Un tesoretto a De Angelis per tentare Stellantis

La norma passata giovedì in Senato mette nelle mani di Francesco De Angelis il primo pezzo del bazooka finanziario con cui armare il nuovo Consorzio Industriale. È una potente arma di attrazione per colossi come Stellantis. Che proprio sulla fiscalità aveva individuato una delle due debolezze dello stabilimento di Cassino

Un tesoretto da 135 milioni di euro per il Consorzio Industriale del Lazio: sarà l’ente guidato da Francesco De Angelis e non più i Comuni a gestire i fondi della Fiscalità di Vantaggio, la norma che era stata approvata lo scorso 30 dicembre per attirare investitori nelle aree industriali delle province laziali.

Lo prevede l’Articolo 11 – Sexies delle modifiche apportate alla legge 178 del 30 dicembre 2020 nella parte sul Sostegno alle Imprese. Le norme sono state esaminate nella 350ma seduta pubblica di Palazzo Madama giovedì scorso, in una seduta che è stata governata dal vice presidente Paola Taverna (M5S), poi dal vice presidente Roberto Calderoli (Lega) e nella parte finale dalla vice presidente Anna Rossomando (Pd).

La modifica De Angelis

Francesco De Angelis e Claudio Mancini

Il testo approvato parla di “Norme in materia di contrasto alla deindustrializzazione“. Testualmente, l’Articolo 11 sexies modifica l’Art 1. della 178/2020. Dice:

  • 1. Al primo periodo del comma 200 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole: «e impoverimento del tessuto produttivo e industriale» sono soppresse; b) le parole: «da destinare ai comuni dei» sono sostituite dalle seguenti: «da destinare in pari misura ai consorzi industriali ricadenti nei».
  • 2. Gli aiuti di cui al comma 1 sono concessi nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato in regime de minimis.

Sono queste due piccole modifiche a spalancare la porta degli aiuti fiscali alle imprese delle province di Frosinone, Latina, Rieti. Una modifica studiata dal presidente Asi Francesco De Angelis con il deputato Claudio Mancini (potentissimo esponente Dem su Roma, originario di Picinisco e componente della Commissione Bilancio di Montecitorio). Un ruolo fondamentale lo hanno avuto anche il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanza Claudio Durigon e più di tutti l’ex segretario Pd del Lazio Fabio Melilli che oggi è presidente della V Commissione Bilancio alla Camera.

Il limite del vecchio testo

Perché è stato necessario apportare quelle piccole modifiche ma così sostanziali? Par capirlo bisogna partire da un paio di concetti chiave. Il primo. Si parla di Fiscalità di Vantaggio. È quella serie di norme con cui fornire vantaggi di natura fiscale alle imprese che operano in particolari aree svantaggiate di una Regione Europea.

(Foto: Peter H / Pixabay)

Perché fino ad oggi Frosinone e Latina ne erano escluse? La norma prevede che possano usufruire della Fiscalità di Vantaggio le imprese che abbiano la sede in una delle “Regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite, inferiore al 75% della media EU27 o compreso tra il 75% e il 90%. E un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale”.  Le province di Frosinone e Latina ci rientrano in pieno: ma la legge parla di regioni e non di province. Nel caso del Lazio, il Pil di Roma trascina in alto i dati negativi delle province e tira fuori Ciociaria e Pontino dall’area della Fiscalità di vantaggio.

Il nuovo testo

Con la nuova stesura si parla di Province e non più di regioni. Ma occorreva un aggregatore che gestisse in maniera complessiva quei fondi, evitando che finissero a pioggia senza riuscire a finanziare un intervento organico. Facendo un esempio concreto: quando è stato necessario adeguare l’illuminazione sulla strada industriale per lo stabilimento Stellantis di Cassino è stato necessario l’intervento del prefetto Emilia Zarrilli per coordinare un tavolo tra due consorzi industriali, una serie di Comuni, una società della Regione. Che altrimenti non si sarebbero mai messi d’accordo.

Ora invece il destinatario dei fondi è il Consorzio. Che nel Lazio adesso è unico a seguito della fusione deliberata da Asi di Frosinone, Cosilam di Cassino, Asi Latina-Roma, Cosind (Sud Pontino) e Asi Rieti.

La risposta di De Angelis a Tavares e Fincantieri

Per i prossimi tre anni saranno a disposizione circa 135 milioni di euro. Il presidente del Consorzio Francesco De Angelis ha sempre detto che verranno utilizzati per alleggerire la fiscalità a carico delle aziende.

Carlos Tavares

Detta così significa poco o nulla. Per comprendere il peso dell’operzione bisogna tornare alle parole delle dal CEO Stellantis Carlos Tavares, uno dei guru contemporanei dell’Automotive. Dopo la visita allo stabilimento Cassino Plant aveva individuato due criticità: i costi dell’energia troppo alti e la fiscalità troppo alta. Tradotto: su ogni macchina prodotta sulle linee di Cassino pesa troppo il costo dell’energia e delle tasse.

C’è poi in gioco il progetto Fincantieri per la realizzazione di una gigafactory nel Lazio a stretto contatto con l’università di Cassino. Il taglio sulla fiscalità garantito dalle nuove norme potrebbe essere un ulteriore elemento di valutazione per il colosso nazionale che punta ad un impianto in cui produrre le nuove batterie per spingere le navi anziché usare i carburanti tradizionali.

Con la Fiscalità di Vantaggio il presidente del primo consorzio industriale d’Italia per peso economico risponde ad uno dei punti critici. Indispensabile per disegnare un futuro allo stabilimento di Cassino. (Leggi qui La mossa di Stellantis che deve far riflettere sul futuro).

Chiaro che si tratta di un grande risultato per il territorio. Una notizia che aspettavamo da tempo, all’indomani della proposta fatta per il rilancio delle province del Lazio e per la quale abbiamo lavorato con gli onorevoli Mancini e Melilli e con il sottosegretario Durigon” spiega Francesco De Angelis. –

L’obiettivo è chiaro: “Fiscalità di vantaggio vuol dire essere più appetibili, significa attrarre nuovi investitori, si traduce in ricchezza per l’intero territorio. In un momento di ripartenza come quello attuale, parliamo di uno strumento fondamentale per il rilancio di una provincia che oggi è comunque a forte vocazione industriale”.

D’Amico: “Opportunità straordinaria”

Guido D’Amico (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Dal mondo delle imprese, Guido D’Amico presidente nazionale di ConfimpreseItalia stappa lo champagne buono. È stato tra i primi, negli anni scorsi, a puntare sulla Fiscalità di Vantaggio e chiedere alla politica di realizzarla.

Siamo in presenza di ”un’opportunità straordinaria, probabilmente irripetibile, che questo territorio deve saper cogliere al meglio. Agevolazioni in ambito fiscale finalizzate agli investimenti: in Ciociaria mancano dai tempi della Cassa del Mezzogiorno. Un risultato raggiunto grazie al lavoro congiunto di forze politiche profondamente distanti tra loro che però hanno saputo dialogare per il bene del Paese e del territorio. A dimostrazione che quando si gioca di squadra si fa l’interesse del territorio. Un plauso particolare a Durigon e a De Angelis, che ha avuto l’intuizione. Avanti lungo questa strada. Pensiamo alle imprese, piccole, medie e grandi. Lasciamo stare le bandierine, la sinergia è l’unica ricetta».