La resa di Andrea Marcucci sul capogruppo al Senato ha fatto percepire agli ex renziani come “ostile” la segreteria di Enrico Letta. E immediata è partita la rivolta: candidati autonomi a Sora, Alatri e Frosinone. Ma soprattutto scontro frontale alle provinciali, anche per la scelta del prossimo designato alla presidenza.
Marcucci
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
I capigruppo donne al Senato e alla Camera hanno irritato Delrio e Marcucci. La lettera scritta in mattinata al Segretario. Nel Pd i malumori delle correnti non sono finiti con l’arrivo di Enrico Letta. Nel territorio c’era un intesa non scritta tra il segretario regionale e il leader di Pensare Democratico. Ma il presidente della Provincia vuole i suoi spazi.
La continuità tra le due segreterie Dem non è affatto scontata. Andrea Marcucci e Graziano Delrio valutano la proposta di donne capigruppo a Camera e Senato. Il presidente della Camera Roberto Fico apre all’intesa, ma ricorda che il percorso è quello tracciato da Zingaretti. Punti interrogativi e variabili.
Incontro tra Letta e Calenda questa mattina. Per raffreddare le tensioni sulle elezioni di Roma. Deciso di “avviare un dialogo sulle iniziative nazionali e locali”. I sogni proibiti dei Dem: Zingaretti e Sassoli
Il segretario provinciale del Pd replica ad Antonio Pompeo: «Dal primo giorno abbiamo favorito il coinvolgimento»
L’annuncio della disponibilità di Gualtieri a fare il sindaco di Roma? La manovra di uno spin. Interno al Pd. Per forzare la mano a Letta. Prima polpetta avvelenata per il Segretario
Le analogie tra il passaggio di consegne in Vaticano la staffetta laica per guidare la “chiesa” del Partito Democratico. I due sono d’accordo e l’obiettivo è quello di ridimensionare le correnti del partito, non meno potenti della Curia romana. Roberta Pinotti verso la vicesegreteria.
Vertice dei fedelissimi di Zingaretti in Regione Lazio. All’ora di pranzo si sono visti nella stanza di Refrigeri. Per decidere la linea. Si dà per scontato l’arrivo di Letta. Appoggio totale ma in una logica da “Piazza Grande”
Il presidente della Provincia ha partecipato alla riunione del coordinamento dei sindaci del Pd. La prospettiva è già del dopo Zingaretti. Dice: «Occorre ridefinire la nostra identità e la missione nel Governo»
Il riepilogo della settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle. Le notizie chiave in vista di sette giorni che saranno intensi
Nicola Zingaretti spiazza tutti e si accomoda nel salotto di Barbara D’Urso. Rientrare? Confermo le dimissioni. Sindaco? Ma anche no. E il Partito inizia ad entrare in fibrillazione. Perché nessuno è in grado di mobilitare un milione e mezzo di militanti. Come ha fatto Zingaretti
Il segretario dimissionario: niente ripensamenti. Chi sta con chi in Ciociaria. Tira aria da resa dei conti. Reggente o nuovo responsabile politico: le opzioni. I nomi di Orlando e Pinotti La guerra delle correnti
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Capolavoro politico e linguistico del segretario nazionale del Pd: “14 dei 24 mesi di questa segreteria sono trascorsi sotto la pandemia. E, nonostante questo, il Pd è tornato protagonista e centrale”
Il Segretario ha rimesso all’assemblea nazionale la decisione sulla convocazione di un Congresso, anche per definire la leadership. Ma in Assemblea nazionale lui ha una maggioranza bulgara. Dunque in realtà sarà proprio Zinga ad avere il coltello dalla parte del manico.
Andrea Orlando non esclude il possibile ingresso del segretario nel Governo Draghi. Oggi si riunisce la direzione del Partito Democratico, con il leader che sta valutando ogni tipo di scenario possibile. Ma proprio non è riuscito a digerire la richiesta di Base Riformista. E a Marcucci ha risposto: «Parlare di congresso, ora, è da marziani»
De Angelis e Fantini ribadiscono il sostegno a Zingaretti. Sullo sfondo gli equilibri interni e le candidature a Camera e Senato
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Un rigore di Tabanelli e i giusti cambi nella seconda frazione di gioco: così il Frosinone evita la sconfitta in casa contro un’arcigna Reggina. Primo tempo impalpabile per la squadra di Nesta che va sotto dopo la rete di Folorunsho. Nel finale sfiorata la vittoria