La realpolitik con cui De Angelis può lanciare il Pd provinciale nell’orbita nazionale

Alle primarie la volata tra Zingaretti e i diversamente renziani Martina e GIachetti sarà incertissima. La Ciociaria può ritagliarsi un ruolo e il leader di Pensare Democratico lo sa bene. Perciò è pronto a coinvolgere Pompeo

Fare il commissario del Consorzio industriale unico del Lazio è un impegno enorme sul piano politico. Ed anche amministrativo. Francesco De Angelis, come sua abitudine, si è gettato a capofitto in questa nuova “avventura”. Senza però perdere di vista il partito in provincia di Frosinone.

Sa perfettamente che a livello nazionale c’è una sostanziale parità tra gli iscritti, tra quella che è la Piazza Grande di Nicola Zingaretti e i diversamente “renziani” Maurizio Martina e Roberto Giachetti. L’esito delle primarie non è scontato, specialmente se i due  (Martina e Giachetti) dovessero convergere. (leggi qui Pd, Zingaretti e Renzi sono pari: ora inizia la vera sfida per diventare Segretario)

La provincia di Frosinone è in controtendenza assoluta con il suo 91% per Zingaretti, sostenuto sia da Pensare Democratico di De Angelis che da Antonio Pompeo e da Simone Costanzo. Però il punto non è soltanto questo. Si tratta di assicurare quello scatto in più in grado di dare a Zingaretti la vittoria direttamente alle primarie, sfondando quota 50% più uno.

La Piazza Grande deve allargarsi ulteriormente. Perché Matteo Renzi ha abituato tutti a colpi di scena clamorosi: potrebbe perfino pensare di ribaltare in assemblea i rapporti di forza, unendo i delegati di Martina e Giachetti. Se Zingaretti non dovesse raggiungere la maggioranza assoluta. Francesco De Angelis ha fiutato il pericolo e infatti sta parlando a Roma di questo possibile scenario.

In realtà non c’è alternativa: portare quante più persone a votare alle primarie del 3 marzo. In questo senso l’iniziativa di Antonio Pompeo di allargare la potenziale base elettorale aprendo a “civici”, amministratori e perfino ad esponenti di centrodestra potrebbe rappresentare un valore aggiunti.

De Angelis, da sempre abituato alla realpolitik, non sta lì con il bilancino a vedere cosa succede. Se Zingaretti dovesse diventare segretario e la provincia di Frosinone confermarsi anche alle primarie la “roccaforte” più affidabile, allora nel Pd locale si aprirebbero spazi enormi.

Lo sa De Angelis e lo sa Pompeo.