Stamattina la riunione del cda della Società Ambiente Frosinone, con il presidente Lucio Migliorelli che ha illustrato nel dettaglio la proposta in campo. De Angelis e Pompeo si giocano tutti, guerra di nervi tra Abbruzzese e Ottaviani
Lunedì 13 agosto alle ore 10, presso il salone dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone. Il “D-Day” sulla tariffa dei rifiuti è questo.
L’assemblea dei sindaci, già aperta in seconda convocazione, tornerà a riunirsi per il capitolo decisivo.
La riunione è stata fissata stamattina al termine della riunione del consiglio di amministrazione della Società Ambiente Frosinone, nel corso della quale il bilancio di previsione 2017 è stato riapprovato tenendo conto delle novità emerse nell’incontro con la Regione Lazio di qualche giorno fa. I
l presidente Lucio Migliorelli ha illustrato in cda la proposta che verrà sottoposta all’attenzione dell’assemblea dei soci. Questi i termini dell’intesa raggiunta il Regione sul conguaglio:
- limitare la retroattività della tariffa al solo 2017, partendo dal 1 gennaio di quell’anno;
- relativamente a 2015 e 2016, l’aumento previsto per questi due anni, i maggiori costi già votati dai sindaci e ricompresi nei bilanci Saf, saranno congelati in attesa che vengano ricalcolati di nuovo in un confronto tra Regione, Azienda e Soci;
- inoltre, una volta ricalcolati i maggiori costi del 2015 e 2016, di intesa tra Regione Lazio, Soci e Saf S.p.A., gli stessi saranno recuperati attraverso un meccanismo graduale annuale che non potrà superare il 10 % della tariffa vigente nell’anno;
- è stato stabilito che il conguaglio tariffario relativo agli anni in questione potrà essere recuperato sia dai maggiori ricavi provenienti da gestioni di indifferenziato da extra Ato e non soci (anche con tariffa differenziata), sia da eventuali ulteriori finanziamenti che la regione potrà concedere.
(Leggi qui Rifiuti, la Regione dice si ai sindaci: la stangata si può evitare)
Il quarto punto è quello più importante, perché riguarda l’ipotesi di trattamento dei rifiuti provenienti da fuori provincia. I ricavi sarebbero utlizzati per abbattere il conguaglio. La parola ora passerà ai sindaci.
Sulla carta i numeri ci sono: le 47 firme in calce al documento inviato alla Regione Lazio comprendono sindaci di centrosinistra ma anche di centrodestra, i dieci dell’area di Mario Abbruzzese all’interno di Forza Italia.
Restano contrari invece Nicola Ottaviani (Frosinone) e Roberto Caligiore (Ceccano). Ma il documento non è stato firmato da sindaci come Antonio Pompeo (Ferentino) e Simone Cretaro (Veroli), i quali in sede di assemblea non faranno mancare il loro apporto al centrosinistra.
Conteranno molto anche assenze, astensioni i ritirate strategiche. Nel caso di bocciatura del bilancio, si aprirebbe la strada della messa in liquidazione della società. Una catastrofe per i Comuni e per il territorio.
Sul piano politico, il Pd, Francesco De Angelis e Antonio Pompeo si giocano tutto e non potranno fallire. Nel centrodestra solito schema: Ottaviani e Caligiore contrari, Abbruzzese pronto ad andare avanti per la sua strada. Con una prova di forza se necessario.