Covid-19, la bestia arretra. Asl decapitata: Magrini in ospedale

Foto © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Un terzo di persone in meno sotto sorveglianza per Covid-19. Aumentano i Comuni 'liberi' dal virus. Lorusso migliora. Anche Magrini ricoverata. Paola D'Alessandro al timone della Asl. Dodici i contagi ma solo due a sorpresa. Si allarga la forbice tra sorvegliati ed usciti dalla sorveglianza

Rialza la testa ma arretra, morde in modo violento ma si riduce: il mostro chiamato Covid-19 continua a diffondersi e ad infettare. Ma se continua così la sua fine è segnata: se si resiste ancora un po’ in casa, se si evita di creare nuovi contagi. Lo dicono i numeri, lo dicono le indagini epidemiologiche sui nuovi casi. La bestia non è vinta ed è ancora in giro ma è possibile controllarla.

I numeri del prefetto

Ignazio Portelli, prefetto di Frosinone. Foto © Stefano Strani

Sono i numeri diffusi dalla prefettura di Frosinone a dare il segnale che arrivano i risultati concreti agli sforzi compiuti dai cittadini, dai commercianti, dalle imprese che stanno dando vita al primo lockdown nella storia italiana.

Nel pomeriggio il prefetto Ignazio Portelli autorizza la pubblicazione sulla pagina social dell’ente:

Questa settimana:
• 950-1000 persone in quarantena
• 29 comuni con zero contagiati. 

La scorsa settimana:
• 1500 persone in quarantena
• 21 comuni con zero contagiati.

In pratica c’è un terzo di persone in meno sotto sorveglianza, aumentano le aree in cui il coronavirus non attacca. Al punto che il rappresentante del Governo nazionale commenta “Gli sforzi di tutti noi sono ripagati. Non danneggiamoci adesso nei giorni di Pasqua. Evitiamo i contagi restando al sicuro in casa, senza trucchi e sotterfugi. Il virus Covid-19 è molto aggressivo e il contagio è molto facile. Peggiorare la situazione non è affatto difficile ”.

La Asl decapitata

Pierpaola D’Alessandro

Ne sa qualcosa il direttore generale della Asl di Frosinone Stefano Lorusso: da ieri è ufficialmente contagiato pure lui. È isolato nel reparto Malattie Infettive dello Spaziani. Sta meglio, la febbre in mattinata è scesa ed i livelli di ossigeno nel sangue stanno risalendo. La stessa Asl ammette che è «in discrete condizioni seguito dalla UOC di Malattie Infettive diretta dalla dottoressa Katia Casinelli». Il Covid-19 è una brutta bestia e tutti raccontano che si migliora come si peggiora: in poche ore. (leggi qui Il Dg Asl Lorusso ricoverato: positivo al Covid-19).

Come è accaduto a Patrizia Magrini: il Direttore Sanitario era isolata in casa a Roma da una settimana, sempre a causa del coronavirus. Fino a ieri sera aveva partecipato alle riunioni con il manager, collegandosi alle riunioni via webcam. Ora però la situazione è peggiorata in maniera repentina ed è stato necessario ricoverarla in ospedale.

Il timone della Asl di Frosinone è passato a Pierpaola D’Alessandro la manager romagnola arrivata nei mesi scorsi a Frosinone per dirigere la parte amministrativa dell’azienda. (leggi qui Pierpaola, il direttore chiamato per trasformare la Asl in una Ferrari). Al suo fianco ora c’è il Direttore Sanitario aziendale Stefano Brighi che ha preso il posto della collega ricoverata.

Dodici contagi

Infermieri in Terapia Intensiva © IchnusaPapers

Nella Asl di Frosinone si registrano nelle ultime ventiquattrore 12 nuovi casi positivi. Non è un’impennata anche se il giorno prima erano stati appena 5. Non lo è perché ben 10 di quei dodici casi provengono da persone che erano già sotto osservazione perchè erano state a contatto con un parente positivo. Significa che solo 2 casi sono arrivati a sorpresa.

Un nuovo positivo è stato riscontrato a Cassino ed è in condizioni tali che è stato disposto il ricovero a Frosinone. Altri due casi arrivano da Arpino, sono familiari di una delle persone contagiate nei giorni scorsi. Un altro caso arriva da Supino.

I pazienti guariti sono 2, le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare sono 323.

La forbice si allarga

Coronavirus, pazienti in Terapia Intensiva. Foto © Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

Per capire l’andamento della lotta contro il mostro però bisogna leggere i numeri emersi durante la quotidiana videoconferenza dell’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato con i Direttori Generali delle Asl e degli ospedali del Lazio.

Il dato regionale è di 154 nuovi casi nelle ultime ventiquattrore ed un trend del 3,5%. Si allarga perà la forbice tra quelli che sono sotto sorveglianza per essere stati a contatto con un positivo (12.792) e quelli che sono usciti dalla sorveglianza senza avere sviluppato la malattia (16.611).

L’assessore ha annunciato che proseguono i controlli a tappeto nelle case di riposo e nelle RSA su tutto il territorio. Confermato il dato emerso già la scorsa settimana e cioè che nel Lazio c’è un tasso di mortalità dieci volte inferiore a quello della Lombardia: 0,7% contro 6,8%.

A Palestrina si è registrato il primo paziente guarito, si tratta di un uomo di 57 anni arricvato con una polmonite Covid ed affetto da diabete e cardiopatia. Nella Asl di Viterbo ci sono criticità presso la casa di riposo di Comune di Celleno. Il Presidente Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza che fino al 24 aprile la trasforma in una zona rossa. A Rieti proseguono le verifiche delle strutture per anziani e la situazione del comune di Contigliano è sotto controllo.

I guariti salgono di 43 unità arrivando a 687 totali tre volte il numero dei decessi complessivi, mentre nelle ultime ventiquattrore i decessi sono stati 10 e sono stati eseguiti circa 62 mila tamponi.

Il riepilogo

Coronavirus, ospedale com medico e ambulanza © Imagoeconomica / Sara Minelli

Sono 3.633 i casi positivi nel Lazio al Covid-19. Di questi, 2.196 sono in isolamento domiciliare. In ospedale ci sono 1.236 ricoverati non in terapia intensiva. I casi più gravi sono 201 e si trovano in terapia intensiva. Sono 263 i deceduti e 687 sono guariti.

I guariti sono il 15%. L’età media dei casi positivi è 58 anni. Il 51% è di sesso maschile e il 49% di sesso femminile.

I casi positivi sono così distribuiti: il 36,6% è residente a Roma città, il 28,5% nella Provincia, il 10,7% abita in un comune della Asl di Frosinone, il 6,1% nella provincia di Rieti, il 6,6% in quella di Viterbo e il 9,2% nel territorio della Asl di Latina. Il 2,2% proviene da fuori regione”.

Multe e sanzioni

Continuano le sanzioni per i commercianti che non hanno tenuto chiuso il negozio. Il primo era stato un bar di Villa Latina alquale erano stati inflitti 15 giorni di sospensione per una doppia violazione. Poi si sono aggiunti un bar di Veroli, una pizzeria e una pasticceria di Cassino, una rivendita di legname di Sora. Per loro erano stati inflitti 10 giorni di sospensione.

I sigilli adesso verranno posti ad un pub di Cervaro, una pizzeria di Boville Ernica, due bar e annessa sala giochi e scommesse a Cassino, un negozio di ceramiche a Ferentino. Dieci giorni di sospensione per ciascuno.

Le sospensioni decorrono da quando sarà consentito riaprire.