Prima l’Italia! Ancora prima L’Altra Italia 

Il progetto per unificare Lega e Forza Italia a cominciare dalla Sicilia. Ma qualche anno fa era stato Nicola Ottaviani ad avere un’intuizione simile, boicottata da Antonio Tajani.

«Prima l’Italia!»: sfondo blu e pennellata tricolore depositata da un notaio romano e in uso per la campagna siciliana. È il simbolo scelto da Matteo Salvini per un nuovo movimento politico che punta ad unire la Lega e Forza Italia aggregando i centristi di Toti. È un progetto che nasce qualche anno fa con un altro nome: l’Altra Italia. Non puntava all’unione tra i due Partiti ma ad un’espansione del contenitore del centrodestra.

Per un’intera estate Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone allora “azzurro”, lavorò a questa sua proposta fianco a fianco con Antonio Tajani. Venne illustrata ad Arcore direttamente al Cav che diede la sua benedizione, ci fu un accenno nel corso di una conferenza stampa a Milano. Poi, quando l’indomani si trattò di presentare i dettagli da Frosinone e Fiuggi (città evocativa per i grandi passaggi politici), andò tutto all’aria. Ordine diretto di Silvio Berlusconi: abbiamo scherzato. (Leggi prima qui: Forza Italia addio: nasce L’Altra Italia di Berlusconi e parte da Frosinone; poi qui: Contrordine compagni, Berlusconi non fa più il nuovo Partito).

Ottaviani la prese malissimo, di lì a poco avrebbe effettuato lo strappo da Forza Italia per iniziare il percorso di avvicinamento alla Lega, Partito del quale adesso è coordinatore provinciale. (Leggi qui: Nicola Ottaviani sale sul palco della Lega: per mandare in soffitta Forza Italia).

L’altra realtà del centrodestra

Antonio Tajani (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Forse Antonio Tajani avrà rimosso quell’episodio, che però ha rappresentato un momento importante nel centrodestra. L’Altra Italia aveva una visione più ampia del campo moderato della coalizione, guardava alla Lega in tempi non sospetti, quando cioè era Forza Italia il partito più grande del centrodestra. Guardava a quell’ampio mondo civico che non se la sentiva di impegnarsi nel recinto di un Partito ma aveva molto da dire; osservava l’esperienza dei sindaci civici di centrodestra.

Adesso è cambiato tutto e nella coalizione sono i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ad avere la leadership. E Forza Italia è l’ombra del Partito di qualche anno fa. Le sue figure principali sono andate ad impolpare gli altri movimenti di centrodestra, a seconda delle diverse sensibilità. Prima l’Italia punta a coinvolgere anche una parte precisa di loro: i centristi di Giovanni Toti con i quali il dialogo è avviato da tempo.

Nicola Ottaviani si sta preparando all’ennesima campagna elettorale per le comunali di Frosinone, anche se lui non potrà più essere il candidato sindaco. È stato il primo a mettere sul campo il progetto Prima l’Italia dopo i test promossi direttamente da Matteo Salvini a Palermo. Ottaviani a Frosinone ha aperto il dialogo con Mario Abbruzzese: potrebbero essere i candidati dell’ex Presidente del Consiglio regionale del Lazio ad impolpare la lista della Lega, mentre una parte dei nomi del Carroccio potrebbe collocarsi nella Lista Ottaviani. (Leggi qui Ottaviani, Abbruzzese e la federazione per vincere a Frosinone ).

Le aspirazioni dell’ideatore

Nicola Ottaviani (Foto: © Stefano Strani)

Un risultato ampio e netto del centrodestra alle Comunali di Frosinone rilancerebbe le quotazioni parlamentari di Nicola Ottaviani. Sarebbe curioso se ottenesse la candidatura a Montecitorio o Palazzo Madama sotto le insegne di Prima l’Italia. In fondo lui voleva semplicemente anticipare i tempi.

Il barometro politico del giorno dice che rimane complicato un percorso di fusione tra Forza Italia e Lega. Soprattutto in tempi brevi. Ma le Comunali, a Palermo come a Frosinone, sono sempre l’occasione per testare sul campo le alchimie di laboratorio politico. E chissà se con Antonio Tajani avrà modo di riparlare dell’Altra Italia.