Guerra sul Carroccio nel nome di Corsi

La Lega di Ceccano chiede il ritiro della candidatura di Marco Corsi alle Regionali. La risposta non ufficiale è 'non se ne parla proprio'. I sospetti che dietro ci sia Fratelli d'Italia. Il ritiro della firma alle Provinciali.

Scoppia la guerra sul Carroccio di Ceccano. Il pretesto è la candidatura del consigliere Marco Corsi alle Regionali al fianco del presidente uscente di Commissione Pasquale Ciacciarelli. La realtà è che nel conto ci sono tanti episodi accaduti negli ultimi mesi, finora tollerati dal Partito. Che ora ha deciso di dire basta.

Ritirate Corsi

Angelo Macciomei

Tutto nasce dall’annuncio fatto sabato dal responsabile Organizzazione del Partito. E cioè la candidatura di Marco Corsi: politicamente nato in Forza Italia, cresciuto nelle forze civiche, nominato assessore nella Giunta del sindaco socialista Manuela Maliziola, poi presidente del Consiglio Comunale di centrodestra nel Caligiore 1, candidato sindaco per il polo progressista alle elezioni che invece hanno dato origine al Caligiore 2. (Leggi qui: Regionali, la Politica pesca a Ceccano: dopo Querqui ora Corsi e Maliziola).

La risposta è arrivata domenica sera con una nota girata al coordinatore provinciale Nicola Ottaviani. La firmano i vertici leghisti di Ceccano. In pratica: il coordinatore comunale Vincenzo Parisi, l’assessore comunale Angelo Macciomei, il capogruppo consiliare Pasquale Bronzi, il consigliere comunale Alessio Patriarca.

Definiscono “sconcertante notizia” la candidatura del Consigliere Corsi. Dicono no, sollevando una questione di merito: “Marco Corsi ha in più occasioni creato gravi problematiche politiche ed amministrative al centrodestra di Ceccano, favorendo in prima persona lo scioglimento del Consiglio Comunale nell’ottobre 2019. E ponendo la sua candidatura a sindaco con il centrosinistra nel 2020, sostenuto dal PD dal PSI, svolgendo una campagna elettorale in totale antitesi con il centrodestra cittadino”.

Pongono anche una questione di metodo. Per il modo in cui si è arrivati a definire quella candidatura. “Dispiace che in particolar modo il Coordinatore provinciale Nicola Ottaviani abbia portato avanti i contatti con il Consigliere Comunale Marco Corsi senza informare i referenti locali del suo Partito. Questo lo riteniamo molto grave, anche in considerazione del fatto che Marco Corsi ha rivestito in questi due anni il ruolo di Portavoce del PD in Consiglio Comunale a Ceccano”.

Per questo “ribadiscono la loro netta contrarietà alla candidatura di Marco Corsi e chiedono agli organismi provinciali e regionali del partito di ritirare formalmente la candidatura”.

Andate in pace

Claudio Durigon e Nicola Ottaviani

Una nota che ha impressionato meno di niente i vertici della Lega. Nè a livello Provinciale né a livello Regionale. Risposte ufficiali, al momento nessuna. Ma una risposta informale c’è ed è eloquente: “Se nella Lega stanno male possono togliere la maschera ed andare tranquillamente in Fratelli d’Italia”.

Il dirigente regionale che fa quel commento non può metterci il nome e la faccia: perché la linea della Lega è più diplomatica. ma cosa c’è dietro quelle parole? La convinzione politica che il gruppo leghista di Ceccano stia sul Carroccio in nome e per conto di Fratelli d’Italia.

Le informazioni acquisite dai vertici leghisti parlano chiaro: quella nota è stata sollecitata dal Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini e dal sindaco Roberto Caligiore. Che hanno percepito la portata politica della manovra compiuta sul nome di Corsi.

C’è un ulteriore elemento di contestazione al Gruppo di Ceccano. Alle scorse Provinciali hanno firmato per la candidatura a presidente di Riccardo Mastrangeli, sindaco civico di Frosinone indicato dalla Lega. Quella firma poi è stata ritirata: su sollecitazione – dicono le informazioni acquisite dal Partito – del sindaco che invece appoggiava (come tutta FdI) il sindaco Pd di Arce Gino Germani.

Corsi resta

Pasquale Ciacciarelli

La decisione presa dai vertici leghisti provinciali è la conferma di Marco Corsi come candidato nella lista della Lega per le Regionali.

Ed il rischio che i consiglieri Ceccanesi non lo supportino? La stessa fonte conclude: “Sarebbe la conferma che sono manovrati da Fratelli d’Italia. per loro è questa la prova del Nove”.