Rissa in consiglio: carte bollate all’orizzonte e pranzo a sorpresa fra “vecchi amici”

La bagarre in consiglio a Cassino sul Santa Scolastica ha due code: una giudiziaria, minacciata dal sindaco Salera. Ed una culinaria, con il pranzo a sorpresa che ha visto Peppino Petrarcone commensale del primo cittadino. Ed entrambe le opposizioni avranno qualcosa da digerire.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La rissa verbale scoppiata in Consiglio comunale tra maggioranza e opposizione non resterà confinata nelle aule municipali. È destinata a sfociare anche in quelle del tribunale. Lo annuncia il sindaco Enzo Salera che dopo essere stato apostrofato “buffone” in Aula, ora stigmatizza: «Uno spettacolo indecoroso quello che è andato in scena ieri in Consiglio Comunale. E che non possiamo assolutamente accettare». (leggi qui tutti i dettagli e guarda il video: I “Magnifici sei” fanno l’Ok Corral in consiglio. E la pistola è il Santa Scolastica)

A scatenare la cagnara è stata la mozione presentata dalle opposizioni per discutere delle carenze nell’ospedale Santa Scolastica. Un colpo schivato dalla maggioranza: che ha annunciato un consiglio comunale ad hoc per il 27 luglio con la presenza del Direttore Generale Asl che verrà a dare tutte le risposte. Proprio come aveva chiesto tutta l’opposizione da alcuni mesi a questa parte.

Un momento della quasi rissa in consiglio a Cassino

Un buco nell’acqua che ha fatto perdere il controllo al consigliere di minoranza Mario Abbruzzese. «Il Consigliere Abbruzzese è arrivato addirittura a rivolgersi al sindaco della sua città con il termine di ‘buffone’. Di questo ne risponderà personalmente. Non posso certo permettere che questo passi sotto silenzio, non tanto per me, quanto per l’istituzione e per la città che rappresento».

Gino, tessitore di incontri

Parole che fanno il paio con quelle di Gino Ranaldi, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

GINO RANALDI

Capogruppo che subito dopo il Consiglio di venerdì ha spiegato ai cronisti: «Non c’è mai stato in Consiglio comunale un livello così scadente dal punto di vista etico. Ovviamente non mi riferisco a tutta l’opposizione, ma qui non è una questione personale. Vengono offese le istituzioni e stiamo dunque valutando di proseguire anche per le vie legali. Ricordo che io feci parte anche dell’amministrazione Petrarcone tra il 2011 e il 2016 ma mai l’opposizione era scesa a un livello così basso e di offese nei confronti del sindaco. Lo scontro avveniva sempre in un clima di rispetto dei ruoli, cosa che oggi manca».

Ma alla fine del Consiglio Gino Ranaldi, instancabile pontiere, è riuscito nell’impresa che tentava – invano – da quasi un anno. Cioè far sedere allo stesso tavolo il sindaco Enzo Salera con l’ex sindaco ed oggi consigliere di opposizione Giuseppe Golini Petrarcone.

«Peppì, vuoi venire a pranzo con noi? Andiamo da Richard, fa il pesce buono» ha tentato Ranaldi.

Poco prima c’era stato lo scontro in consiglio tra il sindaco Enzo Salera ed il suo predecessore Peppino Petrarcone era stato durissimo. Ma corretto. Acceso. Ma nei confini del reciproco rispetto.

L’ex sindaco non ha avuto problemi ad accettare. E si è accomodato a pranzo con Enzo Salera nel ristorante di via Carducci. Poco lontano dal centro: quindi non un incontro nascosto, ma alla luce del sole. Impossibile da non notare.

Commensali e vecchi amici di menu

GIUSEPPE GOLINI PETRARCONE

Anche perché al tavolo non c’erano solo Salera e Petrarcone. C’erano anche gli assessori Danilo Grossi e Francesco Carlino. E pure i consiglieri comunali Bruno Galasso e Riccardo Consales.

Nessun imbarazzo. In politica ci si può appassionare, alzare i toni, dividere su opinioni diverse che vengono difese in maniera accesa. Ma poi rimane il rispetto reciproco. Accettando quell’invito a tavola, Peppino Petrarcone ha dato una lezione di stile. Al pari di chi quell’invito all’amico di un tempo ed avversario di oggi, glielo ha rivolto.

All’antipasto, Petrarcone ha voluto chiarire il diverbio che c’era stato poco prima in Consiglio con il consigliere di Demos Bruno Galasso. Quindi la rissa verbale scoppiata in assise è stata archiviata, in men che non si dica. Si è parlato di altro. Del resto era una tavolata di “vecchi amici”. Danilo Grossi e Riccardo Consales, oggi nella squadra di Salera, erano assessori di Petrarcone. Il vice sindaco Francesco Carlino è stato presidente del Consiglio con Petrarcone.

Le divisioni sul piano politico, le distanze sul piano amministrativo, restano tutte. Non è un pranzo a cancellare la frattura (dolorosa per tutti) che ha portato alla doppia candidatura a sindaco alle comunali di maggio 2019 e alla drammatica divisione Petrarcone e il suo ex assessore Salera, oggi primo cittadino.

«La famiglia era fuori, non avevo impegni a pranzo, ho accettato con piacere l’invito a stare con dei vecchi amici. Le distanze politiche restano tutte: il rispetto tra persone deve sempre venire prima». Lezione di stile numero 2.

Salera non svela le ‘pietanze’

Enzo Salera e Giuseppe Golini Petrarcone

Il sindaco Enzo Salera, incalzato sul tema per sapere di cosa si è discusso, si chiude a riccio. Non nega che il pranzo ci sia stato ma non intende raccontare nulla di ciò che è stato detto.

Segno, probabilmente, che si è parlato di qualcosa in più, che del passato. Probabilmente si è ragionato sul futuro.

Anche se Petrarcone pare abbia subito rassicurato i suoi spiegando che quel pranzo non aprirà assolutamente la porta a nuovi scenari politici o a un suo ingresso in maggioranza.

Certamente, però, apre qualche crepa nell’opposizione. La chat dei “magnifici sei” infatti si è ammutolita.