Via paletta e costume: questo Consiglio sarà termometro della maggioranza

Diplomazie al lavoro con Riccardo Mastrangeli "vedetta" di un'assise che sarà molto di più di una verifica di conti comunali. Permetterà di capire chi vuole andare davvero a nuove elezioni. E perché. I tempi contano tanto.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il Consiglio Comunale di Frosinone è stato fissato in prima convocazione per il lunedì 7 agosto: si inizia alle otto e mezza del mattino. Se dovessero mancare abbastanza voti per garantire la maggioranza c’è già la convocazione bis: per martedì 8 sempre con inizio dopo caffè e cornetto.

Niente costume da bagno sotto l’abito. Niente ciabatte ed ombrellone in macchina: non sarà una seduta balneare. In altri tempi il Consiglio riunito ad agosto non avrebbe avuto rilevanza, avrebbe trattato solo temi da puntellare e poi via verso la spiaggia. Ma dopo tutto quello che è accaduto all’interno della maggioranza in queste ultime settimane le sedute del 7 ed 8 agosto assumono una valenza politica ed amministrativa  importante. (Leggi qui: Cinaglia, il fantasma che agita Frosinone).

Non per gli argomenti posti all’ordine del giorno. Di fatto sono solo due: la verifica degli equilibri del Bilancio di previsione 2023 -2025 e le operazioni di assestamento sui conti. E poi la mozione con cui proporre di annullare il trasferimento del 72° Stormo dall’Aeroporto Moscardini di Frosinone alla scuola elicotteristi interforze di Viterbo. No, il tema vero è un altro.

Il dubbio su come si muoverà il centro destra

Foto © Stefano Strani

Il vero quesito non è sul contenuto dei due punti. Ma è su come si muoverà in sede di votazione la coalizione di centrodestra. Se replicherà la votazione sul Bilancio andata in scena la volta scorsa: 22 voti compatti e tutta la maggioranza allineata sulla posizione del sindaco Riccardo Mastrangeli. Oppure ci sarà qualche distinguo o non voto strategico. Come avvenuto nella seduta ancora precedente, quando sul Piano Comunale dei Rifiuti sono mancati otto voti ed il sindaco ha evitato brutte figure grazie alla lealtà dimostrata sul campo dai Fratelli d’Italia. (Leggi qui: Mastrangeli incassa il Bilancio: subito e con 22 voti).

Le diplomazie sono al lavoro. Riccardo Mastrangeli in questi giorni monitora costantemente la situazione e il sentiment dei Consiglieri: farà la conta precisa di quanti dei suoi risponderanno presente all’appello l’8 agosto. Per non farsi trovare impreparato ad ogni scenario.

Il voto contrario agli equilibri di bilancio da parte da qualche consigliere che sostiene Mastrangeli non è in alcun modo ipotizzabile. Sarebbe una dichiarazione di guerra manifesta contro il Sindaco e contro la stessa maggioranza. Ad oggi, un simile scenario non è nelle cose.

Serve un coniglio da tirar fuori dal cilindro

Il tema più ‘semplice‘. La maggioranza è chiamata ad inventarsi il classico coniglio dal cilindro per la mozione presentata per evitare il trasferimento della scuola elicotteristi da Frosinone a Viterbo. È fuori tempo massimo. Il trasferimento è deciso da anni, nessuno lo ha mai smentito, risulta noto dai tempi del sindaco Nicola Ottaviani. Tolta una sua lettera all’allora ministro della Difesa Guerini nessuna iniziativa degna di rilevo e di concretezza è stata assunta da nessuno sul territorio.

Una totale inerzia che in provincia di Frosinone è normale. Questa è terra che non fa rivoluzioni dal basso. Ma se le lascia fare dall’alto. Ma se in quel livello alto non hai più i Dante Schietroma, i Cesare Augusto Fanelli, i Giulio Andreotti è chiaro che manchino all’appello i santi capaci di fare i miracoli in cielo e le rivoluzioni in terra di Ciociaria.

Il trasferimento a Viterbo peraltro è stato ribadito appena il 13 luglio scorso  dal nuovo comandante del  72° stormo dell’Aeronautica militare, presso l’aeroporto “Moscardini” di Frosinone. Il colonnello Alessandro Fiorini nel suo intervento di saluto  ha confermato “la progettualità nel segno della continuità anche se in altra sede. Dal 2025 la scuola andrà a Viterbo“. La discussione sulla mozione appare quindi pleonastica. Se non seguita da azioni politiche forti ed in maniera unitaria.

La salute dei conti comunali e gli equilibri

Tornando al primo punto all’ordine del giorno del consiglio: gli equilibri di bilancio sono previsti dal Testo Unico degli Enti Locali. Dice che i Consigli comunali sono chiamati a verificare lo stato di salute dei conti, provvedendo alle operazioni di salvaguardia degli equilibri. Se mancano vanno assicurati.

L’articolo 193 del Tuel prevede per gli enti locali l’obbligo di rispettare il pareggio finanziario, tutti gli equilibri stabiliti, con particolare riferimento agli equilibri di competenza e di cassa. Traduzione? In teoria sarà una discussione più tecnica e quasi per nulla politica. Per cui è chiaro che la delibera verrà approvata senza alcun problema per il sindaco. Resta solo da capire con quanti voti. (Leggi qui: Il gioco degli scacchi al Comune con “Re Riccardo” sotto assedio).

Il dibattito però servirà per capire se sono state messe a decantare le polemiche interne alla maggioranza: sulla metropolitana di superficie, le ciclabili, la pedonalizzazione di piazzale Kambo, le politiche ambientali in generale. Ma anche le polemiche di natura personale. Oppure, se hanno comunque lasciato degli strascichi, impossibili da superare. (Leggi qui: La Giunta tempestosa tra guerra e pace).

Tra posto al sole e voto anticipato

Soprattutto sarà importante per capire se c’è chi vuole solo un posto al sole della giunta e per questo ha iniziato a logorare il sindaco. Oppure c’è chi davvero vuole andare alle elezioni anticipate dopo appena un anno. A chi conviene davvero questa seconda ipotesi? Va decifrata la frase sibillina pronunciata in Giunta da Riccardo Mastrangeli: “Io posso governare anche senza un Consigliere. Anche senza due. Anche senza un Partito”. Quale Partito?

Lui è civico ma espressione della Lega ed anche se qualche consigliere leghista ogni tanto ha il mal di pancia è difficile che il sindaco si riferisse al Carroccio. Forza Italia è il Partito del quale è sub coordinatore provinciale Adriano Piacentini, cioè l’assessore alle Finanze che ha alzato una Maginot in difesa del sindaco. Difficile che ce l’avesse con lui.

Fratelli d’Italia è il Partito che dal primo istante ha dimostrato lealtà. Mantenendo i numeri quando in otto hanno fatto mancare il voto a Mastrangeli. Se il messaggio fosse indirizzato a Fabio Tagliaferri & co. significherebbe che a Frosinone si giocherebbe una partita politica e non amministrativa decisa sui tavoli romani con la quale silurare FdI e sostituirla con qualche gruppo civico dall’indole Responsabile. Roba da romanzi di fantapolitica tipici delle letture sotto l’ombrellone. Ma in politica e soprattutto a Frosinone, la realtà spesso supera la fantasia.

Urne invernali, per evitare le Europee

Fabio Tagliaferri (Foto © Stefani Strani)

La sensazione è che se qualcuno vuole nuove elezioni o nuove maggioranze dovrà agire adesso: per agganciare la finestra di voto invernale ed evitare quella delle Europee. Nelle quali il vento nazionale inciderebbe anche sul voto comunale. Ed alle quali, una maggioranza più ampia potrebbe garantire un voto più compatto per il candidato locale del Carroccio.

Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, in questi giorni di tensione, si sta dedicando alla lettura dei numeri sulle scorse elezioni. E ad alcuni saggi filosofici, che il primo cittadino conosce molto bene, per averli studiati in passato.

In particolare quelli del filosofo greco Eraclito. E si è soffermato a riflettere su questo passaggio: “Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare.”