Sora, la Lega chiude le porte: «Chi vuole si deve accodare»

A Sora la presentazione dei nuovi quadri dirigenti della Lega. Verso le elezioni. Gerardi chiude le porte. Anche al Centrodestra. "Forza Italia fa patti con il Pd per buttare giù Abbruzzese. Fratelli d'Italia governa con Pompeo in Provincia". Il progetto: "Chi vuole si accoda a noi"

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

La Lega mostra i muscoli e sbatte la porta in faccia al centrodestra. È la coordinatrice provinciale Francesca Gerardi a tracciare la rotta da percorrere a Sora. I tavoli tra Salvini – Berlusconi – Meloni? Cose buone per Roma e non oltre le sponde del Liri. La deputata scandisce il no della Lega ad accordi scontati con Fratelli d’Italia e Forza Italia: «Presenteremo una lista ed un programma. chi vuole può accodarsi». Un po’ la stessa road map utilizzata per le Comunali di Cassino: dove non ha condotto a risultati entusiasmanti, la candidatura è stata affidata all’ultimo momento a Mario Abbruzzese altrimenti non ci sarebbe stato un centrodestra alle urne.

Non è un’iniziativa di paese

Una riunione in grande stile, quella organizzata l’altra sera a Sora presso B-Service per la presentazione del nuovo direttivo della Lega.

Sora Business Center

Per dire su un’iniziativa ha funzionato oppure è stata un fallimento occorre osservare tanti termometri. Innanzitutto se la gente comune è presente. E poi ‘pesare’ gli ospiti che hanno accettato l’invito: i potenziali alleati, i possibili interlocutori per allargare il perimetro delle liste, gli altri aspiranti leader della coalizione.

A Sora c’era una sala gremita di cittadini. E se questo doveva essere il battesimo di fuoco per il giovane Luca Di Stefano l’operazione è riuscita. Perché non c’era Matteo Salvini al B Center, non c’era a fare da richiamo un grosso personaggio della politica nazionale: l’attrazione era lui ed il suo progetto politico in vista del dopo-De Donatis in municipio.

Il parterre? Degno di un’iniziativa di respiro più ampio delle mura di Sora. Perché c’era la coordinatrice provinciale Francesca Gerardi e c’era il sindaco del capoluogo Nicola Ottaviani. Un chiaro segno del significativo spazio politico che in questa fase viene riconosciuto al consigliere Luca Di Stefano.

Nicola una spanna su tutti
Sora Direttivo Lega, Nicola Ottaviani

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Lo ha introdotto in modo spigliato Roberta Buccilli che poi era anche la padrona di casa. 

Ottaviani si è esibito in una replica dello show di successo che interpreta ormai da mesi: niente beghe di provincia, vola alto, talmente in quota da non vedere nei radar i vertici provinciali che sono seduti accanto a lui. Chi lo conosce dice che sia il suo modo per ignorarli. (leggi qui I segnali di Nicola Ottaviani alla Lega).

Ha parlato di vicende nazionali ed europee che spingono ad “essere pronti con idee e proposte”. Come a dire che da un momento all’altro si potrebbe andare a votare. Poi a turno hanno portato la propria testimonianza la senatrice per pochi giorni Kristalia Papavangeliu ed il senatore eletto a Viterbo Gianfranco Rufa.

Per tutti il problema è parlare dopo Nicola Ottaviani senza apparire impreparati.

Le redini a Luca

La Lega a Sora finora era stata poco più di un’espressione lessicale. I voti centrati alle Europee ed alle Politiche? Roba di Matteo Salvini: il Carroccio in città lo ha portato lui così come ha fatto nel resto d’Italia, intercettando la pancia degli italiani, la loro rabbia per la crisi, la voglia di ribellione ad un modello globalizzato che dal basso si tarda a capire ed accettare.

Kristalia Papaevangeliu, Nicola Ottaviani, Luca Di Stefano, Francesca Gerardi e Gianfranco Rufa

Ma per primo Matteo Salvini lo sa: senza una struttura sul territorio, senza radici, nemmeno un Matteo Salvini può bastare. Così è partita la campagna per radicare il Partito, affidarlo a volti e nomi dei territori, possibilmente giovani e sicuramente apprezzati.

Nasce così il primo direttivo della nuova Lega a Sora. A farsi carico di guidare il carroccio in città è il consigliere comunale Luca Di Stefano. Figlio d’arte: il padre Enzo è stato un pezzo di storia politica in città e dicono che muova i fili tuttora; sindaco, ribaltando gli schemi di Dc e Psi, consigliere Provinciale e regionale, presidente dell’Ater e tanto altro ancora.

Ecco il Direttivo

Luca Di Stefano prende il microfono. E dice «Finalmente abbiamo un direttivo di persone, uomini e donne perbene, che fanno politica per passione, perché ci mettono impegno, dedizione, costanza. Sono contento perché credo che in politica bisogna fare sintesi, bisogna aggregare e questo è stato possibile solamente trovando delle persone come loro». 

Li ha presentati uno per uno. Il  dottor Filippo Porretta viene dal mondo civico e da sempre ha combattuto battaglie per questo territorio”; l’avvocato Elisa Castellucci “con lei abbiamo condiviso la campagna elettorale”; l’amico Francesco Abbate “grande professionista di Sora”; Andrea Di Marco “il coordinatore dei giovani”.

Sora, la presentazione dei nuovi quadri dirigenti

Menziona poi “i tantissimi sostenitori e sostenitrici che ci saranno a fianco in questo percorso, perché oggi siamo a un punto di partenza e non a un punto di arrivo. La Lega a Sora darà il benvenuto a tutto coloro che vorranno sposare la causa>.

Giovani e adulti

L’intervento di Luca Di Stefano strizza l’occhio a giovani e adulti. «Oggi giovani devono far politica. La devono fare perché siamo in un momento storico in cui non sono più i figli a mantenere i genitori ma i genitori a mantenere i figli, a indebitarsi per mandarli a studiare all’università. E dopo un percorso formativo di cinque, sei, sette anni, c’è un sistema chiamato Europa che ti costringe a lavorare gratis, perché fa curriculum».

Ricorda la mozione che ha presentato in Consiglio comunale per riattivare il Consiglio comunale dei ragazzi. «Tutti parlano dei giovani, ma nessuno parla ai giovani». Poi tocca agli adulti. E gli ricorda quanto sia necessario costruire un’identità territoriale : «L’altro giorno ho chiesto al sindaco di Sora: “Come facciamo a far tornare i nostri giovani che sono andati  via da casa?”. Perché una città che non si pone questa domanda è una città destinata a dormire , a morire e a soccombere». La sua mozione in aula era stata respinta dalla maggioranza che aveva ritenuto prima necessario rivedere il regolamento. 

Sora, la raccolta di firme avvenuta sabato per la Farmacia

Il tema del giorno è la Farmacia comunale. In mattinata ha rotto il silenzio pure papà Enzo che fu tra i promotori dell’iniziativa, sulla quale l’amministrazione in carica intende mettere mano. (leggi qui Il senso di Enzo per la Farmacia (ed i business che porta)) «È pazzia – dice Luca Di Stefano mettere in liquidazione una società sana, senza debiti, che ha degli utili che per legge devono essere destinati ai servizi sociali e io mi incazzo quando vedo che quei soldi vanno a finire sui altri capitoli di bilancio»

Il niet di Francesca

A lanciare un chiaro messaggio al resto del centrodestra è stata la coordinatrice provinciale del partito di Matteo Salvini, l’onorevole Francesca Gerardi che ha chiuso a ogni possibilità accordi politici per un centrodestra unito. Piuttosto strizza l’occhio a un raggruppamento civico. 

«E’ importante chiarire alcune cose sugli alleati di Consiglio comunale o, diciamo, gli alleati di centrodestra. Qualcuno ha parlato di un centrodestra unito: si, esiste un centrodestra, ma io non ho capito ancora chi c’è dentro, ho una confusione mentale perché il centrodestra alle elezioni si è presentato con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Adesso Forza Italia fa le alleanze e va a boicottare gli enti insieme al Pd. Fratelli d’Italia in Provincia di Frosinone governa col Pd e con Forza Italia. Insomma, sono tutti matrimoni misti».

Francesca Gerardi e Luca Di Stefano

Sembra quasi di sentire la storia della volpe che non arriva all’uva quando l’onorevole scandisce: «La Lega è l’unica che dice: io in mezzo a tutto questo non ci voglio stare».

La situazione è evidente. la Lega si è chiusa a riccio. Non ha saputo fare gioco di squadra. E si è auto esclusa da tutto anche in provincia di Frosinone. Senza nemmeno avere mojito. Una chiave di lettura che l’onorevole Francesca Gerardi respinge con forza: «Qualcuno ha detto che noi non tocchiamo palla. Ma ben venga non toccarla questa palla. Perché se io devo andare a contrattare con questa gente che la mattina sta con la moglie e il pomeriggio sta con l’amante, sinceramente non ho intenzione». 

Chi sono e cosa vogliono?

A margine del convegno, vista l’importanza dell’argomento “alleanze” in vista delle prossime elezioni, l’onorevole Francesca Gerardi accetta di rispondere ad alcune domande.

Come vede un accordo per le prossime elezioni amministrative a Sora fra tutti i partiti del centrodestra?
L’onorevole Francesca Gerardi a Montecitorio

«Prima di tutto bisogna capire quali sono i referenti di questi Partiti, anche perché c’è molto caos. Noi rimaniamo fermi sulla nostra posizione. Chiunque può aderire ad un progetto a trazione Lega: anche e soprattutto il mondo civico, non necessariamente parlando di simboli perché nei piccoli paesi non si utilizzano mai».

«Apriremo a chiunque condividerà un programma che noi sicuramente saremo capaci di portare avanti per la città di Sora, che sia adatto ai sorani e, soprattutto, che vada a porre rimedio alle criticità che sono state create anche da quest’Amministrazione. Chi vorrà contribuire a questo progetto sarà il benvenuto, tutti gli altri si possono accomodare fuori. Anche gli pseudo partiti di centrodestra».

L’ostacolo principale a un accordo del centrodestra a Sora in vista delle prossime elezioni potrebbe scaturire dall’attuale situazione: vede pezzi di Partiti che sostengono un’Amministrazione spuria, nata da un accordo di piattaforma civica ormai di fatto naufragato?

«Di solito , e questa è una cosa che ho riscontrato un po’ ovunque, si parte con un progetto civico che dura il tempo delle elezioni perché poi purtroppo torna prepotentemente alla ribalta la politica. Noi sicuramente ci proporremo alla cittadinanza con un progetto serio ma raccogliendolo da parte dei cittadini». 

L’onorevole Francesca Gerardi all’ingresso di Montecitorio
A Sora saranno necessari accordi: con chi li farete?

«Noi faremo il nostro programma e saremo ben lieti di accogliere chiunque vorrà condividerlo. Sicuramente non faremo mai accordi né con il Pd e né con il Movimento 5 Stelle, che ancora non hanno capito qual è la loro identità. Anzi, il Pd l’ha capita. Il Movimento 5 Stelle invece all’occorrenza si siede a destra e anche a sinistra».