L’ora della tregua è lontana per Mastrangeli

La tregua nella maggioranza è lontana per il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli. Le preoccupazioni derivano dalle recenti assenze al vertice di maggioranza. Dalle critiche sui ritardi nel settore urbanistico: sollevate dal fronte amico e non dall'opposizione. E poi le variazioni nelle linee politiche di alleati chiave. L'amministrazione, potrebbe subire un riposizionamento politico

Antonella Iafrate

Se è scritto chiaro si capisce

Cesare Beccaria non avrebbe dubbi. Fu lui a scrivere che Tre indizi fanno una prova (altri, sbagliando, la attribuiscono a Miss Marple). Il grande pensatore dell’Illuminismo italiano la affidò alla sua opera più celebre: “Dei delitti e delle pene” scritto nel 1764. Lasciando stare che 260 anni dopo quelle pagine troppo pochi ne hanno assimilato i concetti, resta un fatto: Beccaria non avrebbe dubbi, a Frosinone il sindaco Riccardo Mastrangeli è lontano dalla tregua nella sua maggioranza.

Quali sono i tre indizi che devono preoccupare il sindaco? Innanzitutto una premessa: la sua amministrazione non è in bilico, il suo assetto invece si. A dirlo sono le assenze registrate nei giorni scorsi quando il sindaco ha riunito la maggioranza (primo indizio). A confermarlo c’è la presa di posizione del Consigliere Anselmo Pizzutelli sugli imbarazzanti ritardi in Urbanistica (secondo). Spazza ogni perplessità la presa di posizione fatta nelle ore scorse dal vicesindaco Antonio Scaccia (terzo).

Clima hot

Anselmo Pizzutelli (Foto © IchnusaPapers)

Che il clima politico a Frosinone resti caldo lo dimostra la recente riunione di maggioranza. Troppe assenze. Significative. Mancavano anche consiglieri chiave. Prevedibili quelle di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega): sono tre dei quattro che non hanno sottoscritto il documento di piena fiducia al sindaco dopo la tumultuosa riunione scorsa di Consiglio Comunale. Queste ma anche le altre assenze hanno messo alla luce il permanere delle tensioni interne. Ed i momenti di vuoto nei dibattiti cruciali sulla direzione futura della coalizione di centrodestra.

Il prossimo appuntamento in Aula consiliare è per domani. Prevede dibattiti su argomenti rilevanti, con particolare attenzione all’accordo di collaborazione tra il Comune, la Regione e la Sport e Salute. C’è da votare la proposta di riqualificazione della palestra in piazza Martiri Vallerotonda. Questo argomento sarà una sorta di termometro per misurare la coesione della maggioranza. (Leggi qui: Il silenzio nel caos ed i cantieri che parlano).

Interrogazione scomoda

Anselmo Pizzutelli (Foto: Massimo Scaccia)

Che il clima interno alla maggioranza sia nulla affatto sereno lo dimostra l’interrogazione del consigliere Anselmo Pizzutelli. È una bomba di precisione. Piazzata con altrettanta cura su un punto strategico. Non abbastanza grande da determinare una falla capace di far affondare l’amministrazione Mastrangeli. Ma di creare un certo imbarazzo, si.

L’interrogazione evidenzia il problema delle opere pubbliche non realizzate o incomplete, affermando che troppe convenzioni urbanistiche sono state ignorate a svantaggio della città. La denuncia include esempi concreti, come il caso del palazzo Sif, dove la mancata realizzazione di parcheggi e di una strada ha generato disagi nel corso degli anni. È lo stabile nel quale hanno sede gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Il Comune nel 1996 rilasciò la concessione urbanistica ma chiese in cambio una serie di opere per la città: parcheggi pubblici ed una strada da lì fino a via Licinio Refice costeggiando la ferrovia. Pizzutelli ha ripassato i conti ed evidenziato che mancano 25 dei posti auto concordati e pure la strada.

Il consigliere Pizzutelli ha anche portato all’attenzione altre convenzioni non rispettate, sottolineando il danno alla viabilità e alle casse comunali. È il caso della rotatoria che doveva nascere eliminando l’incrocio tra via Fedele Calvosa e via Selva di Polledrara ma non realizzata nonostante fosse previsto da convenzione per il nuovo comprensorio edilizio. Stesso ragionamento per la sistemazione delle sponde del fiume Cosa concordata in cambio del via libera al comprensorio edilizio di via San Giuseppe.

La situazione delle opere compensative da dormiente diventa scottante, suscitando nuove tensioni interne alla maggioranza. Perché è un esponente della maggioranza a sollevare il caso e non dell’opposizione. Chiaro il segnale per Mastrangeli & co.

Lo smarcamento di Scaccia

Antonio Scaccia (Foto © Stefano Strani)

Parallelamente, il centrodestra si trova a fare i conti con la posizione assunta nelle ore scorse dal vicesindaco Antonio Scaccia, leader della storica lista civica “Lista per Frosinone”. Sviluppa una moltitudine di preferenze, esprime la consigliera comunale più votata in assoluto, Francesca Chiappini.

La lista in questi anni ha sempre riversato i suoi voti civici sui candidati politici della Lega. Ora il registro cambia. Le prossime elezioni, in particolare le Provinciali di dicembre e le Europee di Primavera, saranno determinanti nel ridefinire gli equilibri politici. Scaccia ha annunciato la volontà di avviare un confronto con i principali Partiti del centrodestra. In pratica: viene meno la linea preferenziale tenuta in questi anni verso la Lega.

Emergono domande cruciali: ci saranno tentativi di ritornare all’assetto determinato dai risultati elettorali? Ci saranno aperture alle opposizioni? Queste domande contribuiscono a creare un clima di incertezza e dibattito all’interno della coalizione. Frosinone si trova in una fase politica delicata e decisiva, con tensioni interne, dibattiti su opere pubbliche e nuove alleanze. Potrebbero ridefinire l’equilibrio politico nel centrodestra locale.