Quel silenzio assordante di Fabio Tagliaferri

Pesa quanto successo all’inaugurazione della piscina. L’assessore si aspettava un maggiore coinvolgimento su questo tema

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Lo strappo c’è stato. Difficilmente recuperabile, ma questo poi sarà il tempo a dirlo. Per il momento però ci sono i silenzi. Assordanti. Assoluti. Però l’assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri l’ha presa male. Anzi, malissimo. Perché all’inaugurazione della piscina ex Enal Fabio Tagliaferri giocava in casa: nel suo quartiere, nella sua roccaforte elettorale, su un tema nel quale è stato impegnato per anni. Ma quel giorno la scena se l’è presa tutta il sindaco Nicola Ottaviani.

Nessuna polemica da parte di Fabio Tagliaferri, men che meno in pubblico. Però il malumore c’è. Bisognerà vedere adesso cosa succederà nella prospettiva delle elezioni comunali in programma tra undici mesi. (Leggi qui Frosinone, lo strano caso dell’assessore Fabio Tagliaferri).

Il ruolo di Tagliaferri 

Ottaviani e Tagliaferri

Fabio Tagliaferri è assessore in quota al Polo Civico, ma la prossima volta non sarà presente nella lista di questa forza politica. Sicuramente sarà candidato a sindaco.

Da mesi sta lavorando alla formazione di due liste civiche, ma il suo nome circola anche come possibile designato di Fratelli d’Italia. Non è un mistero che Fabio Tagliaferri abbia buoni rapporti con diversi esponenti del Partito di Giorgia Meloni. Anche con il senatore e commissario provinciale Massimo Ruspandini.

In passato di questa opzione si è discusso. Potrebbe tornare di attualità, anche perché la strategia di Fratelli d’Italia è netta. Il partito della Meloni intende dire la sua. A Frosinone come altrove. Inoltre non è affatto scontato che possa partecipare alle eventuali primarie per la scelta del candidato sindaco. Undici mesi sono tanti, soprattutto in questo particolare momento politico. Però al momento è difficile scommettere su un centrodestra unito alle elezioni comunali di Frosinone. 

Le manovre in atto 

Nicola Ottaviani

Il sindaco Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega, insiste sulla necessità di celebrare le primarie per la scelta del candidato sindaco. Bisognerà però vedere quali saranno le scelte della coalizione di centrodestra a livello regionale. Frosinone è un capoluogo di provincia e quest’anno né a Roma né a Latina il metodo è stato quello delle primarie.

La sintesi politica al tavolo regionale rimane una soluzione alternativa possibile. Intanto però da quasi un anno il presidente del consiglio comunale e subcommissario di Forza Italia Adriano Piacentini e il capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti hanno stretto un patto di ferro. L’obiettivo è quello di trovare un’intesa affinché più esponenti di questa maggioranza trovino una sintesi sulla candidatura a sindaco. Indipendentemente dal metodo che poi verrà scelto: primarie o sintesi politica.

Un asse che sia Piacentini che Magliocchetti vorrebbero estendere agli assessori Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri. Non solo: c’è pure l’idea di provare a “recuperare” Carlo Gagliardi, consigliere del Gruppo Misto dopo la fuoriuscita dal Carroccio. Infine, c’è pure la volontà di coinvolgere nell’iniziativa l’assessore Antonio Scaccia, leader della Lista per Frosinone.

L’idea è quella di convergere su una sola candidatura a sindaco, da sostenere con convinzione. Chiaro che questo discorso presuppone un accordo politico tra tutti i protagonisti. Se questo discorso dovesse andare a dama, nel centrodestra si partirebbe da una certezza di non poco conto. Anche se a questo punto le scelte di Fratelli d’Italia diventano importanti, considerando le percentuali che tutti i sondaggi attribuiscono al Partito guidato da Giorgia Meloni. E torna il discorso di Fabio Tagliaferri. 

Il fattore Ottaviani 

Mastrangeli
Riccardo Mastrangeli ha sempre escluso di voler concorrere come sindaco

Non rientra nel carattere di Nicola Ottaviani fare lo spettatore. Men che meno il padre nobile. Il punto di partenza è che non potrà concorrere al terzo mandato da sindaco. Ma vorrà continuare ad avere un ruolo dopo aver guidato il Comune capoluogo per dieci anni. Sicuramente da regista.

Bisogna però considerare che è anche coordinatore provinciale della Lega. Ha cioè un ruolo politico, in virtù del quale dovrà confrontarsi con i referenti di Fratelli d’Italia, di Forza Italia, di Coraggio ItaliaCambiamo. E anche delle liste civiche. Fra l’altro bisognerà vedere se nel 2023 Ottaviani sarà candidato alla Camera o meno.

Tutto questo per dire che sarà difficile per lui non fare delle considerazioni anche politiche. Però Nicola Ottaviani è un amministratore e a Frosinone vuole contribuire, da protagonista, al terzo successo consecutivo della coalizione di centrodestra. Sulla base pure di un altro tipo di considerazione. Tra undici mesi la partita si deciderà quasi sicuramente ai tempi supplementari. Cioè al ballottaggio. Il che vuol dire che si possono fare strategie differenti rispetto al 2017. Per esempio il centrodestra potrebbe anche “accettare” di presentarsi diviso al primo turno.

Poi c’è il discorso delle liste. Da coordinatore provinciale Nicola Ottaviani cercherà di ottenere un buon risultato con la Lega, ma è difficile immaginare che non guardi pure al versante delle civiche. Nel 2017 il successo al primo turno fu costruito soprattutto sulle liste civiche. Tra le quali la Lista Ottaviani. Il sindaco potrebbe ripresentarla, anche per avere comunque una sorta di “guardia pretoriana” nella futura coalizione. 

Il bivio del centrodestra 

Palazzo Iacobucci

Il punto di partenza e la certezza coincidono: continuità amministrativa con i programmi portati avanti dall’Amministrazione Ottaviani in dieci anni. Anche perché alcune opere avranno bisogno di essere completate.

Ma la domanda destinata a fare la differenza è una: la futura governance del centrodestra cittadino resterà nel solco tracciato da Ottaviani o proverà a prendersi i suoi spazi? E in questo secondo caso, quale sarebbe la risposta dell’attuale sindaco?

Intanto però c’è un appuntamento che potrebbe essere indicativo: le prossime elezioni provinciali. Le scelte che il centrodestra cittadino farà saranno importanti per capire con quali schemi si giocherà la partita della futura candidatura a sindaco. 

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