Gli uomini forti sul territorio nel grande risiko della crisi di ferragosto

Nel Pd è tutto chiaro: Francesco De Angelis uomo di punta di Nicola Zingaretti, mentre Antonio Pompeo ormai sta con Matteo Renzi. In Forza Italia il nome nuovo è Gianluca Quadrini. Nella Lega imperano i dioscuri Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. Nei Cinque Stelle c’è il codice Di Maio: meglio apparire democristiani. E quindi in silenzio. Massimo Ruspandini il signore degli anelli di Fratelli d’Italia.

Comunque vada a finire questa pazza crisi politica di ferragosto, è servita  a far emergere quali sono le posizioni sul territorio. Nei partiti, nelle coalizioni, nella leadership, in tutto ciò che in una parola si definisce politica.

Sara Battisti

Nel Partito Democratico permangono le due anime. Non c’è alcun dubbio sul fatto che quando si tornerà a votare, Francesco De Angelis sarà l’uomo di punta. Fedelissimo del segretario Nicola Zingaretti, vorrebbe le elezioni subito, ma sa pure che l’unità è un valore da salvaguardare. Con lui i due consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti, intenzionati a restare alla Pisana. Ma nulla si può escludere nel prossimo futuro. Neppure che uno di loro possa concorrere per Montecitorio o Palazzo Madama. Ed in quel caso il nome sarebbe quello di Sara Battisti.

Sempre nel Pd ormai è evidente che Antonio Pompeo, presidente della Provincia, che pure ha sostenuto Zingaretti alle primarie, sia posizionato con Matteo Renzi. Al punto di seguirlo in caso di scissione? Sì. (leggi qui Scontro sui tempi in Senato, aula convocata domani alle 18) Anche Pompeo punta ad una candidatura importante al Senato o alla Camera.

Ottaviani e la Lega

Nella Lega Claudio Durigon e Francesco Zicchieri sono con Matteo Salvini punto e basta. E stanno mobilitando il territorio, in tutte le sue articolazioni: politiche, imprenditoriali, associative. Non è neppure escluso che possano riservare una “sorpresa” e candidare magari un autorevole esponente del mondo industriale o associativo. Esponente del territorio naturalmente. Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani fa fatica ad accettare che se vuole concorrere deve comunque dialogare con Durigon e Zicchieri. 

Ciccone e Quadrini

In Forza Italia l’uomo forte in Ciociaria è Gianluca Quadrini, vicecoordinatore regionale, numero due di Claudio Fazzone nel Lazio. E’ in pole position per qualunque tipo di scenario. I “totiani” dovranno combattere non poco e Mario Abbruzzese si trova in una situazione sconosciuta sul piano politico. Un conto è stare al 15%, altro contro è Cambiamo di Toti, che ancora deve emettere il primo vagito.

Il senatore Massimo Ruspandini è l’unico signore degli anelli dei Fratelli d’Italia in Ciociaria. Nei Cinque Stelle in Ciociaria vale il metodo Luigi Di Maio: approccio democristiano. E infatti Luca Frusone, Ilaria Fontana ed Enrica Segneri tendono a non farsi notare.