La mossa di Daniele Natalia. Che nomina in Giunta Serenella Poggi. Rimpiazza l'assessore dimissionario. E smonta una parte del Campo largo che si stava costruendo contro di lui in vista delle prossime elezioni Comunali.
Cosa cambia nella politica anagnina con la nomina, arrivata qualche ora fa, di Serenella Poggi, esponente (almeno fino a poco fa) de Il coraggio delle idee, a nuovo assessore al Bilancio della giunta capitanata dal sindaco Daniele Natalia?
Sul piano tecnico sostanzialmente nulla. L’assessore al Bilancio uscente Giuseppe De Luca, da avvocato, era riuscito, con studio ed impegno, a mettere insieme un patrimonio di conoscenze e di competenze ammirevole. Ma anche Serenella Poggi, dottoressa commercialista stimata e molto apprezzata in città e non solo, porta senz’altro in dote un patrimonio di competenze che sarà prezioso per la giunta.
Sul piano politico invece le cose cambiano, e di molto.
Il cambiamento radicale
Le cose cambiano soprattutto nella prospettiva delle prossime elezioni Comunali.
Intanto un dettaglio: la dottoressa Poggi non passa, come si era detto nei giorni precedenti, in Giunta come assessore tecnico indicato da Anagni in comune. No, entra direttamente come esponente della lista Anagni in comune. Una mossa dettata dalla stima della Poggi per De Luca. E che consente al sindaco Natalia di non creare squilibri all’interno della coalizione: lui stesso lo avrebbe apertamente dichiarato, in alcune chat che ieri rimbalzavano in città.
Dopo l’uscita di Giuseppe De Luca infatti, un problema che aveva particolarmente rallentato la scelta del nuovo assessore era stata la necessità di non alterare gli equilibri interni. Anagni in comune infatti puntava ad avere un suo nome in giunta. E dopo l’uscita di Giuseppe De Luca, dopo il tentativo fallito con Mirko Frattale, e dopo le sollecitazioni non arrivate a buon fine con il consigliere del gruppo Magno D’Angeli, si pensava ad una figura tecnica che però fosse in qualche modo indicata dall’esterno da Anagni in comune.
L’ingresso diretto ed ufficiale di Serenella Poggi nel gruppo invece cambia le carte in tavola. E consente di avere comunque un assessore che dal punto di vista formale e sostanziale rimane all’interno della coalizione.
Daniele e Francone non sono nemici
L’altro aspetto politico non indifferente è il fatto che, almeno a giudicare da come si sono messe le cose, l’ingresso della Poggi in giunta significa anche una, se non pace, quantomeno dichiarazione di non ostilità tra Daniele Natalia e Franco Fiorito.
Perché? Perché fino ad ora, dopo il ritorno sulla scena politica anagnina, l’ex sindaco ed ex consigliere regionale aveva mantenuto una posizione piuttosto ambigua, facendo in qualche modo pensare ad un suo possibile ingresso nella competizione elettorale, non necessariamente a fianco dell’attuale sindaco.
Serenella Poggi però entra in giunta con Anagni in comune; lista che fa riferimento a Giuseppe De Luca, che è uomo da sempre riconosciuto come molto vicino a Franco Fiorito. Se 2 più 2 (almeno a volte) in politica fa quattro, questo vuol dire che i rapporti tra Fiorito e il suo ex delfino si sono quantomeno riappacificati. E questo consente a tutto il centrodestra di arrivare a una maggiore coesione di fondo.
Anche perché, il sindaco all’interno del decreto con cui ha nominato la Poggi, ha anche concesso deleghe importanti; date non soltanto a D’Angeli (reti infrastrutturali e politiche giovanili). Ma anche al gruppo di Idea Anagni. Guglielmo Vecchi ha avuto deleghe robuste, come i bandi europei, i finanziamenti, il Pnrr, la digitalizzazione, la Smart city, le rotatorie (la delega che era di Pierino Naretti, che a questo punto quasi sicuramente tra un po’ passerà dall’altra parte). Ancora più pesanti le deleghe ad Antonio Necci, a cui è stata assegnata, tra le altre, la sanità. Un modo, anche in questo caso, per compattare ulteriormente la coalizione di maggioranza in vista delle prossime elezioni.
Il Campo è meno Largo
Ma la mossa di Natalia ha anche il merito, dal suo punto di vista, di frammentare il centrosinistra versione Campo largo.
Fino a ieri legato anche al rapporto tra la Poggi e l’esponente di Cittatrepuntozero Fernando Fioramonti. L’indicazione della Poggi di fatto significa la fine di questo nucleo; cosa che di fatto mette in difficoltà il resto della coalizione.
Non si tratta, almeno per il momento, della morte del cosiddetto Campo Largo (o Campo Civico, come lo aveva definito qualche giorno fa Alessandro Cardinali). Ma certo che è un passaggio piuttosto difficile da affrontare per il mondo progressista anagnino. Ed infatti, anche in questo caso a sentire le chat interne, ieri sera nel centro-sinistra anagnino la mossa della Poggi veniva commentata in maniera piuttosto negativa.
Natalia invece, almeno per il momento, sembra stappare spumante.