Pulizia etnica al Cosilam: nel mirino i revisori. Patto al Babà tra le opposizioni

Attacco frontale al Cosilam. Nel mirino anche i Revisori dei Conti. Ma il sindaco Salera vorrebbe tentare di tenerli. Le opposizioni intanto si alleano: da Pizza e Babà un patto di collaborazione

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.
Cassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Aula consiliare.
Montecassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Albaneta.

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COSILAM – PULIZIA ETNICA TOTALE

Pd e Forza Italia hanno azzerato, nelle settimane scorse,  il Consiglio di Amministrazione del consorzio industriale Cosilam di Cassino. Costringendo il presidente Mario Abbruzzese, nominato il 26 luglio 2018 dall’assemblea dei soci, a dimettersi, suo malgrado. (Leggi qui la manovra sul CdA Abbruzzese via dal Cosilam: Salera fa scattare la trappola e leggi qui le dimissioni di Abbruzzese Abbruzzese si dimette: «Scorretti, sleali e senza palle»).

La presidente dei Revisori, Paola Carnevale

Ma non è finita. Perché i promotori  del repulisti esigono ora una vera e propria pulizia etnica:  puntano a dichiarare decaduti dall’incarico i tre commercialisti che fanno parte del collegio sindacale. A partire dal presidente Paola Carnevale, la dottoressa che per alcune ore venne individuata come possibile candidato sindaco di Cassino indicato dalla Lega.

Adesso che CdA e presidente si sono dimessi (agiscono, però, in prorogatio per l’ordinaria amministrazione) e il direttore generale non  c’è più per scadenza del contratto,  è stata proprio la presidente del collegio sindacale Paola Carnevale a convocare l’assemblea dei soci. Fissando l’appuntamento per il 14 ottobre ed eleggere i nuovi organi consortili.  (leggi qui Cosilam, via anche il direttore: tre nomi per il nuovo presidente)

All’ordine del giorno, però, non figura la nomina dei tre revisori dei conti.  Così alcuni sindaci si sono rivolti ad Enzo Salera, sindaco di Cassino  (il maggiore azionista con il 17,26% del capitale sociale).  Il quale da giorni sta studiando, cercando di  interpretare gli articoli dello statuto consortile.

Si  sostiene  che la decadenza dall’incarico dei tre commercialisti avviene quando decadono CdA e presidente in base agli art. 7 e 20 dello statuto consortile, “e in ogni caso rimangono in carica  non oltre l’eventuale scioglimento anticipato degli organi consortili”.  

Ed è perciò  maretta tra i sindaci. Su chi vuole azzerare  tutti gli incarichi e chi no.  Salera, che ha teleguidato l’intera operazione di azzeramento dell’ente consortile, farà sapere al più presto la nuova mossa. 

Mario Abbruzzese ed Enzo Salera a Teleuniverso. Foto © Roberto Vettese

L’integrazione dell’ordine del giorno per il rinnovo dei revisori spetta alla presidente Paola Carnevale. Ma, finora, non è arrivata ancora nessuna richiesta scritta da parte dei soci. Salera, che nella vita fa il dottore commercialista, sarebbe frenato in questa corsa alla totale pulizia etnica, proprio per rispetto dei colleghi. Ma non è detta l’ultima.

Nel frattempo il sindaco sta selezionando il futuro presidente del Cosilam.  Sceglierà fra una rosa di tre imprenditori. “No ad un politico”, ha detto ai suoi “compagni”. E nessuno ha fiatato.

LA SIGNORA DEL PD

Gran folla alla giornata del Pd sabato al corso della repubblica a Cassino. Al gazebo, voluto da Zingaretti in tutto il Lazio, c’erano tutti quelli che hanno portato alla vittoria Salera. Non si sono visti i “ribelli”. Ma c’era Sarah Grieco. A sorpresa. 

A padroneggiare gli spazi c’era la signora delle preferenze, Barbara Di Rollo, presidente del consiglio comunale, in contatto diretto con Zingaretti e il segretario regionale Bruno Astorre.  Al quale si rivolge frequentemente Enzo Salera per i “consigli”. Come per il Cosilam.

Il cartello delle opposizioni
Salvatore Fontana

Secondo i maligni, gli sconfitti di giugno, ossia Giuseppe Golini Petrarcone, Salvatore Fontana, Alessandro D’Ambrosio e Armando Russo, sarebbero pronti a emigrare verso l’Italia viva di Matteo Renzi per fare un dispetto ai seguaci cassinati di Zingaretti.

Questa sera, nel locale di Fontana, Pizza & babà, erano seduto intorno ad un tavolo i consiglieri di opposizione Salvatore Fontana, Luca Fardelli, Giuseppe Golini Petrarcone e Massimiliano Mignanelli.

Hanno messo a punto un documento politico nel quale annunciano di volersi unire “contro una maggioranza che non fa nulla se non usare la cattiveria, incattivendo tutta la città“.

Fardelli in maggioranza? No grazie

Marino Fardelli che fa. Non sta né con Renzi e né con Zingaretti. Bluffando dice: ”Non sono più in politica”. Ma nessuno gli crede. Perché le sue trame continuano.

Nel frattempo organizza feste e cerimonie come la Cavendish  road per mantenere “il consenso del suo popolo democristiano”. Non si sa mai. E manda “avvisi” polemici e critici verso il sindaco Salera per “mancanza di rispetto” nei suoi confronti e della sua famiglia. Ed anche perché non vogliono fare entrare il fratello Luca in maggioranza.

E’ troppo presto. Vedremo fra un anno”, gli hanno fatto sapere. Il suo peccato: era candidato in una lista petrarconiana.

PETRARCONE E IL GOLF
Giuseppe Golini Petrarcone, foto © Michele Di Lonardo

Golf e ciclismo amatoriale. Questi gli impegni di fine settimana per l’avvocato Giuseppe Golini Petrarcone, due volte sindaco di Cassino, ed attuale consigliere di minoranza. I campi di golf di Fiuggi e di altre parti d’Italia o in Egitto (Sharm el Sheik) lo vedono sempre più protagonista e vincitore di trofei.

E ai campi verdi di golf alterna le dure salite di Montecassino o di Terelle in sella alla sua modernissima bici da corsa.

E in aula? “Aspettiamo i risultati dei nuovi amministratori”.