Quelle contrapposizioni che hanno fatto grande la politica ciociara

Fino a qualche anno fa era tutto più semplice. Da una parte Alfredo Pallone e Antonello Iannarilli, dall’altra Francesco De Angelis e Francesco Scalia: rivalità rassicuranti che aumentavano il peso del territorio. Poi è arrivato il sistema tripolare e quegli equilibri sono andati in pezzi. E con loro la capacità di incidere su determinate situazioni.

Fino a qualche anno fa era tutto più semplice. Da una parte c’era il centrodestra a guida Forza Italia: i leader erano Alfredo Pallone, Antonello Iannarilli e Mario Abbruzzese. Dall’altra parte c’era il centrosinistra monopolizzato dal Pd dei due Francesco, De Angelis e Scalia.

Ogni schieramento era naturalmente diviso al proprio interno, ma c’era un non so che di rassicurante in quelle contrapposizioni: Pallone-Iannarilli, De Angelis-Scalia. Rappresentavano dei punti di equilibrio non indifferenti.

Il senatore Francesco Scalia e l’onorevole Francesco De Angelis

Poi è cambiato tutto con le politiche del 2013, quando il sistema è diventato tripolare per via dello straordinario risultato raggiunto dal Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. Inoltre, sulla scena politica nazionale sono apparsi altri leader a prendersi la scena: Matteo Renzi e Matteo Salvini. Premesso tutto questo, a livello locale oggi chi rappresenta davvero il punto di riferimento nei diversi schieramenti?

Nel Movimento Cinque Stelle la logica è quella che tutti sono portavoce. In ogni caso i parlamentari eletti in questo territorio, Luca Frusone, Ilaria Fontana ed Enrica Segneri, non partecipano alle contrapposizioni interne che stanno lacerando il Movimento.

Nella Lega i big sono della provincia di Latina, Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. Mentre il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non si sente completamente a suo agio nel Carroccio. Forza Italia e Cambiamo sembrano le due Coree qualche decennio fa. Fratelli d’Italia si consolida ma non è nelle condizioni di poter assumere la leadership dell’intero centrodestra provinciale.

Il senatore Claudio Fazzone e l’onorevole Mario Abbruzzese

Nel Pd resiste Francesco De Angelis, l’ultimo dei capi veri in provincia di Frosinone. Ma sono venuti meno i ruoli di esponenti politici forti e riconosciuti, anche se gli stessi nell’agone sono rimasti, magari in schieramenti diversi e con ruoli di secondo o terzo piano. Senza però che sia avvenuto un vero ricambio di classe dirigente.

Alfredo Pallone guarda con distacco le vicende del centrodestra, Antonello Iannarilli appare timidissimo in Fratelli d’Italia, Francesco Scalia si occupa di tutt’altro.

La crisi della politica ciociara dipende da tutto questo.