La Mura tira su Fazzone: “è lui il vero candidato”

La replica al vetriolo di Amato La Mura. Ma non al candidato sindaco avversario, Gianluca Taddeo. Bensì a Claudio Fazzone. Sminuendo il suo avversario diretto. E mettendo sulle i tanti puntini

Ha atteso una settimana per replicare. Prima ha voluto passare alla moviola i 46 minuti che hanno caratterizzato sabato scorso l’inaugurazione dell’info point del candidato a sindaco di Forza Italia e Fratelli d’Italia Gianluca Taddeo. Poi l’infettivologo Amato La Mura ha aperto il fuoco, mettendo però nel mirino il bersaglio grosso: non il suo avversario nella corsa per diventare sindaco di Formia. Ma il potentissimo senatore Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio, uno degli ultimi ras nel Partito. Che sabato aveva battezzato ufficialmente la candidatura di Taddeo. (Leggi qui Fine della tregua: a Formia inizia la campagna).

La sottile delegittimazione

Amato La Mura

C’è una sottile perfidia nella strategia scelta da Amato La Mura. Replicando a Claudio Fazzone rende ancora più evidente la circostanza che una settimana fa era stato il Coordinatore regionale a tenere la scena e non il candidato sindaco. Ignorando Gianluca Taddeo ne accentua la nota timidezza verbale. In questo modo insinua il dubbio come fece Silvio Berlusconi quando disse “Non mi confronto con Prodi, il vero candidato è D’Alema“: allo stesso modo oggi La Mura insinua che il vero candidato sia Fazzone, non Taddeo.

La strategia è chiara: per indebolire Taddeo bisogna minare al suo architrave politico: “Lo comprendiamo molto il senatore Claudio Fazzone – ha subito esordito l’infettivologo –  Per tentare di aiutare, con qualche applauso in più, il suo candidato a sindaco ha detto diverse inesattezze sapendo di essere molto lontano dalla verità dei fatti che hanno una connotazione storica ben  precisa”. A cosa si riferisce? Di quali fatti sta parlando?

La settimana scorsa Claudio Fazzone aveva contestato alla Lega di voler fare l’unità del centrodestra solo dove le conviene. Perché a sostenere Amato La Mura ci sono gli ex colonnelli dell’Udc passati al Carroccio, gli Udc rimasti fedeli allo scudo crociato, i Dem dell’ex sindaco Sandro Bartolomeo, i civici di Maurizio Costa che sono stati determinanti tre anni fa per l’elezione di Paola Villa e poi per la sua caduta.

I pezzi del passato

Il senatore Michele Forte, scomparso nel 2016

Toglie all’avversario due argomenti e li fa propri, rivendicandone i meriti. Quali? Claudio Fazzone una settimana fa aveva fatto allusioni agli ex sindaci Sandro Bartolomeo e Michele Forte che hanno governato alternativamente la città per trent’anni: uno per il centrosinistra e l’altro per il centro del centrodestra. Per il Coordinatore di Forza Italia entrambi hanno delle colpe storiche nelle carenze attuali di Formia.

La Mura non ci sta. “Poteva essere più chiaro e preciso. Invece ha attribuito false  responsabilità, circa la gestione politica del centrodestra, ad uomini politici  che non possono purtroppo più replicare”. Il senatore Michele Forte è morto nel 2016.

Mi dispiace che  il senatore Fazzone abbia compiuto questo grave scivolone e l’ha fatto nei confronti di dirigenti appartenenti al suo stesso schieramento politico. Figure di cui ha sempre tessuto le lodi in vita e anche successivamente. Davvero un peccato”.

I vuoti di memoria

L’attacco si fa più intenso nel momento in cui Amato La Mura contesta un concetto in particolare tra quelli espressi da Claudio Fazzone:

Forza Italia a Formia non ha mai avuto un candidato a sindaco. Quando ha avanzato questa legittima richiesta il centrodestra, come un incantesimo, si è disunito. Quando la  candidatura veniva rivendicata da qualcun altro l’unità arrivava sempre. Ora basta. 

La replica del candidato sindaco è basata sugli archivi storici. “Mi dispiace tanto ma il senatore Fazzone comincia ad avere vuoti di memoria. Il centrodestra è nato nel 1994 e alla prima occasione utile, alle amministrative del 1997, il candidato a sindaco è stato rivendicato e l’ha ottenuto regolarmente proprio Forza Italia. Se Fazzone vuole, lo può chiedere al diretto interessato, è un bravo imprenditore  di Formia e si chiama Aldo Zangrillo. Aspettiamo ancora a distanza di 24 anni che venga svolta un’analisi su quella sconfitta che ha responsabilità politiche ben precise”.

Giuseppe Simeone. Foto: Stefano Carofei (Imagoeconomica)

Altra puntualizzazione. Riguarda le connotazioni politiche che hanno causato frammentazioni nel centro destra di Formia in diverse circostanze. Il medico infettivologo attacca. “Forza Italia compiuto due omicidi politici ma li ha eliminati dalla sua memoria. Erano seduti sabato scorso nell’info point di Taddeo coloro che nel 2003, dopo soli due anni di governo, mandarono a casa l’allora sindaco di Formia Antonio Miele. Il senatore Fazzone per capire cosa successe lo può chiedere all’attuale capogruppo del suo Partito alla Regione, Pino Simeone. E all’attuale presidente del Consorzio Industriale del sud pontino Salvatore Forte”.

Di cosa li accusa? “Non erano ancora approdati a Forza Italia e facevano parte del Ccd: il primo come assessore ai Lavori Pubblici, il secondo era un autorevole consigliere comunale. Furono protagonisti di un ammutinamento che non voleva colpire il dottor Miele ma il Senatore Forte”. Quell’amministrazione di centrodestra durò due anni, meno di quella di Paola Villa. Un altro record, negativo.

I ricorsi storici

Non solo le citazioni storiche. Ma anche quelle filosofiche, citando Giovan Battista Vico e la storia che si ripete sempre. Replicando a Fazzone Amato La Mura ha ricordato quanto successe dieci anni più tardi, nel 2013.

Fu sempre Forza Italia a decidere in maniera unilaterale di non appoggiare più la ricandidatura del sindaco uscente, il  compianto Senatore Michele Forte. Forza Italia compì una scelta politica priva di senso. Nonostante questa alleanza riguardasse altri Comuni ed enti di secondo grado, decise a Formia di comportarsi diversamente. L’elettorato fu molto più intelligente dei suoi dirigenti e mandò un segnale chiaro ed inequivocabile”. Pinuccio Simeone andò al ballottaggio contro Sandro Bartolomeo. E Michele Forte a quel punto restituì la cortesia a Forza Italia: fece confluire i suoi voti (tanti) sul neuro psichiatra infantile Sandro Bartolomeo che raggiunse la sua terza elezione a sindaco.

Le richieste irricevibili

Paola Villa durante la conferenza stampa

Nell’inaugurazione dell’info point di Gianluca Taddeo il senatore Claudio Fazzone ha preso la scena. La Mura lo evidenzia e mette in luce la tradizionale timidezza lessicale di Taddeo: “Peccato che il candidato a sindaco del Senatore Fazzone – ha detto  – non abbia mai avuto l’occasione in 13 anni di presenza in Consiglio comunale di far apprezzare il tono della sua voce sui tanti problemi della città. Formia, penso, e la sua storia politico-amministrativa meritano piu rispetto”.

Il senatore Fazzone invece ha sorvolato  su quanto avvenuto nell’ultimo mese, lo scorso dicembre, quando il suo Partito e Fdi avrebbero sollecitato posti di potere all’allora sindaco Paola Villa per evitare lo scioglimento del consiglio comunale. E’ importante questa circostanza perché la stessa professoressa Villa nella sua conferenza stampa ha rivelato di aver subito richieste, definite irricevibili, per rimanere a galla.  Di questo momento della recente storia politico amministrativa di Formia neppure una menzione, anche la più superficiale. Peccato…”. (Leggi qui «Sono Paola e non vi siete sbarazzati di me»).

Quello sgarbo del 2018

Il dottor La Mura, a distanza di tre anni, ha replicato al coordinatore regionale di Forza Italia anche relativamente alla sua mancata sfida elettorale per il centrodestra alle amministrative del 2018. “Non mi risulta che il Senatore di Fondi abbia avallato la mia candidatura. Non è corretto neppure sostenere che il mio Partito dell’epoca, l’Udc, l’abbia boicottata. Tutt’altro. Io conservo invece alcuni sms che dicono il contrario. Sono talmente importanti che li ho anche stampati. Non si sa mai – ha aggiunto il candidato a sindaco della coalizione dei trasversali – Nell’info point di Taddeo l’altra sera c’erano i soliti nomi che avevano deciso già il nome del candidato del centrodestra prima che venissi fatto fuori. Ma gli elettori sono stati ancora una volta più saggi di loro. Altro che…

Quella che sostiene La Mura – per il senatore Claudio Fazzone 

è un’aggregazione di soli numeri  messa in piedi per poter arrivare a vincere e gestire il potere. Ai suoi componenti il bene di Formia e della sua comunità non interessa un bel niente. 

IInvece il medico responsabile delle vaccinazioni nel Golfo ribatte di essere “onorato e orgoglioso” di guidare una coalizione composta da alcune forze politiche e civiche diverse tra loro. Forze “che hanno compiuto importanti rinunce al proprio interno – a cominciare dalla Lega e dall’Udc che a Formia non presenteranno i loro simboli nazionali – per contribuire al rilancio di Formia”.

L’avversario forestiero 

Gianluca Taddeo

L’epilogo dell’infettivologo è un colpo sulla linea di galleggimento. “Taddeo è l’espressione di un sistema di potere cristallizzato in alcuni Comuni ed enti (Consorzio industriale del sud pontino e la XVII Comunità montana dei Monti Aurunci).  Il Senatore Fazzone  lo considera un modello da far affermare anche a Formia. Ma stiamo scherzando?”.

Ma con tutto il rispetto per la sua generosa comunità ma il Comune di Santi Cosma e Damiano, da cui arriva il candidato Taddeo, è un esempio da far affermare dopo le elezioni amministrative di autunno? Io una promessa solenne la formalizzo: con la mie elezione a sindaco nominerò un delegato, alla stessa stregua di quanto annunciato per Acqualatina, che dotato di ampi e pieni poteri chiederà quotidianamente conto al Consorzio industriale del sud pontino della sua gestione quotidiana. Non è un possibile che il comune di Formia, che è socio fondatore di questo ente, non sappia da anni nulla sulle iniziative che il Cosind opera sul territorio di competenza. E poi non si sa nulla sulle strade rurali che sta per asfaltare la XVII Comunità montana dei Monti Aurunci. Il presidente è di Forza Italia, si chiama Alfieri Vellucci ed è cognato del sindaco di San Cosma,l o  zio paterno del candidato Taddeo”.

Passo e chiudo