Corsa, tradizione ed impegno sociale: la nuova èra della StraFrosinone

La gara podistica, giunta alla 39^ edizione, allarga i propri confini. Oltre ad ospitare i campionati provinciali giovanili, promuoverà la salvaguardia della salute e dell’ambiente. Sabato e domenica al Parco Matusa si terrà la campagna dell’Asl contro i tumori. Ripristinato lo storico percorso di 13,5 chilometri

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Non lascia (e ci mancherebbe altro). Anzi raddoppia ed allarga i propri confini guardando al sociale. La 39^ StraFrosinone apre forse una nuova era alla vigilia della storica edizione numero 40. La classicissima corsa su strada, in programma domenica prossima, avrà una cornice inedita ed importante con i campionati provinciali giovanili di podismo, uno screening oncologico dell’Asl ed una camminata di sensibilizzazione sui temi dell’ambiente e della salute. Insomma la StraFrosinone vuole entrare ancora di più nel tessuto cittadino e tramite il potente veicolo dello sport punta a lanciare messaggi di forte valenza sociale.

Merito della lungimiranza degli organizzatori dell’Atletica Frosinone, guidati dallo storico presidente Roberto Ceccarelli, uno dei pionieri dell’atletica leggera in Ciociaria. Hanno voluto impreziosire la manifestazione, stare al passo con i tempi, cercare nuovi motivi d’interesse. Guardando oltre lo sport ed impegnandosi per promuovere la salvaguardia della salute e dell’ambiente. Tematiche di strettissima attualità in una città non risparmiata da queste serie problematiche. Adesso toccherà alle istituzioni sostenere sempre di più la “stracittadina”, comprendere quanto sia importante la cultura sportiva in una comunità.

Percorso classico

L’intervento del sindaco Riccardo Mastrangeli alla presentazione della StraFrosinone

La StraFrosinone, presentata l’altra sera presso Il Corridore (negozio specializzato nello sport), tornerà all’antico sul tracciato di 13,500 chilometri. Partenza (ore 10) ed arrivo al Parco Matusa. “Siamo alla vigilia della quarantesima edizione e quindi è sembrato giusto ripristinare il percorso classico che rende la gara più competitiva e selettiva”, ha spiegato Roberto Ceccarelli con il suo proverbiale entusiasmo. Sarà una grande giornata di sport come ha sottolineato Luca Di Stefano, presidente dell’Amministrazione provinciale. Frosinone verrà invasa da oltre 300 podisti, provenienti da tutta Italia, che coloreranno le strade della città attraversando quasi tutti i quartieri, dal centro alla zona bassa.

“Una manifestazione storica per il capoluogo, entrata ormai nella vita di tutti i frusinati – ha argomentato il sindaco Riccardo MastrangeliUna manifestazione alla quale partecipano giovani e meno giovani, una gara inclusiva dove tutti cercano di arrivare al traguardo. È organizzata mirabilmente dall’Atletica Frosinone e l’Amministrazione ha voluto dare il suo contributo perché crediamo in questo evento storico, entrato anche nei circuiti nazionali”.

Giovani ed impegno sociale

Il traguardo della StraFrosinone

La prima novità sarà la StraFrosinone Kids, valida come campionato provinciale giovanile di corsa su strada organizzato in collaborazione con il Comitato provinciale e l’Asd Fenice. L’appuntamento è per sabato pomeriggio al Parco Matusa. Impegnati i baby podisti provenienti dalle società ciociare. Grande attenzione dunque al settore giovanile con l’Atletica Frosinone che proverà a rilanciare il progetto-accademia malgrado il cronico problema delle strutture (Mastrangeli comunque ha anticipato la ristrutturazione dello Zauli).

Sempre sabato al Matusa partirà la 2 giorni dedicata alla salute con la campagna dell’Asl “Lo screening viene da te”. Il truck sosterà dalle 9 alle 13 ed ospiterà i controlli per prevenire una serie di tumori. Un’occasione importante per tutti i cittadini. Domenica mattina, prima della gara, ci sarà una camminata per sensibilizzare la città sulla salvaguardia della salute e dell’ambiente. Insomma grande impegno sociale accanto ad una corsa da sempre fiore all’occhiello dello sport ciociaro.

Una storia lunga 44 anni

Paolo Accaputo, primo vincitore della StraFrosinone

La StraFrosinone è nata nel 1979, un anno dopo la fondazione dell’Atletica Frosinone da parte di un gruppo di appassionati come Roberto Ceccarelli, Gianni Romagna, Antonio Cantonetti e Romano Crescenzi. Basterebbe quindi la tradizione per qualificare la “stracittadina” che ha attraversato varie epoche entrando negli annali dell’atletica tricolore. Neppure la pandemia ha fermato la colorata e festosa carovana di podisti che ogni anno invade pacificamente le strade di Frosinone. Nel 1986 è stata valida come campionato italiano di corsa su strada (ci fu il record di iscritti, ben 1500). Per 4 volte (1992, 1999, 2002 e 2012) invece è stata designata come tricolore Allievi. Per il capoluogo è sempre stata una vetrina importante: tra atleti, tecnici, dirigenti delle varie società e familiari in città sono arrivate centinaia di persone.

Una gara molto competitiva per il percorso ma anche e soprattutto per la presenza di atleti di caratura nazionale-internazionale. Hanno gareggiato veri e propri campioni come Maria Guida (titolo europeo di maratona nel 2002), Gianni Poli, vincitore della Maratona di New York nel 1986, o Angelo Carosi, secondo agli Europei del 1994 e per ben 3 volte trionfatore della corsa frusinate. Solo il ciociaro Diego Papoccia ha vinto più volte (5) tra il 2008 ed il 2022.

Ma non vanno dimenticati corridori del calibro di Paolo Accaputo, Michelangelo Arena, Arturo Iacona, Ruben Boiyo, Leandro Croce, Cheromey, Jonah Kiptarus, Silverio Diamantino, Tayeb Filali, Joshua Rop, Giorgio Calcaterra e Carmine Buccilli, In campo femminile la regina dell’albo d’oro è Eleonora Bazzoni con 5 successi), davanti ad Anna Bianco e Gabriella Stramaccioni con 4.

Memorial Maria Teresa Collalti e Luciano Renna

Luciano Renna

Anche quest’anno la StraFrosinone sarà dedicata alla memoria del giornalista Luciano Renna e dell’assessore Maria Teresa Collalti, scomparsi tra il 2005 e nel 2018. Il primo è stato uno dei maestri del giornalismo ciociaro ed insegnanteal liceo classico “Turriziani”. Firma de “Il Messaggero” e de “Il Tempo”, è sempre stato un grande sostenitore della StraFrosinone. (Leggi qui L’uomo che creò il Matusa a Frosinone. In ricordo di Luciano Renna). E’ stato proprio Renna a ribattezzare con il nome “Matusa” il vecchio stadio frusinate trasformato poi in parco e guarda caso partenza e traguardo della StraFrosinone.

Maria Teresa Collalti invece è stata assessore comunale al personale e alla polizia municipale della giunta Ottaviani ma soprattutto è sempre stata impegnata nel mondo del sociale e del volontariato cattolico dedicandosi alla catechesi dei giovani che rappresentavano, per lei, una quotidiana fonte di arricchimento.