Mi chiamo Nicola e riporto il Pd nelle fabbriche

Prima uscita nel Lazio per il neo Segretario nazionale Pd. Zingaretti va alla Saxa Grestone di Anagni: "Sarò un Segretario di strada e dei luoghi di sofferenza delle persone". Nuovo affondo al Governo. "Ecco come si crea occupazione". Scippa i temi Green al M5S: "Hanno promesso ma non hanno mantenuto". In fabbrica due migranti 'adottati' "Sbagliato farne un problema di polizia".

Poteva scegliere lo stabilimento Fca Cassino Plant, il principale nel Lazio per numero di addetti. O poteva andare alla Leonardo Finmeccanica che rappresenta il polo delle tecnologie avanzate. L’alternativa economica poteva essere una delle multinazionali del farmaco sull’asse Frosinone – Latina: tengono in piedi l’export di tutto il Lazio. Invece Nicola Zingaretti ha deciso di fare la sua prima visita in fabbrica da Segretario Nazionale del Pd alla Saxa Gres di Anagni. Perché è una fabbrica che riassume un’infinità di simboli. E tutti affini alla sinistra.

«Sarò un segretario di strada e dei luoghi di sofferenza delle persone» annuncia il neo segretario del Pd. E aggiunge: «Non starò chiuso nella torre ad organizzare i caminetti: questa è una cosa che non ci appartiene più».

Il Lavoro prima di tutto

Saxa Gres è la ex Marazzi Sud di Anagni, salvata dal fallimento grazie ad un’idea innovativa, ai fondi americani e inglesi, alla Green Economy ed alla Circular Economy: qui si lavora il grès porcellanato usando nell’impasto una percentuale di materia prima che deriva dalle ceneri di termovalorizzatore dopo avere estratto tutti i minerali che possono avere un valore di mercato. C’i sono anche i provvedimenti di Industria 4.0 ed un po’ di Jobs Act. (leggi qui La strategia di Zingaretti: Tav e Saxa Gres per attaccare il Governo sul Lavoro)

«Ieri le infrastrutture, la Tav, oggi – ha detto Zingaretti – volevamo dare un segnale, quindi dentro una fabbrica, perché questo Paese non ha più politiche industriali e crolla la produzione industriale, la fiducia, i fatturati ed era giusto entrare in questa fabbrica, incontrare manager e operai che hanno fatto dell’innovazione e della sostenibilità la via per riprendere la strada della produzione».

Le cifre sono note ma il neo Segretario Nazionale del Partito Democratico le ricorda a tutti. Il fatturato delle aziende è crollato del 7,7%, precipita la produzione industriale del 5,5%, la fiducia delle imprese è scesa del 5% per cento e altrettanto è scesa la fiducia dei consumatori.

Questa è l’Italia che ci piace

C’è un’Italia che resiste. Che innova. «Questa azienda trasforma le ceneri degli inceneritori È esattamente l’Italia che ci piace – ha sottolineato Zingaretti – quella che di fronte la crisi reagisce, grazie all’innovazione e a un’idea di sostenibilità dello sviluppo produce ricchezza».

Poi parte l’affondo al governo Lega – Movimento 5 Stelle. Zingaretti dice «Questa azienda non può essere lasciata sola in un Paese nel quale si fa solo propaganda. Non possiamo andare avanti con i selfie ed i Tweet. Il futuro degli operai e delle aziende italiane sta qui: nella capacità di innovare e di uno Stato innovatore che sostiene chi vuole innovare“.

Di cosa si lamenta il neo Segretario Dem? Dei tagli fatti proprio ai provvedimenti creati dai governi a guida Pd, destinati alle aziende che assumono, innovano, comprano nuovi macchinari. Ad esempio Industria 4.0 o il Super Ammortamento che spingeva a spendere soldi per rinnovare consentendo di scaricare ben più di quanto era stato speso.

«Serve ripristinare gli incentivi di impresa 4.0 e che subito si metta in campo un programma di sviluppo della green economy». Non solo: «È stato un errore, nella finanziaria 2019, aver indebolito la strategia di impresa 4.0» ha spiegato Zingaretti. 

E toglie il Green ai M5S

La domanda arriva, perfida, a bruciapelo: è qui come Governatore del Lazio o come Segretario di Partito?

Senza scomporsi, Nicola Zingaretti neutralizza ogni rischio di polemica «Questo è uno di quei casi nei quali posso essere orgoglioso di essere qui in entrambe le vesti. Perché questa è un’azienda nella quale sono stati salvati tutti i posti di lavoro: ed è una tematica da Governatore. Ma sono stati salvati attraverso la Green e la Circular Economy. che sono ciò in cui crediamo come Partito».

È chiaro che sta scippando uno dei cavalli di battaglia al Movimento 5 Stelle. Nelle loro campagne elettorali hanno fatto delle tematiche ambientali un elemento centrale. Glielo fanno notare. Gli chiedono se stia tentando di appropriarsi di qualcosa che finora è stato dei grillini.

Zingaretti ormai è segretario nazionale, nemmeno ha bisogno di sintonizzarsi: è già lì sul tema. «Il Movimento 5 Stelle ha detto in campagna elettorale che avrebbe fatto una serie di cose in materia Ambientale. Poi però non le ha fatte. La green economy era il terreno su cui il M5S ha chiesto voti ma su cui ora stanno perdendo il loro elettorato. Dicono no alla Tav ma poi nella valutazione costi-benefici valutano come errore ridurre il traffico su gomma. Ridurre il traffico su gomma e la co2 e’ l’abc dell’ambientalismo».

I sampietrini di Roccasecca

La Cyrcular Economy ha spiegato Zingaretti «è una delle grandi chance dell’Italia per riaccendere il motore produttivo del Paese. È un modo di produrre in totale sintonia con quello di cui, in questo momento l’Italia ha bisogno. Ovvero lavoro, produzione e salvaguardia del pianeta».

Davanti al governatore, sul tavolo è poggiata un’intera sequenza dei sampietrini in Grestone, il nuovo materiale messo a punto e che verranno prodotti dal mese prossimo nello stabilimento ex Ideal Standard di Roccasecca. Nicola Zingaretti solleva uno di quei selci e dice «sono orgoglioso di questa azienda. Questa è la sostenibilità ambientale, il futuro e lo dedichiamo a quei ragazzi e a quelle ragazze che il 15 marzo, sull’ appello dell’attivista svedese Greta Thunberg, scenderanno in piazza per difendere il pianeta. Noi – ha concluso – vogliamo essere quelli che dimostrano che non solo si può fare, ma in questo caso, grazie alla lungimiranza di imprese e lavoratori lo iniziano a fare: ecco l’Italia che ci piace».

Saxa non è una sezione Pd

Nicola Zingaretti ha scelto lo scenario dei Saxa Gres Anagni, la sorella maggiore di Saxa Grestone di Roccasecca anche per un altro motivo. Tutti sanno che Francesco Borgomeo non è un imprenditore di area Pd. Politicamente è un antico democristiano, proprio per questo i suoi giudizi hanno più peso: non sono figli del pregiudizio.

Infatti, il vice premier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio è stato nel terzo stabilimento del gruppo: la Tagina di Gualdo Tadino. L’altro vice premier, Matteo Salvini, è andato in onda a Porta a Porta indossando la felpa della Ideal Standard di Roccasecca per sollecitare i fondi Usa a vendere a Borgomeo.

Borgomeo è prima cristiano e poi democristiano. La sua stella polare non è il Pd, né il M5S e tantomeno la Lega. Nemmeno è il conto in banca. La sua stella polare è il Concilio Vaticano Secondo. Così, nel pieno della visita agli impianti l’imprenditore presenta a Nicola Zingaretti due giovani migranti della Guinea Conakry, Nicolas e Bilo, che sono stati lasciati in mezzo alla strada con la chiusura del Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto (Roma), chiuso in base al decreto sicurezza.

I ragazzi sono in formazione nella fabbrica frusinate. I giornalisti domandano a Zingaretti una posizione su Macron e la sua richiesta di avere una polizia di Frontiera. Il Segretario del Pd risponde «Ci vuole il controllo dei flussi, ma anchel’integrazione, che aiuta e non ostacola il ciclo produttivo -dice Zingaretti -. Non è buonismo, oltre che solo umanità in unPaese che invecchia è fondamentale».

Mette a nudo i limiti delle politiche sui migranti messe in campo da Matteo salvino. «Uno dei talloni d’Achille di Salvini è l’illusione che l’immigrazione sia solo un problema di politica di sicurezza -ha detto Zingaretti -; invece non è solo quando arriva un barcone, la politica migratoria deve durare tutto l’anno. Tutto questo non c’è, smettiamo di dire che si sta risolvendo il problema dell’immigrazione.