I protagonisti del giorno. Top e Flop del 27 maggio 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

MATTEO SALVINI

Al capitano della Lega interessava incassare il risultato politico sulla vicenda della Open Arms. E lo ha incassato, perfettamente, con il no della Giunta per le Immunità del Senato che ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti.

Matteo Salvini

Ma non è soltanto questo ciò che emerso oggi dalla seduta della Giunta. È venuto fuori che l’ex del M5S Michele Giarrusso e la senatrice pentastellata Alessandra Riccardi hanno sostanzialmente detto che, da ministro dell’Interno, Salvini non ha fatto altro che il suo dovere.

Soprattutto la cosa che è saltata agli occhi di tutti è stata la mancata partecipazione di Italia Viva alla votazione. Il che vuol dire due cose: la prima è che c’è un asse sotterraneo (ma a questo punto non troppo) tra Salvini e Renzi. La seconda è che una parte del mondo a Cinque Stelle passato e presente continua a guardare al leader della Lega. E questo era ciò che Salvini voleva fare emergere.

Scatto di reni.

ALESSIO D’AMATO

L’assessore regionale alla Sanità ha dimostrato (ma sinceramente non ce n’era bisogno) di essere costantemente un passo avanti. Nell’intervista al Messaggero ha descritto i test sierologici come le baionette contro il virus. (leggi qui “I test sierologici sono la baionetta contro Covid, facciamone di più”).

Alessio D’Amato © Foto Imagoeconomica / Sara Minelli

Questo vuol dire che D’Amato è perfettamente consapevole che il virus non è andato via ma che a questo punto non agirà aumentando i contagi rilevabili da tampone.

Il caldo ed il miglioramento delle terapie stanno temporaneamente togliendo spazi al Covid-19. Che però continua ad infettare: oggi in tutto il Lazio ci sono stati appena dodici nuovi casi, più uno in serata a Supino. Potrebbe tornare in autunno. E in quel momento sarà fondamentale conoscere quante persone realmente hanno passato la malattia anche da asintomatiche in modo da poter togliere serbatoi al coronavirus. E nel Lazio ci sarà anche una campagna di vaccinazione massiccia contro l’influenza stagionale, altro elemento per distinguere due diverse situazioni.

L’ardito del coronavirus.

FLOP

MATTEO RENZI

Non si capisce sinceramente per quale motivo continui a fare parte della maggioranza di centrosinistra, se non per evitare elezioni anticipate che cancellerebbero la sua attuale rappresentanza parlamentare.

Matteo Renzi Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Si capisce invece e perfettamente per quale motivo i suoi anni da Segretario del Partito Democratico abbiano portato i Dem a ridosso del 20%.

Prima il Patto del Nazzareno con Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia ed in quel momento leader del centrodestra. Poi il salvataggio di Matteo Salvini, capitano della Lega, e azionista di maggioranza del centrodestra. Nel mezzo, la nascita del Conte 2 seguita però alla scissione dal Pd di Nicola Zingaretti.

I sondaggi settimanali certificano che Italia Viva resta su percentuali minime, ma neppure questo interessa a Matteo Renzi. L’unica cosa è il soccorso al centrodestra, da Berluconi a Salvini. Manca la Meloni.

Mai dire mai.

DARIO FRANCESCHINI

Il Ministro della Cultura era alla guida del dicastero nei giorni in cui veniva assegnata al Dignitatis Humanae Institute la gestione della certosa di Trisulti. Ed era, due governi dopo, ancora a quel dicastero quando i suoi uffici hanno impugnato il contratto che loro stessi avevano stipulato. Sostenendo, per annullarlo, che le norme andavano interpretate in modo diverso e c’erano stati atti falsi o quanto meno sospetti.

Il Tribunale Amministrativo del Lazio oggi ha confermato la validità del Franceschini 1, quello che aveva dato la certosa al Dhi, dando torto al Franceschini 2, che cerca di riprendersela. (leggi qui Troppo tardi, nessuna prova: il Tar lascia la Certosa di Trisulti ai sovranisti).

I giudici hanno sentenziato che Franceschini 2 si è mosso con troppo ritardo rispetto al contratto firmato da Franceschini 1. E che, francamente, non hanno capito quali siano le carte false capaci di trarre in inganno il Ministero. Perché non sono state elencate.

La sostanza: nella storica certosa di Trisulti continuano a restare gli ultra cattolici di Harnwell e nessuno potrà impedire di realizzare tra quelle mura la scuola ultraodrtodossa ispirata da Steve Bannon. Al punto che in serata Benjamin Harnwell del DHI ha potuto annunciare “con grande gioia che apriranno le registrazioni per la tanto attesa Accademia per l’Occidente giudaico-cristiano il 1° giugno, che — per adesso — sarà l’insegnamento a distanza online, gestito e svolto direttamente dagli Stati Uniti”.

Sovranista a sua insaputa.