Frosinone: non succede, ma se succede…

Alla farmacia Mastrangeli gli scatoloni di Biochetasi stanno per terminare. Nessuno vuole la caduta anticipata dell'amministrazione. Ma alcuni fatti vanno ponderati

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La premessa è doverosa. Tra i Consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione nessuno vuole andare ad elezioni anticipate a Frosinone. Men che meno lo vogliono i Partiti, tanto a destra quanto a sinistra.

Frosinone è un Comune capoluogo e quindi ha una valenza strategica a livello regionale. Significa che i suoi assetti, le eventuali cadute anticipate delle amministrazioni in carica, la bandiera della candidatura a sindaco, si concordano su un tavolo regionale tra tutti gli alleati tenendo conto degli equilibri con gli altri capoluoghi.

Nell’immediato futuro poi ci sono le elezioni Europee. Che in funzione dei risultati ottenuti dai Partiti potrebbero avere effetti addirittura sulla politica nazionale. Figuriamoci se in uno scenario del genere qualcuno ha interesse a far saltare il banco a Frosinone.

Però….

Riccardo Mastrangeli in bici sulla ciclabile

C’è un però in tutto questo ed anche piuttosto ingombrante. Che potrebbe, alla lunga, mutare gli scenari. Sta nei continui distinguo che puntualmente qualche Consigliere di maggioranza manifesta nei confronti  dell’azione amministrativa del sindaco Riccardo Mastrangeli. In modo particolare sulle politiche ambientali, che invece secondo le intenzioni del primo cittadino, dovrebbero essere il punto più qualificante del suo mandato, da passare alla storia. E per le quali si sta spendendo in prima persona, mettendoci la faccia. Sempre.

Ma troppo spesso viene lasciato da solo. E questo nonostante che sotto il suo programma di governo della città abbiano messo la firma i Partiti, le liste civiche e tutti i candidati al Consiglio nel suo schieramento.

L’ultimo segnale in ordine di tempo è quello lanciato giovedì dal capogruppo di Forza Italia Maurizio Scaccia, uno dei Partiti della coalizione di centrodestra che sostiene l’amministrazione. Il quale ha tenuto a far sapere, pubblicamente, che a lui ed al suo Partito non piace l’iniziativa delle zone con il limite di 30km/h che Mastrangeli vorrebbe realizzare in alcune strade di Frosinone. Per niente. Per questo ha chiesto al sindaco di non assumere alcun provvedimento in tal senso. (Leggi qui: Il segnale di Forza Italia con la scusa dei 30 all’ora).

Non solo Scaccia ma Forza Italia

Gianluca Quadrini con Gianni Letta

Come ricordato nell’articolo di giovedì, Maurizio Scaccia è il consigliere comunale di Frosinone che non ha centrato l’elezione in Provincia per meno di un soffio. Gli sarebbe bastato il voto ponderato di un Consigliere da un Comune con meno di tremila abitanti. Il che dimostra come una strategia tessuta dal sindaco avrebbe avuto la possibilità di eleggere alla Provincia lui ed almeno un altro Consigliere frusinate. A caldo, Maurizio Scaccia disse che da quel momento in avanti Forza Italia valutato l’appoggio esterno al sindaco Mastrangeli. E l’occasione ghiotta per Scaccia e per Forza Italia è arrivata.

Non si tratta di un malcontento ristretto al solo Consigliere Scaccia. Il caso assume una dimensione politica nel momento in cui anche Gianluca Quadrini il presidente uscente del Consiglio Provinciale, rieletto con oltre ottomila voti ponderati, si schiera al fianco di Scaccia.

Lo ha fatto nelle ore scorse con una nota senza se e senza ma. E se qualcuno nel Partito dovesse dissentire, Quadrini pone davanti alla questione “il ministro Antonio Tajani secondo il quale che bisogna applicare delle regole che mettano nella condizione i cittadini di rispettarle altrimenti la manovra rischierebbe di causare l’effetto contrario”. Chi dice il contrario e fuori dalla sintonia con Tajani.

Piuttosto che piuttosto che emulare grandi città come Bologna, ritengo che bisognerebbe pensare alle priorità dei nostri Comuni e capire cosa effettivamente serve alle nostre città per agevolare la vita dei cittadini. Ritengo fondamentale concentrarsi sulla manutenzione e sul rifacimento stradale, necessarie per garantire la sicurezza e la praticabilità delle strade, riducendo il rischio di incidenti e danni ai veicoli.  Questo è pensare al bene comune. Mi associo e concordo con quanto detto dal capogruppo di Frosinone, Maurizio Scaccia”.

Riccardo meglio di Sofia

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

Il sindaco però è diventato più abile della campionessa di sci Sofia Goggia nello schivare i “paletti”: lei quelli sulle piste innevate, lui quelli sui percorsi politici. Riccardo Mastrangeli lo aveva già fatto qualche settimana fa in occasione dell’elezione del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, inizialmente contestata da qualcuno nella maggioranza. Con scioltezza ed eleganza aveva evitato l’impatto demandano ogni decisione al Consiglio Comunale. E così si è chiamato fuori da ogni pericolosa polemica politica, lasciando che la matassa fosse sbrogliata dai Consiglieri comunali. (Leggi qui: Perché la nomina del Revisore farà ballare la maggioranza. E qui: Revisore dei Conti, la telefonata che vara la tregua).

 Che poi,  in effetti, l’altra sera hanno votato il presidente anche se con soli 17 voti però. Non con l’intera maggioranza disponibile quindi. (Leggi qui: Il Question Time ed il copione rispettato).

Lo slalom, elegante e diplomatico, per schivare la “bomba” lanciata dal capogruppo di Forza Italia, il sindaco lo ha praticato anche in queste ore. Dichiarando che il tema delle zone 30 e della loro eventuale realizzazione a Frosinone è di competenza esclusiva dell’Aula consiliare, in quanto prevederebbe una modifica del piano urbano del traffico.

Chiara la strategia del primo cittadino.

Politica e Amministrazione su binari separati

Gianluca Quadrini con Maurizio Scaccia e Giammarco Florenzani

È quella che sta attuando ormai da mesi. Cioè da quando ha tenuto separate in maniera netta l’attività dell’Amministrazione dalle scintille politiche. Con l’effetto di portare avanti progetti e cantieri mentre Partiti e Civici malpancisti restano ad ululare alla luna

Difficile, se non addirittura impossibile, pensare che il sindaco farà marce indietro sull’ambiente e sui provvedimenti conseguenti. Per questo, porta e porterà le questioni spinose in Aula confidando sempre nella seconda convocazione quando servono meno voti per approvare le delibere. E affidandosi, con altrettanta puntualità, a quei 16 o 17 Consiglieri comunque allineati. Depurati dei vari “malpancisti” di turno che evidentemente non offrono sufficienti garanzie di voto.

Ferma restando la legittimità delle coliche per Maurizio Scaccia è però paradossale però che su ogni iniziativa sindacale ci debbano essere sempre dei distinguo, da parte di qualcuno. Della maggioranza però. Non dell’opposizione. E questo rende la situazione politica a Frosinone, ancor più surreale. Era accaduto con le ciclabili, con il percorso del Brt, per la viabilità allo Scalo, per le isole pedonali. E poi sulle azioni intraprese per combattere lo smog, sulle domeniche ecologiche. Sugli impianti sportivi comunali, sulla nomina del Presidente dei revisori. Ed ora sulle zone 30km/h.

Per carità, vanno bene il confronto all’interno della maggioranza consiliare e la pluralità di idee e di punti vista. Servono ad arricchire e a perfezionare l’azione amministrativa a beneficio dei cittadini. A Frosinone però si sta andando oltre. Non c’è provvedimento amministrativo che non venga messo sub judice da qualche Consigliere.

Fino a quando?

Da qui la domanda nasce spontanea. Per quanto tempo ancora andrà avanti questa situazione? Di quanta altra pazienza dovrà fare ulteriormente uso il sindaco? Certo con una maggioranza ridotta, in seconda convocazione e senza richiesta di modifiche degli assetti di Giunta, Mastrangeli potrebbe tranquillamente governare il Capoluogo ad aeternum. Ma sarà sempre così?

Il sindaco, per quanto di provata fede cristiana ed importante lignaggio democristiano, non è però il tipo disposto a porgere sempre l’altra guancia al Consigliere comunale di turno che si mette di traverso. Prima o poi potrebbe decidere di agire diversamente.

Né il sindaco potrà confidare sempre sull’impalpabilità dell’opposizione, il cui modo di esercitare il ruolo, in maniera mai unitaria organica e condivisa,  è veramente incomprensibile. Per questo, come disse mirabilmente una volta, il celebre ed arguto giornalista e scrittore Roberto Gervasola pazienza è la virtù di chi vuole farsi venire la gastrite“.

E alla farmacia Mastrangeli gli scatoloni di Biochetasi stanno per terminare.