Il vertice M5S prende tempo: volemose bene e vediamo dove si va a parare

Il vertice del M5S di Frosinone per capire chi avesse autorizzato il dialogo con De Angelis. Ma alla fine nessun processo. La linea ora è: tirare a campare in attesa che dall'alto decidano dove si deve andare.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Nessuna scomunica, nessuna sconfessione. Il gruppo del Movimento 5 Stelle di Frosinone ha avuto il chiarimento che chiedeva. Quello con gli onorevoli Luca Frusone ed Enrica Segneri, con il consigliere comunale del capoluogo Christian Bellincampi. (leggi qui Caos a 5 Stelle, gli iscritti ora vogliono chiarezza dagli eletti). Volevano capire chi avesse autorizzato i parlamentari a sedersi di fronte al totem Dem Francesco De Angelis, soprattutto a parlare con lui di sviluppo del territorio. Volevano sapere dove volesse andare a parare Bellincampi con le sue aperture verso l’indipendente Luigi Vacana ed il filosofo Biagio Cacciola.

Nessun processo sommario. Di più: nessun processo. Perché ormai il Movimento 5 stelle non ha più una bibbia sulla quale giurare, un dogma al quale essere fedeli, un diavolo Pd da abbattere con tutte le sue forze. La parola d’ordine ora è “prudenza“. Galleggiare. In attesa di vedere cosa decideranno a livello nazionale Luigi Di Maio e Davide Casaleggio con Beppe Grillo.

Francesco De Angelis con i deputati M5S

Il caffè bevuto sul salotto del ‘diavolo’ nella sede dell’Asi di Frosinone è diventato una “reciproca esigenza di condividere le informazioni, definire gli obiettivi e le attività future nell’interesse preminente del territorio e dei cittadini“. Così recita il comunicato condiviso sulla bacheca Facebook degli attivisti frusinati. Giulio Andreotti avrebbe commentato: “Meglio tirare a campare che tirare le cuoia“.

Nessuna contaminazione, nessun inciucio: Enrica Segneri e Luca Frusone sono stati chiari, la loro fedeltà al verbo grillino non è scalfita; semplicemente, hanno preso atto dell’evidenza: il MoVimento vola alto sui temi nazionali ma sparisce nel nulla quando si tratta di sviluppare le tematiche locali. L’input che sta per arrivare dal nuovo Direttorio è proprio quello di calarsi sulle realtà locali di provenienza. (leggi qui Roberta Lombardi verso il super direttorio del 5 Stelle. E nel Lazio che succede?). Dialogando anche con Bokassa se necessario. (leggi qui I tre morsi di Francesco De Angelis detto Bokassa).

Anche perché sul tappeto c’è il tema della Green Economy e quello dell’economia circolare. Il Governo giallorosso ha messo a punto una strategia che va in quella direzione: sul territorio significa ristudiare tutti i dossier, dal termovalorizzatore Acea di San Vittore al nuovo stabilimento Saf di Colfelice, dai progetti di Saxa Gres a quelli per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

I consiglieri comunali di Frosinone Bellincampi e Mastronardi © Giornalisti Indipendenti

E poi le liste civiche: le regole di ingaggio sono cambiate: Frusone e Segneri hanno ricordato a tutti le parole di Beppe Grillo: il mondo cambia, il MoVimento si deve adattare o resterà superato.

Insomma: nessun processo. “Il tutto si è svolto in un clima di reale e reciproca collaborazione e condivisione“. Soprattutto, “nonostante dichiarazioni e ricostruzioni, talvolta fantasiose, che appaiono sui media solo per disorientare i cittadini e creare spaccature“.

Tradotto: ‘Volemose bene’ che non si sa mai dove vanno a parare Giggino e Beppe.