“Caro Stefano”: De Angelis spalanca la porta a Pizzutelli

Francesco De Angelis allaccia i fili del dialogo con i civici di Frosinone in Comune. Apre a Stefano Pizzutelli in vista delle prossime Comunali. Il candidato sindaco? Si sceglie con le primarie

Francesco De Angelis spalanca le porte del centrosinistra a Stefano Pizzutelli: il consigliere comunale della civica Frosinone in Comune, sintesi del mondo civico e della sinistra post civatiana nel capoluogo ciociaro. Lo fa con un post sul suo sito, intercettando al volo il segnale di apertura apparso in mattinata sul quotidiano Ciociaria Oggi.

Un pezzo fondamentale

Stefano Pizzutelli ed il mondo che rappresenta sono un pezzo fondamentale per l’alleanza di centrosinistra che il vecchio leader Pd sta cercando di costruire per strappare Frosinone al centrodestra. Cinque anni fa i Dem non seppero intercettare quelle sensibilità: Frosinone in Comune si presentò alle urne da sola, raccogliendo il malcontento di quella parte della città sfiduciata dalla politica.

Stefano Pizzutelli

Francesco De Angelis questa volta è sceso in campo di persona. Ha iniziato a mandare segnali discreti e nell’ombra. Ai quali in mattinata Stefano Pizzutelli ha risposto via stampa: «Non sono contrario in via pregiudiziale ad una coalizione civica e progressista. Credo che si debba partire dalla strenua attività di controllo e di continua ed articolata proposta amministrativa di molti consiglieri di opposizione».

È un chiaro segno di apertura. Ma non incondizionato. Pizzutelli ha sottolineato che «Da queste fondamenta si può provare, con le forze civiche e politiche più vicine, a costruire un programma di pianificazione territoriale e sociale, che non può prescindere dai concetti di sostenibilità, inclusione e sostegno alle persone più svantaggiate». Quindi se ne può parlare ma a condizione che nel programma di coalizione ci siano gli elementi chiave e fondanti di Frosinone in Comune.

Altra richiesta: nessun candidato sindaco preconfezionato, se ne deve discutere insieme ed arrivare ad una designazione condivisa. «È certamente prematuro parlare di nomi. Ho sentito sentito parlare di “metodo Marzi”, ma per il “metodo Marzi” ci vuole Memmo Marzi». Marzi non c’è e allora individuiamolo insieme.

Caro Stefano

La risposta di Francesco De Angelis è una presa al volo degna del miglior Lev Jasin negli anni in cui presidiava la porta della nazionale Sovietica ed era soprannominato il Ragno Nero.

«I concetti di sostenibilità, inclusione e sostegno alle persone più svantaggiate sono tematiche da sempre care al centrosinistra e naturalmente al Partito Democratico. È quindi evidente che anche per quanto ci riguarda, un confronto con le altre forze politiche che hanno questa visione comune non possa prescindere da tutto ciò». Traduzione sintetica: Stefano parliamone.

Francesco De Angelis

C’è il nodo del nome da candidare. Non è un mistero per nessuno che il Pd stia tenendo in caldo Mauro Vicano. Ora è chiaro perché lo abbia tolto dai riflettori: Francesco De Angelis ha capito che non c’è spazio per un Pd egemone, ci sono margini invece per un campo largo. E per costruirlo bisogna arrivare ad una candidatura, fosse anche quella di Vicano, ma condivisa.

Come si fa a mettersi d’accordo senza dividersi? Lo strumento è quello indicato dallo Statuto Pd: le Primarie. «Abbiamo più volte ribadito – ha detto oggi pomeriggio De Angelis – come l’individuazione del nome del prossimo candidato sindaco avverrà in un secondo momento e con lo strumento delle Primarie. Saranno i cittadini a decidere, non le segreterie dei partiti. La coalizione dovrà essere aperta alle forze migliori della città, con un programma fortemente innovativo e di cambiamento. Penso che su questi punti ci siano tutte le condizioni per avviare, anche con il consigliere Pizzutelli ed il suo movimento civico, un confronto programmatico utile e condiviso.

Marzi e pure Marini

Pompeo, Marini, Vicano e De Angelis

Poi una battuta sull’ex sindaco Memmo Marzi, tirato in ballo da Pizzutelli. “A Stefano, con la stessa ironia usata da lui, rispondo che di Marzi ce n’è uno solo, ma non c’è dubbio che quel progetto ha segnato all’epoca una svolta positiva per la città di Frosinone». E promette che ci sarà unità «con il sostegno ed il contributo di tutte le nostre migliori energie e Memmo Marzi, insieme anche a Michele Marini, ci darà di sicuro una grossa mano».

Significa che il Pd farà di tutto per superare la frattura con l’ex sindaco Marini. Una frattura che ha condizionato le due scorse tornate elettorali, vinte dal centrodestra. Questa volta il Pd non è disposto a subire il triplete. (Leggi qui Pd, tutto è franato nel 2012 a Frosinone: da lì si riparte).