La via delle Primarie che divide i Fratelli

Primarie, FdI si divide. Evangelista abbraccia il comitato: "Ruspandini decida che fare". Leone replica a Chiusaroli e sbotta: "Basta con Abbruzzese, nominate sempre lui". Anche De Sanctis favorevole insieme all'ex M5S Martini: verso una scelta di larga coalizione

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

“Fino a  quando l’onorevole Massimo Ruspandini non si esprimerà in modo contrario alle Primarie, io continuerò a sostenerle le Primarie come unica occasione per selezionare il miglior candidato sindaco della città di Cassino. A parlare è Franco Evangelista, uno dei cinque consiglieri comunali di opposizione che ieri hanno preso parte alla conferenza stampa per il lancio del manifesto con i punti programmatici del comitato promotore delle Primarie.

Ma soprattutto è esponente di Fratelli d’Italia, cioè il Partito che più di tutti ha detto no a quel percorso. Perché ritiene che il candidato sindaco di Cassino debba uscire da una sintesi politica del centrodestra: replicando il modello che ha portato all’individuazione di Francesco Rocca come candidato Governatore del Lazio.

Con la sua posizione, Franco Evangelista ufficializza la divisione interna; la portavoce Angela Abbatecola infatti è per la scelta politica. A Roma lo sanno ed hanno dato tempo fino alla fine dell’estate per individuare un punto di incontro. (Leggi qui: Il commissario non è indispensabile: fate i Fratelli).

Bevilacqua non c’è: Fratelli (quasi) coltelli

Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua

La conferenza stampa? Poca sostanza, molti buoni propositi. Ma la vera notizia sta più nei presenti e negli assenti. Tanti gli spunti di natura prettamente politica. Il primo lo offre proprio il consigliere di Fratelli d’Italia, il Partito che dovrebbe esprimere il candidato sindaco. E che fino ad oggi si è tenuto molto alla larga dal dibattito delle primarie. La presenza di Franco Evangelista sancisce un passo importante. Significa che FdI è divisa sul tema.

Lo conferma l’assenza di Michelina Bevilacqua, l’altra consigliera di FdI che nei giorni scorsi ha incontrato a Roma la dirigente nazionale Arianna Meloni. Dopo quell’incontro il dibattito sul commissariamento del circolo locale è stato congelato: proprio per dare ai vertici di Cassino la possibilità di risolvere da soli.

La questione per il momento resta tutta confinata all’interno del Partito. Come dimostra il fatto che sia Angela Abbatecola (contraria alle Primarie) e sia Gabriele Picano (disponibile alle Primarie ma solo se sono in un chiaro contesto di centrodestra) si siano tenuti alla larga. La presenza di Franco Evangelista e le sue parole sono un tentativo per allargare il fronte e coinvolgere i vertici provinciali. Ma l’input partito nei giorni scorsi da Roma è chiaro: fino a fine settembre il dibattito resta confinato a Cassino; l’assenza di una sintesi verrebbe considerata una sconfitta per tutti.

Leone e il fantasma di Mario

Benedetto Leone

Parole che pesano anche quelle di Benedetto Leone: è lui a guidare il comitato. I cronisti gli chiedono la ragione dell’assenza di Mario Abbruzzese: l’ex dominus di Forza Italia in provincia, ex presidente del Consiglio regionale del Lazio, ex consigliere comunale a Cassino, si sta tenendo alla larga dal dibattito. Non vuole che ci sia un accostamento con lui. Sa che il centrodestra potrebbe dividersi su una posizione che lui dovesse assumere: perché la questione assumerebbe una piega politica e quindi da tavolo regionale, non comunale.

In conferenza stampa domandano se Abbruzzese stia muovendo nell’ombra le fila del comitato delle Primarie. Leone risponde ironico: “Abbruzzese ha la grande capacità di essere il più nominato ad ogni tornata elettorale di Cassino, anche quando sceglie di tenersi fuori da determinate dinamiche locali. Questa sua forza catalizzatrice è da invidiare.

Poi però arriva la risposta politica: “In realtà Abbruzzese anche di recente su AlessioPorcu.it ha dichiarato di sostenere le primarie. Ma soprattutto di riconoscere a Fratelli d’Italia la responsabilità di proporre un candidato. Un discorso che non stona con il percorso delle Primarie, anzi, queste daranno al candidato una forza maggiore dalla città, come accaduto a Frosinone con Mastrangeli. (Leggi qui: L’insolita assenza di Mario dal fronte).

Sassolini che volano, anche per la Chiusaroli

Rossella Chiusaroli

Leone coglie l’occasione per togliersi più di un sassolino. Dopo quelli indirizzati ai “Fratelli”, ne ha anche per Rossella Chiusaroli. Non nomina mai la coordinatrice provinciale di Forza Italia, ma il riferimento è fin troppo esplicito. “In merito alle responsabilità che ci verrebbero affidate sull’unità o meno del centrodestra, ci teniamo a ribadire che questo percorso non nasce contro nessuno. E che non vuole legittimare il percorso di altri. Noi faremo le Primarie. E non ci sentiamo chiamati in causa dalle parole di alcuni esponenti politici in quanto noi siamo del centrodestra. Noi nel 2018 non abbiamo sfiduciato l’amministrazione di centrodestra. Rossella Chiusaroli firmò la sfiducia al sindaco di centrodestra Carlo Maria D’Alessandro.

Pausa. Leone rispolvera gli articoli di giornali degli anni trascorsi e prosegue: “Noi nel 2019 ci siamo candidati nel centrodestra unito e non nel centrosinistra civico”. L’area di Chiusaroli alle scorse Comunali ha appoggiato l’ex sindaco Dem Giuseppe Golini Petrarcone.

Noi nel 2020/2021/2022 non abbiamo mai fatto accordi trasversali negli enti intermedi né con il centrosinistra tantomeno con Enzo Salera. Noi siamo stati, siamo e saremo alternativi a questa amministrazione. Un percorso più chiaro, trasparente e coerente di così dimostra come non possiamo essere noi i destinatari di quel messaggio.

De Sanctis ci sta, purché si condivida

Renato De Sanctis

A seguire il Consigliere Renato De Sanctis, civico “No Acea” ha confermato il sostegno alle Primarie aggiungendo che il programma va condiviso con la città. Gli ha fatto eco l’ex presidente d’Aula Massimiliano Mignanelli che ha messo in evidenza come in passato Roma sceglieva il candidato sindaco nelle stanze di potere mentre oggi – ha sostenuto – è tempo che a scegliere il candidato sindaco sia la città. Chi oggi rimanda a tavoli politici romani – dice – è rimasto indietro.

La consigliera Laura Borraccio ha infine illustrato nei particolari i primi 5 punti programmatici. Intanto l’ex candidato sindaco del M5S Giuseppe Martini, nelle stesse ore ha continuato a palesare di essere favorevole alle primarie ed ha spiegato. “Sto seguendo con attenzione l’evolversi delle primarie per la scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni ammnistrative di Cassino. Rimane la mia autonomia politica. Le primarie sono un istituto di grande democrazia e partecipazione attiva dei cittadini, è un esercizio di democrazia”.

Alessandro Di Battista e Giuseppe Martini

E ancora: “Non mi accontento del meno peggio e spero che la mia Cassino venga amministrata da persone di qualità, che abbiano una visione di Città e che siano capaci di portarla fuori dalle secche in cui è finita. Seguirò con attenzione l’evoluzione di queste primarie e le sue regole e nel caso proporrò le mie idee per Cassino”.

I candidati per le primarie non sembrano mancare. Ma a questo punto non sarebbero più primarie di centrodestra bensì di una coalizione molto più larga. Che potrebbe arrivare a coinvolgere anche altre sensibilità dell’opposizione ieri assenti, in primis l’ex del Pd Luca Fardelli.