L’albero tagliato fa una vittima: l’archistar Bianchi

Vertice di maggioranza ieri sera in municipio. Si separano le strade con l'archistar Giacomo Bianchi. Colpa degli alberi da tagliare e sostituire nel centro che ha ridisegnato

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

A settembre il sindaco Enzo Salera e l’architetto Giacomo Bianchi avevano presentato insieme, nel corso di una cerimonia in piazza Labriola, il progetto di riqualificazione del centro di Cassino con l’isola pedonale permanente. Mercoledì scorso, dopo le feste pasquali, è stato avviato il cantiere in piazza Diamare, primo step del progetto ideato dall’architetto Bianchi e donato al Comune di Cassino. A meno di una settimana dall’avvio dei lavori, termina la collaborazione tra il noto professionista e l’amministrazione comunale.

Tutto per colpa di una pianta. O, probabilmente, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. (Leggi qui: L’altezza alla quale la politica di Cassino sa guardare).

Gli orologi indietro

Rendering di Piazza Diamare

Riavvolgiamo il nastro fino al mese di settembre 2021 per provare a fare chiarezza su quello che sta succedendo in questi giorni. L’architetto Giacomo Bianchi è un professionista molto noto non solo in Italia ma anche all’estero: i suoi edifici svettano  in Canada, Russia, Azerbaijan e Qatar. Ed in quell’inizio d’autunno ha donato all’amministrazione comunale un’idea progettuale per la riqualificazione di tutto il centro della città: piazza Diamare, Corso della Repubblica e piazza Labriola. Una volta terminati i lavori, tutta l’area diventerà un’isola pedonale permanente.

L’Ufficio Tecnico del Comune ha lavorato al progetto esecutivo sull’idea donata dall’architetto Bianchi. Grazie ad un primo finanziamento ottenuto dalla Regione Lazio, è partito il cantiere in piazza Diamare. A due giorni dall’avvio dei lavori gli operai della ditta appaltatrice hanno tagliato uno degli alberi che insistevano sulla piazza. Immediatamente sono insorti gli ambientalisti, chiedendo di preservare il verde esistente.

Ancor prima dell’amministrazione comunale è stato l’architetto Bianchi a spiegare perché quegli alberi andavano tolti a favore di nuove piante: non solo per migliorare l’aspetto estetico ma anche per i problemi che le radici hanno provocato nel tempo.

Striscione per la pianta

Una delle iniziative con lo striscione

Intanto la protesta degli ambientalisti è andata avanti con sit-in e striscioni. Ed ecco la sorpresa. Lunedì mattina, mentre il sindaco era impegnato nella Maratona di Primavera, l’architetto Bianchi ha raggiunto gli attivisti in protesta al cantiere di piazza Diamare assicurando loro che gli altri alberi non saranno nè tagliati né sradicati.

Ha spiegato agli ecologisti che sono insorti dopo il taglio di una pianta che il verde sarà un elemento fondamentale del progetto stesso. E che si andrà incontro alle istanze dei cittadini per salvare il patrimonio arboreo presente in piazza. Fine delle proteste al cantiere.

Ma quelle dichiarazioni, rese pubbliche da un comunicato dagli ambientalisti e mai smentite dall’architetto Bianchi, hanno fatto esplodere una bomba in Comune, scatenando una querelle politica

I veleni in municipio

Dapprima è andata all’attacco l’opposizione consiliare: “A questo punto, il Comune che non si è ancora espresso ufficialmente, smentirà il suo assessore ai Lavori pubblici che due giorni fa ha dichiarato che gli alberi sarebbero stati estirpati e ripiantati altrove oppure smentirà il suo progettista che ha fatto sapere che ora gli alberi resteranno al proprio posto per un errore progettuale?” domanda il consigliere Benedetto Leone in mattinata.

Gli fa eco il suo collega Salvatore Fontana: “Mi viene da consigliare a questa maggioranza di essere meno aggressiva e più educata nei confronti dei consiglieri di opposizione che chiedono spiegazioni e cercano (questa volta è andata bene) di evitare danni alla città“.

Nella tarda mattinata di martedì la chat whatsapp dell’amministrazione comunale si è infiammata. Con dichiarazioni al vetriolo all’indirizzo di Giacomo Bianchi. Il sindaco ha invitato i consiglieri a mantenere la calma ed ha convocato un vertice di maggioranza urgente per le ore 17 del giorno stesso, cioè ieri.

Addio Bianchi

Enzo Salera durante la presentazione del progetto Bianchi

Un vertice dal quale, al netto dei concetti che rivendicano la bontà del progetto, è emerso con chiarezza un dato: il rapporto di fiducia con l’architetto Giacomo Bianchi viene meno. Le strade si dividono.

Il sindaco Enzo Salera fa fatica a celare l’amarezza e al termine del vertice spiega: “Siamo rimasti tutti sconcertati dal fatto che in tre giorni l’architetto Bianchi si è smentito da solo e ha smentito quello che era il progetto originario che, appunto, prevedeva e prevede di eliminare le piante attuali per inserire nuovi alberi, tutti uguali“.

Il sindaco assicura che il progetto andrà avanti e che le altre piante verranno estirpate: “L’architetto Bianchi ci ha fornito un’idea progettuale, ma il progetto esecutivo è a cura dell’ufficio tecnico. Noi andiamo avanti con quello che era il progetto originario, ci dispiace che Bianchi abbia cambiato idea e non supporti più questa decisione. Significa che non ci sarà più collaborazione“.

Pensiamo al cantiere

il vicesindaco ed il sindaco

Alle polemiche sollevate dall’opposizione risponde invece l’assessore con delega ai Lavori Pubblici Francesco Carlino. “Fino a una settimana fa – dice – ci dicevano che il cantiere non sarebbe mai partito, adesso hanno qualcosa su cui poter parlare. Constatiamo comunque che da parte loro non arriva mai un’idea concreta, solo polemiche strumentali“.

Intanto nella tarda serata di martedì, un nuovo colpo di scena. L’architetto Bianchi plaude suo social all’indirizzo del vicesindaco Carlino che aveva spiegato perché quelle piante vanno eliminate. Ed a proposito dei lavori in piazza dice: “Un processo che va sostenuto fortemente anche perché complesso e spesso non comunicabile facilmente“. Troppo tardi. Nessuno, dal Municipio, sembra aver intenzione di fare retromarcia: il rapporto di fiducia è ormai incrinato