Diviso dal Pd, ma riunito contro il Centrodestra

A Ceccano i consiglieri di minoranza Piroli, Querqui, De Santis e Di Pofi tracciano un doppio bilancio con l'iniziativa "Per colpa di chi?": il loro operato in Consiglio contro un'Amministrazione Caligiore ormai «disastrosamente» oltre metà mandato. Mentre la maggioranza li taccia di impreparazione e gli alleati extra-consiliari di inconcludenza

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Sin dall’inizio li tacciano di impreparazione, a sentire il Centrodestra. O di inconcludenza, se ne parla il resto del Centrosinistra di Ceccano. Allora i consiglieri di opposizione Emanuela Piroli, Andrea Querqui, Mariangela De Santis ed Emiliano Di Pofi hanno voluto tenere un incontro pubblico. Titolo: “Per colpa di chi?”. Obiettivo, tracciare un doppio bilancio: il loro operato da esordienti in Consiglio e quello contro un’Amministrazione Caligiore 2 ormai a metà mandato. E, a detta loro, semplicemente disastrosa.

L’intero Centrosinistra, divisosi domenica alle Primarie del Partito Democratico, si è riunito ieri sera per un conciliante aperitivo. Lo ha fatto nella prospettiva di un’unità della coalizione contro il Centrodestra al potere da ormai otto anni, eccetto quello di commissariamento prefettizio tra il Caligiore 1 ed il Caligiore 2. (Leggi qui: Le Primarie del Pd spaccano in due il Centrosinistra).

A organizzare l’evento nella pasticceria Zambardino di viale Fabrateria Vetus, è stato il movimento giovanile Progresso Fabraterno. Dopo “Cosa succede in città?“, il bilancio annuale tra le note del Vasco nazionale, c’è stato ieri il secondo atto. Ancora una volta con il velenoso richiamo alla musica, attingendo però al repertorio di Zucchero Fornaciari. (Leggi qui “Cosa succede in città”: un anno di Caligiore bis)

Opposizione, fuori tutto

I partecipanti all’incontro con i quattro consiglieri di Centrosinistra

La minoranza consiliare ha tirato fuori tutte le interrogazioni presentate in questo anno d’attività e che non hanno avuto risposte: né in Consiglio comunale né a mezzo stampa. Al contempo la minoranza ha chiesto alle forze politiche extra-consiliari di collaborare e non continuare a parlare l’uno sull’altro.

Gli ex sindaci Angelino Loffredi, Maurizio Cerroni e Manuela Maliziola, presenti in rappresentanza di tre generazioni del Centrosinistra, li hanno però esortati a costruire nelle piazze quello che non riescono a ottenere in Consiglio. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario del Pd cittadino Giulio Conti. (Leggi qui Due mezze verità fanno una storia e Le Primarie del Pd spaccano in due il Centrosinistra).

Tra gli interventi di Querqui e Piroli, esponenti del gruppo civico Il Coraggio di cambiare ma ormai divisi nel Pd tra le rispettive correnti Rete democratica e A Sinistra, si sono succeduti quelli di De Santis e Di Pofi: l’una di Nuova Vita, schierata con Rete democratica, e l’altro del Partito Socialista.

Querqui e il pensiero critico

L’intervento del consigliere comunale Andrea Querqui (Il Coraggio di cambiare / Rete democratica)

A moderare l’incontro è stata Angelica Bruni, vicepresidente di Progresso Fabraterno. E dopo i focus dei consiglieri, attorniati da raffigurazioni di degrado cittadino, c’è stato un ampio dibattito con movimenti che si sentono più o meno rappresentati in Consiglio comunale. Andrea Querqui ha voluto fin da subito voluto «spronare i cittadini a sviluppare un pensiero critico, perché non è sempre come loro vogliono far apparire». Loro: sindaco, assessori e consiglieri del Caligiore 2.

Ha lamentato la mancanza di manutenzione stradale e la prossima moltiplicazione e privatizzazione delle strisce blu. «Per un introito di cinquantamila euro all’anno, come l’avanzo di amministrazione. Massacrano pendolari, personale scolastico e commercianti. Il provvedimento è in stand by da oltre tre mesi, ufficialmente perché aspettano la certificazione antimafia per la ditta appaltatrice, ma l’opposizione ha mobilitato l’opinione pubblica e inviato una segnalazione all’Anac».

A Ceccano non è stato ancora chiarito se verrà rinnovato o meno il servizio di trasporto scolastico. Sono state raccolte oltre settecento firme tra i familiari degli alunni interessati. E nella petizione popolare, presentata dagli autisti degli scuolabus privati, nell’ultimo anno scolastico ci sarebbero state ancor più di 300 abbonamenti se le tariffe non fossero quasi raddoppiate.

A proposito del deficit comunale

Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore (Fratelli d’Italia)

È una delle varie misure previste dal piano comunale anti dissesto. Il Comune dovrà accantonare fino al 2035 cinquecentomila euro all’anno per ripianare un deficit di bilancio pari ormai a 6,5 milioni di euro: un disavanzo creato tanto dal Centrosinistra del passato quanto dal Centrodestra del presente, accertato dal 2015 (inizio del Caligiore 1) per effetto dell’introduzione della contabilità armonizzata sgonfia-bilanci. Il Caligiore 2, previo intervento della Corte dei Conti, sta facendo praticamente quello che non hanno fatto il Caligiore 1 e “Quelli di prima ancora”.  

«Il costo del trasporto scolastico è quasi raddoppiato, portando a incassare solo 25mila invece dei 90mila euro stimati, visto che le tariffe salate hanno portato le famiglie a organizzarsi con le auto e creare ingorghi fuori dalle scuole a discapito di sicurezza e ambiente» ha fatto presente il consigliere Querqui. Aggiungendo che «Dal 2018 ha pesato anche la copertura assicurativa dei sei scuolabus abbandonati in via San Francesco e sprovvisti di revisione. Dopo cinque anni, grazie a due nostre segnalazioni in Consiglio, hanno sospeso le assicurazioni ma soltanto dopo aver sprecato almeno 1.500 euro all’anno per ogni pullmino».

A proposito di “Loro”, quelli del Caligiore 2, la consigliera De Santis ha esordito riferendosi all’omonimo film di Paolo Sorrentino sull’ormai scomparso Cavaliere. «Ho rivisto uno spezzone del film – ha detto – in cui Silvio Berlusconi spiega al nipote che una verità è il frutto del tono e della convinzione con il quale l’affermiamo. Mi è parsa un po’ come la filosofia dell’amministrazione Caligiore, perché in Consiglio assistiamo a ricostruzioni che sono al limite del surreale».

De Santis e il buco di bilancio

La consigliera di minoranza Mariangela De Santis (Nuova Vita)

Quel buco diventato poi di oltre 8 milioni di euro, dovuto all’eccedenza delle uscite sulle entrate, poteva essere colmato già dal 2015 ma si è dovuto fare tutto insieme dal 2020. «Si doveva semplicemente andare a verificare entrate e uscite, ottimizzare le riscossioni e rinegoziare i mutui – ha argomentato Mariangela De Santis -. Sono stati rinegoziati soltanto nel 2021, dopo che “Cassa depositi e prestiti” aveva già aperto una finestra nel novembre 2015, evidenza negata in Consiglio dal sindaco Caligiore».

Poi ha fatto un elenco di finanziamenti mancati e persi nel quadro del Pnrr. Dal non ottenimento di 1.4 milioni di euro per la realizzazione di una palestra ecosostenibile nella scuola Badia-Maiura fino alla non presentazione del progetto da cinque milioni per la costruzione di una nuova scuola in via dell’Olmo.

Si è soffermata su quest’ultima questione. Dicendo: «Non si sono potuti richiedere i fondi del Pnrr perché sono aree non ancora espropriate dal Comune. E sono state conteggiate anche le spese d’acquisizione, che non potevano essere finanziate dal bando. Del resto non c’è nessuna intenzione di prendere finanziamenti per la costruzione di un asilo nido pubblico, affidandosi soltanto ai privati, anche se siamo lontani dall’obiettivo europeo per la copertura di almeno il 33% dell’utenza potenziale». A Ceccano si dovrebbe raggiungere quota 200, ma per ora si viaggerà attorno agli 85.

L’auto-complimento di Centrodestra

Una seduta nella sala consiliare di Ceccano

La conclusione della De Santis, condivisa dagli altri consiglieri di minoranza, è che «loro (quelli del Caligiore 2, Ndr) si fanno i complimenti da soli per chissà quali risultati raggiunti, ma con il Pnrr Ceccano ha ottenuto appena 5 milioni di euro. Cioè quanto i piccoli comuni come Arce e Sant’Elia Fiumerapido. Cioè un terzo di quanto portato a casa da altri grandi realtà come Alatri e Veroli, ovvero 16 e 14 milioni di euro».

Quei cinque milioni, oltre che per «la digitalizzazione – così De Santis – finanziata praticamente a tutti», servono per lo storico completamento del restauro del Castello dei Conti, la riqualificazione del centro storico e, nella parte bassa della città, la riqualificazione dell’ex scuola Berardi. A far discutere più di tutti, nel quadro dei lavori in centro, è la rimozione del selciato dissestato di Centrosinistra con l’asfalto stampato di Centrodestra.

Nuova Vita, come accentuato dalla consigliera De Santis, spera che «i cittadini possano partecipare attivamente. Contribuendo anche alle azioni di contrasto che porta avanti la minoranza consiliare nell’interesse di tutti. E tenendo in debita considerazione anche le nostre idee e considerazioni. Se non veniamo coinvolti nelle iniziative, non significa non considerare noi ma i cittadini che ci hanno eletto. Ed è l’altra parte della cittadinanza che chiede di essere rappresentata». (Leggi qui Cantiere turbo: goduria precoce, senza preliminari).

Di Pofi: «Una situazione drammatica»

Il consigliere di opposizione Emiliano Di Pofi (Psi)

Il socialista Emiliano Di Pofi, a seguire, non ha usato mezzi termini: «Non ho mai visto una situazione così drammatica e disastrosa dal punto di vista amministrativo. Dipingono il nostro paese come Montecarlo, tutto rose e fiori, e se si sottolineano le mancanze si viene accusati di screditare Ceccano. Non vogliamo parlarne male, ma stimolare a migliorare. Siamo in predissesto ed è la prima volta che il nostro Comune si ritrova in questa condizione».

L’attenzione di Di Pofi è stata rivolta ai tributi comunali: «È stata ormai tolta l’agevolazione Imu, una riduzione del 50% della tassa sugli immobili concessi in uso gratuito ai parenti fino al terzo grado – ha lamentato -. Si sostanziano in una spesa aggiuntiva dai 300 ai 500 euro per ogni famiglia. L’amministrazione diminuisce i servizi da un lato e aumenta le tasse dall’altro».

Il consigliere del Psi, allora, vuole «vedere se (Loro, quelli del Caligiore 2, Ndr) – ha sbottato – si degnano di portare in Consiglio comunale le nostre interrogazioni, soprattutto sulla riqualificazione sotto al Belvedere di Ceccano. Lì sono stati spesi quasi 130mila euro per fare una bonifica vegetazionale anche su proprietà private, portando poi a risarcimenti per mancati espropri, tra l’altro con fondi statali per lo sviluppo sostenibile di aree pubbliche». 

Da qui l’appello finale: «Tutti devono parlarne a parenti e conoscenti. Tutti devono essere a conoscenza di quello che è il disastro amministrativo che vive il nostro Comune. Solo parlando con le persone possiamo far sì che ci sia un’inversione di marcia per riportare il nostro Comune a essere un fiore all’occhiello della provincia come un tempo». (Leggi qui Da Stalingrado ciociara a roccaforte di patrioti).

«Quelli dei selfie e delle processioni»

Emanuela Piroli, consigliera de “Il Coraggio di cambiare”, nell’assemblea nazionale del Pd

Anche la consigliera Emanuela Piroli, già candidata a sindaco de Il Coraggio di cambiare, ci è andata subito giù pesante contro Caligiore 1 e 2. «Questa – ha detto – è l’amministrazione dei selfie e delle processioni, con tutto il rispetto parlando. Ee per loro il Consiglio comunale è utile semplicemente per auto-complimentarsi».

Tra le questioni più scottanti c’è sicuramente quella ormai nota come il “Caso di via Falcone”. Un’altra questione per cui è stato richiesto l’annullamento dell’atto amministrativo in autotutela. Anche su questo l’extra-consiliare Ceccano a Sinistra, che riunisce i Partiti comunisti, ha raccolto firme e inviato segnalazioni all’Anticorruzione.

«Dove erano individuate aree destinate al verde pubblico attrezzato, tramite una variazione del piano particolareggiato – ha riportato la consigliera Pirolila Giunta comunale si è detta di fatto favorevole a un progetto privato di un mercato coperto per vendita di prodotti agroalimentari, due piani interrati da destinare a parcheggi e locali commerciali. Nella specifica area di piazzale Bachelet, tra l’altro, sono stati piantati ulivi attraverso il progetto regionale “Ossigeno” e ora si apre alla fabbricazione, al sacrificio di un’area verde per il consumo di suolo con il cemento».

Piroli: «Ora va bene la cementificazione»

Una veduta di Ceccano

Non è mancata poi la stilettata al sindaco Caligiore: «Finché sedeva tra i banchi dell’opposizione, si opponeva continuamente alla cementificazione selvaggia e la campagna elettorale del 2015 l’aveva impostata proprio su questo. Oggi, per la sua seconda amministrazione, la cementificazione va bene. Il suolo è un bene comune, una risorsa ecosistemica scarsa e non rinnovabile da difendere e preservare». 

Un’altra interrogazione consiliare, tra quelle più urgenti, è sulla questione Sicurezza. «Sembrerebbe un tema da sempre carissimo all’amministrazione Caligiore, ma soltanto sui manifesti elettorali – così la Piroli indicandone uno affisso con sarcasmo – perché l’aumento dei reati è sotto gli occhi di tutti. Il sindaco però, nell’esercizio delle sue funzioni, concorre ad assicurare anche la cooperazione della Polizia locale con le forze di polizia statali».

L’ex candidata sindaca Piroli, ormai membro della segreteria nazionale del Pd, ha voluto rammentare al sindaco di Fratelli d’Italia che «può anche emanare ordinanze contingibili e urgenti per prevenire ed eliminare vari pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, come i recenti furti nelle abitazioni, episodi di vandalismo, incendi dolosi. Persino una rapina a due giovani davanti al postamat da parte di due delinquenti fortunatamente beccati quasi subito, ma anche grazie alla mobilitazione delle famiglie dei ragazzi derubati».

Sulla questione Sicurezza

Roberto Caligiore, due volte Sindaco di Ceccano

In tanti, come riferito dalla Piroli, «si lamentano anche del mancato controllo stradale per via delle sgommate e delle corse a tutta a velocità durante la notte. È notizia recente quella del pirata della strada che ha tamponato un’auto all’interno della rotatoria di via per Frosinone ed è scappato sotto gli occhi di telecamere non funzionanti con tanto di omissione di soccorso al ferito».

Pertanto, sul modello di Sora, propone la sottoscrizione di una convenzione per il collegamento diretto delle telecamere comunali con la caserma dei Carabinieri oltre che con la Polizia locale. «Ogni volta, altrimenti – ha aggiunto la consigliera di minoranza – devono chiedere il permesso al Comune per visionare le immagini utili per le indagini». 

La riparazione del sistema di videosorveglianza, «bruciato dai fulmini» secondo quanto riportato dal consigliere di maggioranza Giancarlo Santucci (digitalizzazione), non è stata fatta entro venti giorni come annunciato in Consiglio ormai oltre un mese fa. «Le giuste lamentele di Progresso Fabraterno – ha criticato Emanuela Pirolisarebbero sollecitazioni strumentali secondo l’Amministrazione Caligiore».

«Siamo pochi». «Vittimismo»

Angelino Loffredi, tra gli ex Sindaci presenti alla riunione del Centrosinistra

La Piroli, a livello politico, ha invocato «unità nell’opposizione a questa destra arrogante, incapace e inconcludente». Ha poi difeso l’operato della minoranza consiliare: «Noi facciamo la nostra parte e un pezzettino lo abbiamo illustrato oggi. Ma lo facciamo con fatica dentro e fuori dal Consiglio comunale, perché siamo pochi, non abbiamo potere decisionale ed esecutivo, quindi la fatica è tanta».

«Questo è vittimismo – avrebbe poi controbattuto, senza peli sulla lingua, l’ex sindaco Pci Angelino Loffredi (1981-1985) -. In Consiglio comunale, visto che siete pochi, non potete che essere derisi e umiliati. Ma è nelle piazze che dobbiamo far sentire tutti insieme la voce della protesta. Sperando che non vi dividiate come accaduto alle scorse Elezioni Comunali». Piroli, a nome del quartetto d’opposizione, ha però rigirato a sua volta la frittata.

«Ci facciamo portavoce delle esigenze della comunità, ma dalla comunità e dalle altre forze politiche chiediamo collaborazione e sostegno proprio per rendere incisiva la nostra azione consiliare». E poi l’appello agli oppositori extra-consiliari: «Da soli la forza d’azione è limitata e si vede, anche facendo a gara a chi arriva prima su una questione».

Infine, un altro all’attenzione dei cittadini che sarebbero in qualche modo pressati dal Centrodestra: «So bene che vi arrivano certe chiamate a casa se mettete un like a un nostro post, perché in molti me lo riferiscono, ma non abbiate paura di appoggiarci e presentarci le problematiche».