Nell'Aula del Comune di Frosinone ieri c'è stato il Question Time. Mettendo in luce una novità: l'opposizione ha iniziato a coordinarsi. Ed ha attaccato in modo unitario. Ma non è stato l'unico elemento politico
Sindaco e Giunta quasi al completo. Mancava l’assessore al centro storico Rossella Testa nella seduta consiliare di ieri a Frosinone dedicata al Question Time. Banchi della maggioranza con alcune sedie vuote. Quelli della minoranza pure.
Solito conciliabolo tra gli amministratori presenti prima di iniziare, con il solito cronico ritardo rispetto all’orario di convocazione della seduta. Una novità: la minoranza ha presentato una interrogazione alla Giunta Mastrangeli sottoscritta ieri in Aula. È la prima volta dall’inizio della consiliatura che viene fatto in maniera unitaria da tutti i Consiglieri presenti.
Ci pensa Alessandra
L’interrogazione ha avuto come prima firmataria e relatrice la Consigliera Alessandra Mandarelli. Il tema: la pulizia delle strade, il decoro del Centro storico, la raccolta rifiuti, le delibere inconsistenti e la presunta improduttività amministrativa. Prescindendo dai contenuti, si tratta in ogni caso di un atto che è un significativo segnale ed ha una valenza politica importante. Indica che la minoranza ha deciso di cominciare a fare l’opposizione. Sollevando temi concreti e facendolo coralmente.
È un bene per tutti. Per la città, per il Consiglio, per la politica e per la stessa maggioranza. Che se assediata da un’opposizione efficace ha come sola via d’uscita quella della crescita. L’ex assessore regionale si è mostrata a tratti piccata perché l’informazione ha messo in risalto la mancanza di unità della minoranza, a discapito dell’incisività. (Leggi qui: L’atavica impalpabilità delle opposizioni a Frosinone. E qui: Tutti gli uomini (e le donne) dell’opposizione)
La richiesta di maggiore incisività però viene dai cittadini: quelli che non hanno votato per il sindaco Mastrangeli. Cosa evidenziata anche dalla stessa minoranza ieri nella esposizione dell’interrogazione. Quindi non una invenzione di chi fa informazione ma un dato di fatto: che l’interrogazione unitaria, conferma.
Questioni si ma Consiglio al centro
Altro elemento importante emerso nel confronto di ieri è stata la richiesta di ridare la giusta centralità al consiglio comunale, attraverso un confronto in Aula con la maggioranza. Anche questo lo ha sollecitato l’opposizione: si terrà nelle prossime settimane e toccherà tematiche di particolare valenza per la Città.
È un fatto oggettivo che il Consiglio Comunale di Frosinone è stato convocato, dall’inizio della consiliatura Mastrangeli fino ad oggi, principalmente per le interrogazioni. E molto poco per l’approvazione delle delibere consiliari.
Non si può parlare però di scarsa produttività amministrativa. Ma altrettanto la maggioranza non può sostenere che si sta cercando di gestire ancora criticità ereditate da precedenti amministrazioni. Non può perché ormai da dieci anni a guidare il Capoluogo c’è il centrodestra: invocare scelte sbagliate fatte dai predecessori risulta complicato da credere dopo dieci anni. Quasi surreale.
Non si piò dopo 3.890 giorni di gestione amministrativa ininterrotta del Capoluogo. Perché sono un arco di tempo ampiamente sufficiente per qualsiasi Giunta in Italia, di destra di centro o di sinistra, per assumere in proprio tutte le responsabilità, eventuali difficoltà finanziarie connesse o criticità varie. Senza sub appaltare ad altri le colpe.
Lo scontro in maggioranza
Altro elemento che denota un particolare segnale politico è lo scontro che si è acceso tra il Consigliere di maggioranza Sergio Crescenzi e l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Retrosi. Che è stato accusato di non partecipare ai lavori della Commissione convocata dallo stesso Crescenzi.
Surreale e politicamente anomalo che un Consigliere di maggioranza chieda l’accesso agli atti alla propria amministrazione. Nel caso di specie, sulla procedura del forno crematorio. Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima che Crescenzi interroga la sua maggioranza.
Al di la di quanto emerso ieri sera in aula, comunque significativo, le prossime settimane saranno importanti per capire meglio se a Frosinone il cambio di passo dell’opposizione è vero o solo percepito.
E se la luna di miele all’interno di una parte della maggioranza nel Comune di Frosinone è già finita, oppure no.