Non solo ex (di E. Ferazzoli)

Foto © Ivano Frittoli

Non è stata solo una partita di ex. Cremonese - Frosinone è stato un match che ha messo in luce evidenti progressi. L'identità sta venendo fuori. A piccoli passi.

Elisa Ferazzoli

Giornalista in fase di definizione

Non vi indignate se lo avete visto correre a tutto campo, dare l’anima, battibeccare. Se lo avete visto incitare la curva, provarci da fuori area, cercare insistentemente il goal con un numero 10 dietro le spalle di una maglia di diverso colore. Frosinone è la sua seconda casa. Lo ha dichiarato di nuovo solo qualche giorno fa. Ma la Cremonese è il club in cui milita in questo momento ed è giusto dare il 100%. Vuol dire avere rispetto del proprio lavoro, di se stesso e soprattutto dell’avversario che si ha di fronte.

Danilo Soddimo con la maglia della Cremonese

Danilo Soddimo ha riacquistato forma e concentrazione, è tornato due volte al goal dopo un annata sottotono e contro la “sua seconda casa” ci teneva a fare bella figura. Proposito tanto ovvio quanto comprensibile. Solo un Bardi in forma smagliante gli nega il brivido del goal.

Come lui anche Daniel Ciofani pensava che avrebbe chiuso la sua carriera con una maglia giallo azzurra sulle spalle. Non è successo. Quando il giocatore che più di chiunque altro ci ha fatto alzare in piedi, stringere i pugni e gridare goal – 77 volte a voler essere esatti – è entrato a metà della ripresa, è calato il silenzio. Di fronte al canale Dazn che mandava in onda il suo ingresso, nessuno ha proferito parola. Qualcuno ha sospirato. È stato tanto strano, da togliere il respiro. Un raro momento di sincera gratitudine e rispetto nei confronti di un calciatore, di un uomo che è stato e che sempre sarà un pezzo di storia e di cuore giallo azzurro.

Sono questi gli ex visti allo Zini di Cremona. Il resto solo nomi di passaggio. Nulla di più.

Chi invece quella maglia la indossa ancora, ieri sera è sceso in campo con consapevolezza e determinazione. La splendida azione che ha portato il momentaneo vantaggio è stato l’ennesimo progresso di una squadra che sembrava non sapesse più finalizzare se non dal dischetto.

Cremonese-Frosinone

È stata la dimostrazione del ruolo indispensabile di Federico Dionisi, autore di un goal nato dallo scambio fra Haas e Beghetto e dal suo perfetto movimento in area. Ecco come segna Federico Dionisi. Ecco come si comporta una squadra che sa stringere i denti e sa venir fuori al momento opportuno. Solo il grossolano svarione di Zampano, che in marcatura su Palombi resta immobile e non salta su palla alta, ha permesso alla squadra di Baroni di recuperare lo svantaggio e di chiudere la partita in parità.

Uno sbaglio evitabile è vero. Come lo è ogni errore visto col senno di poi. Capita. Come capita di sbagliare un rigore. Ma l’atteggiamento complessivo degli 11 in campo, il quarto risultato utile di fila, e perché no l’inedita reazione di un Bardi, notoriamente silenzioso, che sul goal di Valzania – poi annullato – va a reclamare con il guardalinee la dice lunga sulla squadra che mister Nesta plasmando.

Un’identità che sta venendo fuori a piccoli passi. “Vogliamo raccogliere i punti che ci son mancati fin qui” ha dichiarato Dionisi a fine gara. Mercoledì allo Stirpe arriva il Trapani. Un passo alla volta. Perché è così che si percorre una lunga strada, perché è questa la via che conduce verso ambiziosi traguardi.