Cosa può accadere durante il prossimo consiglio Comunale di Frosinone convocato per il 6 marzo. Le dinamiche politiche sono prevedibili, ma emergono sfide interne da non sottovalutare. Come le mosse compiute da Cirillo.
La data è fissata sull’agenda del sindaco e dei consiglieri: il Consiglio Comunale di del Capoluogo è stato fissato in duplice convocazione per i giorni 5 e 6 marzo 2024. Come sempre i lavori si svolgeranno effettivamente solo nella seconda delle due date: nella seconda convocazione, quando servono meno voti per approvare le delibere.
Si inizia alle ore 18 per il Question time: la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata e interpellanze. Mentre alle ore 20 è previsto il Consiglio Comunale ordinario, per discutere i 5 punti all’ordine del giorno. Si parte con la comunicazione della nomina del nuovo assessore Paolo Fanelli, l’approvazione delle aliquote Imu per l’anno 2024, l’addizionale Irpef 2024, le modifiche al regolamento per l’applicazione del Canone Unico Patrimoniale; l’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2024 – 2026.
E come ogni volta che si celebra il Consiglio comunale nel Capoluogo, la domanda è: “che succederà stavolta in Aula?“.
Niente da segnalare
La risposta è una soltanto ed è sempre la stessa. Niente. Succederà niente di clamoroso.
Ad ogni convocazione sembra di assistere alla lettura di un romanzo. Del quale non si vede l’ora di leggere il capitolo successivo per capire quali eventi tumultuosi nella maggioranza, desteranno l’attenzione del lettore. Invece è possibile prevedere, con buona approssimazione, quello che accadrà in Aula. Ad avere un percorso diverso ed imprevisto potrebbero essere invece le dinamiche esterne.
Nel Question time ci saranno le interrogazioni alla maggioranza: naturali e fisiologiche dei consiglieri di opposizione; ancora una volta arriveranno tutte in forma assolutamente individuale e senza una strategia tra i vari gruppi consiliari. A queste si aggiungeranno le consuete, irrituali, interrogazioni dei consiglieri ‘malpancisti‘ di maggioranza con cui mettere in difficoltà la loro amministrazione. Domande e richieste di chiarimenti rivolte a sindaco ed assessori: i numeri e gli attuali assetti dicono che politicamente provocheranno solo impercettibili fastidi nel sindaco Riccardo Mastrangeli. Nulla di più.
Archiviato il Question time si passerà all’approvazione di tutte le delibere, con tutti i voti dei Consiglieri di maggioranza presenti in Aula. Difficile ipotizzare, allo stato, dei distinguo o voti di astensione da parte del centrodestra. Non sono invece per niente da escludere voti favorevoli alle delibere da parte di qualche consigliere di minoranza.
Le riflessioni sui punti
Quei voti saranno poi da confermare quando arriverà il momento di approvare il Bilancio 2024-2026 che verrà portato in Consiglio a fine mese per l’approvazione. E lì i voti, i Si ed i No “pesano” di più politicamente. Sia quelli della maggioranza che dell’opposizione. (Leggi qui: Frosinone, ecco il Bilancio 2024-26 e non saranno tutte rose e fiori).
Per quanto riguarda i files politici e amministrativi aperti sul desk del sindaco, alcune riflessioni sono assolutamente naturali ed in questo caso, non scontate.
Il Consigliere della Lista Frosinone Capoluogo Pasquale Cirillo (lista che a giugno 2022 ha ottenuto 992 preferenze e il 2,96% dei consensi conquistando un seggio in Consiglio eleggendo lo stesso Cirillo) ha chiesto al sindaco di procedere alla sostituzione dell’attuale assessore alla Polizia Municipale Maria Rosaria Rotondi, espressione della stessa civica. Che ad onor del vero ha operato discretamente e gode della stima di tanti in Giunta ed in Consiglio. Ma questa è un’altra storia. (Leggi qui: La partita a scacchi per le Europee che si gioca a Frosinone).
Si potrà discutere della forma (che in politica spesso è sostanza) con la quale è stata fatta la richiesta: con una fredda e asettica pec. Ma il tema ora è politico e va affrontato e risolto. La vicenda si poteva gestire diversamente prima? Magari facendo eleggere Cirillo in Provincia? Certamente si. Ma sono state adottate altre strategie e altre candidature (non di Frosinone). Ed è stato scelto di non mandare a Piazza Gramsci consiglieri provenienti dal municipio Capoluogo. Con i se e con i ma la storia non si fa.
La matassa da sbrogliare
Resta adesso da sbrogliare la matassa dell’assessorato in quota Frosinone Capoluogo. Se è vero, come è vero, che al momento del varo della Giunta fu detto e scritto che ogni gruppo consiliare avrebbe avuto la propria rappresentanza in Giunta. Interna o esterna. Al Capogruppo di Frosinone Capoluogo va risposto, su questo.
Altra cosa è se Cirillo dovesse aderire ufficialmente al Gruppo Consiliare di Forza Italia. In quel caso il problema non si porrebbe più. Se non esiste più in Consiglio la lista Frosinone Capoluogo, non esiste nemmeno l’assessore di riferimento in Giunta. E conseguentemente, nemmeno il problema della sua sostituzione. L’impressione è che Cirillo non abbia alcuna intenzione di liquidare la sua lista e sia determinato dalla volontà di esprimere un suo assessore (esterno) di riferimento al posto della Rotondi.
Se non avrà riscontro positivo alla sua richiesta allora potrebbe decidere di approdare subito in Forza Italia. Ma senza poter richiedere un secondo assessorato per gli azzurri. Verrebbero alterati troppo gli equilibri con gli altri gruppi ed allora si che sarebbero problemi veri per il sindaco.
L’accesso agli atti
Ulteriore riflessione. La circostanza che il Consigliere Pasquale Cirillo abbia fatto richiesta, in maniera assolutamente legittima, di accesso agli atti. È uno strumento che solitamente usa l’opposizione per mettere il naso tra le carte della maggioranza e verificare se ce ne siano alcune che le sono state nascoste. Difficilmente vi fa ricorso la maggioranza: perché si parte dal presupposto che sia a conoscenza di tutti gli atti. Ricorrere all’accesso agli atti suona un po’ come mettere in dubbio ciò che è stato fatto.
Cirillo ha chiesto di conoscere lo stato dei documenti sullo Stadio del Nuoto e dell’iter di riqualificazione della palestra Coni. Non è da sottovalutare. Per niente. Dal punto di vista politico è molto più rilevante e dirompente di una interrogazione rivolta alla giunta da un consigliere di maggioranza “malpancista“. Sia questa, che la vicenda del cambio dell’assessore, vanno gestite dal sindaco e dalla sua maggioranza con grande equilibrio ed attenzione. In assenza di questi accorgimenti (indispensabili) gli esiti potrebbero essere veramente imprevedibili. Come la fine, inaspettata, di un bel romanzo. Appunto.
Oscar Wilde amava dire “Non ci sono libri morali o immorali. Ci sono libri scritti bene o scritti male“. Nemmeno il libro del Comune di Frosinone può sottrarsi a questa logica.