Provinciali, Caperna isolato in casa guarda a destra

Come si leggono le presenze e le assenze in municipio a Veroli alla presentazione del Festival della Filosofia. Caperna non ha più i numeri che gli garantivano l'elezione in Provincia. Le manovre per la successione al sindaco Cretaro. Si va profilando una battaglia a tre fra Parente, Caperna e l’assessore Simonelli.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Lui, Simone Cretaro, non si sbilancia mai. Sta lavorando a testa bassa da circa due anni. Da quando cioè è stato confermato sindaco di centrosinistra con un plebiscito, nonostante la vittoria delle destre alle Europee, per cui si è votato lo stesso giorno delle Comunali a Veroli. (Leggi qui Canone inverso e qui L’ira del pelide Bussagli).

Sta portando avanti i progetti già avviati nel primo mandato e ne sta programmando altri. Molti li ha già terminati e vedranno la luce nelle prossime settimane. E lo ha fatto dando sempre il giusto spazio ai suoi amministratori, stando sempre attento a non lasciar minimamente trasparire preferenze. Ma all’interno della maggioranza non si può dire altrettanto. Perché la guerra di successione è cominciata. E le presenze di ieri (ma soprattutto le assenze) alla conferenza stampa con cui è stata presentata Veroli Estate 2021 ne sono la riprova. (Leggi qui Festival della Filosofia, la bellezza di una scommessa vinta).

Caperna il grande assente

Simone Cretaro e Francesca Cerquozzi

Sui banchi della giunta, in aula consiliare, si sono seduti il sindaco Cretaro e la consigliera comunale delegata alla Cultura, Francesca Cerquozzi. Che poi è anche la capogruppo consiliare del Pd, di cui fa parte la vicesindaca Assuntina Parente. Sugli scranni della maggioranza, invece, si sono seduti soltanto il consigliere Denis Campoli e l’assessore all’Ambiente Emanuele Fiorini, entrambi del gruppo civico.

Assenti Egidio Lombardi, presidente della Commissione Sanità ma che ormai praticamente fa opposizione interna dopo essere uscito dal Pd (leggi qui La rabbia di Lombardi: «Via da un Pd che non mi ha voluto» e qui Il Pd ed il caso Veroli: «Non siamo un tram, ci sono regole da rispettare»).

Presente anche Luca Renzi, fresco di uscita dal gruppo Cittadini di Veroli di Aldo Rossi. Entrambi, Lombardi e Renzi, transitati nel gruppo misto e dunque battitori liberi.

L’assenza più pesante è tuttavia quella del gruppo Veroli Proxima. Nessuno dei consiglieri che fanno capo a Germano Caperna ha messo piede a Palazzo Mazzoli ieri mattina.  

Fragili equilibri

Germano Caperna con Matteo Renzi

Ma perché nessun esponente di Italia Viva era presente? Si tratta di motivazioni tutte politiche da ricondurre alle prossime elezioni, che si terranno dopo le amministrative d’autunno, per il rinnovo del Consiglio provinciale. E che determineranno anche i futuri equilibri in seno all’assemblea verolana, per decidere chi sarà il prossimo candidato sindaco.

Nella maggioranza consiliare, fatta eccezione per i due consiglieri del misto, ci sono tre gruppi consiliari: quello del Partito Democratico, il Gruppo Civico e quello di Veroli Proxima (Italia Viva).

Del Pd fanno parte Cerquozzi e Parente. Dei civici fanno parte Denis Campoli, Emanuele Fiorini, Andrea Iaboni, Alessandra Cretaro, Aldo Rossi, Antonio Perciballi e Augusto Simonelli.

Di Veroli Proxima che fa capo al consigliere comunale, e provinciale con delega ai Lavori pubblici, Germano Caperna, fanno parte anche l’assessore ai Servizi sociali Patrizia Viglianti, il presidente del Consiglio Cristina Verro (già assessore alla Cultura, ora spodestato, del primo mandato Cretaro e il consigliere con delega alla Montagna (già assessore all’Ambiente) Alessandro Viglianti. Tutti approdati a Italia Viva provenienti dal Partito democratico.

Caperna guarda a destra?

Il sindaco Simone Cretaro

Il problema di queste ore è semplice da individuare. L’assessore provinciale uscente Caperna non può più contare su tutti i voti ponderati della maggioranza come accaduto nelle precedenti elezioni provinciali. Quei voti da soli, insieme a qualche sostegno dalla minoranza e da altri piccoli Comuni, finora gli ha garantito l’elezione nell’assemblea di Palazzo Iacobucci.

Le cose non stanno più così. A Caperna restano tre soli voti del gruppo, compreso il suo – dato che Patrizia Viglianti è assessore e non vota – e qualche voto che forse potrebbe arrivare dai civici. I quali, invece, potrebbero puntare proprio su Francesca Cerquozzi.

Ecco perché Caperna sta guardando a destra, fra i banchi dell’opposizione. Dove però il Movimento 5 Stelle che esprime un solo consigliere, in ossequio al vento che tira a Roma, sta già dialogando con i Dem. A farla da padrone fra i banchi della minoranza restano La Lega, con tre consiglieri e Fratelli d’Italia con due, fra cui il candidato sindaco del centrodestra Marco Bussagli, che saranno chiamati a votare il candidato provinciale del proprio Partito.

Non si esclude nemmeno che, a questo punto, il candidato alla provincia di Italia Viva possa essere Cristina Verro, il che permetterebbe a Caperna di evitare un inutile banco di prova che potrebbe rivoltarglisi contro in vista delle Comunali.

L’erede di Cretaro

Cristina Verro

 Il punto è proprio questo: guadagnare la candidatura a sindaco di Veroli per il 2024, quando Cretaro avrà terminato il suo secondo mandato. Le prossime provinciali sono soltanto un banco di prova. La battaglia vera si sta già combattendo in aula dal giorno dell’insediamento.

Ad oggi il quadro è chiaro. Ad aspirare sono almeno in tre. Germano Caperna, che ormai attende pazientemente il proprio turno da almeno tre consiliature più quella in corso ma che il passaggio a Italia Viva rischia di non garantirgli più il sostegno dell’intera maggioranza. Il secondo aspirante candidato sindaco è l’assessore ai Lavori pubblici Augusto Simonelli: a suo sfavore potrebbe esserci tuttavia la sua provenienza da gruppo civico. Lo stesso che ha già espresso sia Giuseppe D’Onorio la prima volta sia anche Simone Cretaro, tutt’ora senza alcuna tessera in tasca.

Uno sfavore dettato dal fatto che nel 2024 potrebbe invece toccare proprio al Partito democratico fare il nome. E in questo caso ad aspirare è il vicesindaco Assuntina Parente.