lettera al direttore: «A poco serve ricordarle che il Campidoglio è una finestra straordinaria anche sul Vaticano, che Putin iniziò da San Pietroburgo come primo cittadino, Johnson da Londra e Chirac da Parigi. Peraltro, proprio a Parigi attualmente vive e insegna spensierato un esule della politica italiana, Enrico Letta. Nei sondaggi che girano al Nazareno è il più forte candidato sindaco che la sinistra possa mettere in campo, capace di intercettare i voti del centro e portatore di grandi rapporti creati come segretario generale dell’Arel, la creatura di Beniamino Andreatta e Umberto Agnelli, ben vista anche da John Elkann, da poco padre-padrone di Repubblica».

Virginia Raggi Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

Enrico Letta è uno degli uomini di punta del Pd, che potrebbe essere tenuto in considerazione anche per il ruolo di premier. Ma le elezioni di Roma sono troppo importanti. La stagione di Virginia Raggi è archiviata. Rimane da vedere quale candidatura presenteranno i Cinque Stelle, consapevoli di essere tagliati fuori dalla partita.

Bisognerà vedere cosa farà il centrosinistra come coalizione. Intanto, oltre al nome di Letta, gita anche quello di Roberto Morassut. Si parla anche di Carlo Calenda, leader di Azione. La candidatura a sindaco di Roma potrebbe rappresentare un ponte per ricucire i rapporti con il Pd di Nicola Zingaretti.

A proposito di Partito Democratico. Impossibile alle elezioni comunali di Roma prescindere da quello che è il regista assoluto di tutte le operazioni politiche in Campidoglio: Goffredo Bettini. Sarà lui, come sempre, a decidere strategie e candidature. Come ha fatto da Francesco Rutelli a Walter Veltroni. Fino a Ignazio Marino, poi dimissionato da Matteo Renzi. Il Pd ha l’esigenza di riannodare i fili spezzati a Roma.

Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Nel centrodestra la situazione è incertissima. La Lega vorrebbe puntare sull’avvocato Giulia Bongiorno, ma non si potrà prescindere da Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni non si candiderà. Punta più in alto, a Palazzo Chigi. Ma Fratelli d’Italia è fondamentale negli equilibri della coalizione a Roma. La Meloni potrebbe puntare su Fabio Rampelli.

Da mesi, per una candidatura a sindaco fuori dagli schemi dei Partiti, circola il nome di Carlo Cottarelli. Potrebbe essere una variabile. O una risorsa delle coalizioni. Dipenderà dai punti di vista. Ma Virginia Raggi si ricandiderà o no? Giurano di no. Mai dire mai però.