Centrodestra, non sono i tempi della chiarezza

La coalizione resta maggioritaria in Ciociaria, ma sul piano della rappresentanza non c’è chiarezza. Tranne che in Fratelli d’Italia. Troppi tre sub commissari in Forza Italia, ne serve uno solo. In attesa del congresso che continua a slittare. Nella Lega molteplici galassie. Meglio gli anni in cui si sapeva chi comandava nei partiti. E si vinceva a mani basse.

È arrivato il momento della chiarezza, ma soprattutto all’interno dei singoli partiti del centrodestra provinciale. Gli unici a non avere problemi sono i Fratelli d’Italia. Ai vari tavoli  siede Massimo Ruspandini, senatore e commissario provinciale. È lui a rappresentare il Partito. Non altri. A meno che non vengano delegati espressamente.

Il centrodestra in cerca di una sintesi

In Forza Italia è arrivato il momento di ridefinire gli assetti, perché il triumvirato voluto dal coordinatore regionale e commissario provinciale, senatore Claudio Fazzone, non può funzionare in un contesto dove le candidature a sindaco o le alleanze devono tenere conto di tutti gli equilibri provinciali. Si era parlato dell’ipotesi di un congresso. Non necessariamente in presenza, visto che il Pd dodici mesi fa lo ha celebrato da remoto. Ma il congresso non si fa.

Forza Italia in cerca di una sintesi

Dopo Anselmo Rotondo, anche Gianluca Quadrini sembra intenzionato ad andare nella Lega. E questo è un altro problema enorme di Forza Italia: in tantissimi negli ultimi anni sono andati via. Da Nicola Ottaviani a Mario Abbruzzese, da Antonello Iannarilli a Pasquale Ciacciarelli, da Danilo Magliocchetti ad Alessia Savo. Ma si fa finta che non sia successo nulla. Intanto il Partito però si ridimensiona. Mai come adesso occorre un commissario provinciale del posto che rappresenti il partito e provi a rilanciarlo.

Nella Lega il coordinatore provinciale esiste ed è il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Il quale però deve barcamenarsi tra le posizioni di Francesco Zicchieri e quelle di Claudio Durigon, guardarsi da Pasquale Ciacciarelli e provare pure a tenere insieme Gianfranco Rufa e Francesca Gerardi. Occorrerebbe anche qui una linea unica e una legittimazione piena del ruolo.

Unità cercasi

Il centrodestra è da sempre maggioranza in Ciociaria, ma non sempre trova l’unità. Come del resto è successo anche ultimamente. Spesso si fa un richiamo ai tempi d’oro. Quando la Casa delle Libertà prima e il Polo delle Libertà poi vincevano sempre e ovunque.

Ma in quel periodo si capiva benissimo chi guidava i Partiti: Antonello Iannarilli e Alfredo Pallone in Forza Italia, Anna Teresa Formisano nel Ccd, Alessandro Foglietta e Franco Fiorito in Alleanza Nazionale. Oggi non è così.

Ci sono galassie molto “abitate” e si fatica a trovare e riconoscere una guida.