Prove tecniche di dialogo a sinistra per un nuovo candidato a Ceccano

I segnali che arrivano da sinistra per rivedere le alleanze e gli schieramenti. Manca chi faccia la sintesi politica. Francesco De Angelis sarà costretto a tornare in campo. Consapevoli della sua visione pragmatica

Romano Castellano Sindici

Conte del Sacco (ma non inquinato)

L’ultimo segnale è quello apparso questa mattina su Ciociaria Oggi. E segue una serie di altri segnali arrivati nei giorni scorsi. A Ceccano c’è chi lavora per rimescolare le carte puntando all’unità del Centrosinistra, cambiando le alleanze. Quelle che sarebbero già scese in campo se il Covid-19 non avesse bloccato tutto e rinviato le elezioni comunali al 20 e 21 settembre prossimi.

Il segnale di Piroli

EMANUELA PIROLI

Il segnale arrivato in mattinata è quello lanciato da Emanuela Piroli, candidata sindaco con il sostegno di uno schieramento civico e di sinistra. A Luana Compagnone ha detto: «Ci appelliamo a tutti i cittadini ed alle forze politiche che si riconoscono in questi ideali, affinché ci sia un contributo fattivo a una nuova stagione politico amministrativa, per un forte rinnovamento e adeguamento dei servizi, improntato sulla progettualità. Siamo ancora convinti che un centrosinistra unito possa battere le destre che hanno mal governato la nostra città». 

Il segnale politico è chiaro. Più che ai voti delle Destre, Emanuela Piroli punta agli elettori Pd e Psi che non sono convinti della scelta fatta dai loro Partiti. Cioè quella di appoggiare l’ex presidente civico del Consiglio Comunale Marco Corsi, uno dei protagonisti della crisi che ha fatto cadere il centrodestra di Roberto Caligiore.

Anche in questo caso il messaggio è chiaro. «Riteniamo un tentativo di truffa morale ai cittadini, cercare di riportare ad una verginità politica persone di cui conosciamo bene imprese e percorsi. E che hanno avuto importanti responsabilità amministrative, e non solo ora ma anche prima. Siamo certi che una sinistra unita, noi ne siamo ancora convinti, possa battere le destre e possa ben governare».

E quello di Cerroni

L’EX SINDACO DI CECCANO MAURIZIO CERRONI

Altri segnali sono arrivati durante il periodo della pandemia. Partiti dal sito UnoeTre.it diretto da Ignazio Mazzoli, storico esponente del Partito Comunista Italiano per il quale fu Dirigente dal 1966 al 1992, nonché sindaco di Paliano nella seconda metà degli anni ’70 e stimato filosofo della politica.

Su quelle pagine sono apparsi diversi articoli firmati dall’ex sindaco dei Democratici di Sinistra Maurizio Cerroni. Che raccontava le vittorie della sinistra a Ceccano nelle Comunali del ’94 e del ’98 ottenute – ha spiegato – grazie al rapporto diretto con i cittadini, la leadership riconosciuta a sinistra, la capacità di fare sintesi. Il messaggio di Cerroni: questo patrimonio ideologico, culturale ed elettorale non va svenduto a tutti i costi per essere competitivi.

Al quale risponde Tiberia

MARCO CORSI

Articoli ai quali risponde Elisa Tiberia, componente del direttivo Pd di Ceccano. Ingegnere, già candidata alle scorse comunali, sia sul quotidiano L’Inchiesta e sia sul sito di Mazzoli inizia a parlare di riunificazione della sinistra, di valori, di rapporto con i cittadini. E poi dice l’indicibile: sottolinea l’importanza nel rischiare di perdere anche ma con dignità. È ovvio che si ricollega a quanto scritto in precedenza da Maurizio Cerroni. Altrettanto chiaro è che mette in discussione il profilo di Marco Corsi.

Non è una voce isolata. Si aggiunge quella di Luigi Compagnone, anche lui componente del Direttivo. Sulla pagina Facebook “Confronto aperto nel centrosinistra” Compagnone risponde al candidato consigliere nel centrodestra Rino Liburdi. Quest’ultimo lo pungolava proprio sulla scelta fatta dal Pd di sostenere un candidato sindaco che nel passato ha frequentato il centrodestra.

La risposta di Compagnone non è stata una difesa a spada tratta. Alla domanda di Liburdi se il candidato Marco Corsi sarebbe rimasto coerente a questa sua nuova connotazione civica ma rivolta a sinistra, Compagnone ribatte: “E chi lo sa caro Rino? Tu piuttosto sei sicuro della scelta che hai fatto di stare con la Lega? Ti conosco da trent’anni e predica l’esatto opposto di quello che tu sei sempre stato”.

Chiamate De Angelis-118

FRANCESCO DE ANGELIS

Una bella rogna per il Partito Democratico. Soprattutto in questo periodo. Nel quale il Segretario provinciale uscente Domenico Alfieri non mette mano ad alcuna questione per rispetto del suo successore già designato ed in attesa solo di essere proclamato. Allo stesso modo il Segretario provinciale designato Luca Fantini non tocca alcun fascicolo per rispetto del suo predecessore e dello Stato.

In questo quadro politico l’esperienza dice che sarà ancora una volta Francesco De Angelis a prendere in mano la situazione. Il leader della componente maggioritaria Pensare Democratico ha il pedegree della sinistra che gli consente di poter tracciare la rotta.

A Ceccano la vulgata vuole che si stia pensando ad un quarto candidato di Centrosinistra che riesca a fare la sintesi tra il Pd e la Piroli. Una versione sulla quale è molto difficile che Francesco De Angelis possa decidere di puntare. Perché è un pragmatico, ha una visione concreta alla Deng Xiaoping: a lui non importa che il gatto sia bianco o nero ma che catturi il topo.

E prima della pandemia, al momento delle decisioni, Marco Corsi era il gatto che catalizzava la maggiore fetta di consenso. Se lo scenario politico è cambiato, un pragmatico come Francesco De Angelis è capacissimo di cambiare la rotta. Ma non per una difesa del patrimonio ideologico. Lo farebbe solo per vincere le elezioni.