“A Porte Aperte” con… Nardella e le polveri sottili

Il confronto tra Frosinone e Firenze, favorevole soltanto in campo calcistico. Lì hanno tre linee di tramvia, mentre in Ciociaria si protesta contro la mobilità sostenibile: malgrado l'allarme smog. Anche a Cassino, in via di pedonalizzazione tra le proteste dei commercianti. Dario Nardella spiega ai colleghi sindaci ciociari come ha convinto i suoi concittadini

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Ce l’ha dovuto urlare in un orecchio lo storico The Guardian, da terra brexitata di Sua Maestà il Re, che l’aria d’Europa è sempre più avvelenata. Lo fa basandosi sui livelli di Pm2.5, le polveri ultrasottili, anziché le soglie di Pm10, il particolato quattro volte più grande che finisce nei rapporti italiani.

Quelle finissime, frazioni più leggere e persistenti delle altre, finiscono invece direttamente nei bronchi scendendo verso il suolo: ecco perché i bambini sono più esposti. E le mamme fanno la fila in farmacia per comprare broncodilatatori: anche quello un primato tutto ciociaro.   

La Pm2.5, materia particolata dal diametro di 2.5 micrometri (milionesimi di metro), viene respirata a vari livelli in quasi tutto il Vecchio Continente, ben il 98% e causano 400mila decessi ogni anno. Le malattie respiratorie, infatti, sono la terza causa di morte dopo quella cardiocircolatorie (infarti e ictus) e il cancro. Vengono prima di incidenti stradali e altre cause esterne. (Leggi qui Prigionieri dello smog che uccide).    

Mal’aria in provincia di Frosinone

La situazione in Cociaria per il Guardian

Cosa causa lo smog? In Italia, come riporta l’Ispra, soprattutto i riscaldamenti nelle case (38%) e gli allevamenti intensivi di animali (15%). Poi vengono l’industria (11%) e i mezzi di trasporto (9%). I sindaci, dal canto loro, non possono che concentrarsi sulla mobilità sostenibile: quella che ci chiede e richiede l’Europa da decenni.

La Provincia di Frosinone, stando allo studio del Guardian, ha quattro principali zone inquinate. Se il Frusinate e il Sorano nonché l’agglomerato industriale di Aquino sono tra il porpora e il violaceo, la colorazione di Cassino è ancor più scura: praticamente nera. Nel Capoluogo, come si dirà ad “A Porte Aperte”, «un caminetto a legna inquina 4.300 volte di più di un impianto a metano, quindi ne basta uno per vanificare quanto di buono fatto tutti gli altri».

A Firenze hanno la tramvia: tre linee di trenini che ti portano in tutta la città. A Frosinone fa discutere la realizzazione del Brt: Bus rapid transit, un serpentone che ti porta dalla Stazione a piazzale De Matthaeis. A Cassino sono sulle barricate perché stanno pedonalizzando la principale via di accesso alla Città martire: praticamente il primo tratto dopo la Casilina.

“A Porte Aperte” con… lo smog

Riccardo Mastrangeli e Mauro D’Apuzzo (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

La seconda puntata di “A Porte Aperte”, condotta dal direttore Alessio Porcu, parte da qui e dall’eco-transizione del Capoluogo ciociaro e del Capoluogo cassinate. I sindaci Riccardo Mastrangeli ed Enzo Salera, nell’ordine, hanno messo in campo una nuova visione di città: favorendo le piste ciclabili, le ciclopedonali, altre forme di mobilità alternativa. In due città che si professano green, però, non mancano proteste di commercianti e ultra-ambientalisti.

Intervengono allora anche due tecnici come il primario Luigi Di Ruzza e “l’uomo del trafficoMauro D’Apuzzo. Ma è la serata di confronti tra Frosinone e Firenze, in Serie A come negli studi di Teleuniverso. Allo Stadio Stirpe si riesce a strappare un pareggio, ma c’è ancora tanta transizione ecologica da fare. (Leggi qui: Il Frosinone non cede nemmeno alla Fiorentina: è 1-1).

In collegamento c’è Dario Nardella, iconico sindaco fiorentino, papabile candidato alle Elezioni Europee 2024 con il Partito Democratico. «A me, però, mancano ancora dieci mesi di mandato – svia – e ho sempre l’onere, l’onore e il piacere di essere sindaco di Firenze». Con la provincia di Frosinone ha pure qualcosa a che fare: il compianto suocero, a cui era particolarmente legato, era originario di Sant’Elia Fiumerapido, spesso visitato con la moglie Chiara Lanni.

Nardella: «Basta con la burocrazia»

L’intervento di Dario Nardella da Palazzo Vecchio (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

«Il problema serio è la burocrazia – dirà Nardella -. L’eccesso di leggi non facilita la politica, specie gli ultimi anelli del carro che siamo noi Sindaci. Serve un aiuto alle imprese, ma ancor prima degli aiuti fiscali, una semplificazione burocratica».

E poi ancora:«No alla Deregulation (nessun controllo dello Stato sul mercato, Ndr), ma a Firenze per esempio non si deve bussare più al Comune per mettere i pannelli solari. Restano i vincoli paesaggistici, ma si può anche chiedere di azzerarli nelle aree industriali. Serve semplificare il sistema delle leggi e autorizzazioni». 

Alla discussione prendono parte il sindaco del Capoluogo Riccardo Mastrangeli, anche nelle vesti di presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti. Di Frosinone ha parlato anche David Toro, insegnante emigrato in Romagna con il “suo” Piedibus: bambini che vanno a piedi a scuola. Collegati da Cassino, invece, il vicesindaco Francesco Carlino, la voce dei commercianti Florindo Buffardi e l’ambientalista del Pd Umberto Zimarri.     

Nessuno pensa ai bambini

Luigi Di Ruzza lancia l’allarme: lo smog lascia conseguenze nei bimbi (Foto: Teleuniverso)

Innanzitutto però viene scoccata un’altra delle improvvise frecciate che aprono le puntate di questa nuova e impertinente stagione di “A Porte Aperte”. Il dottor Luigi Di Ruzza, a capo del dipartimento Asl per la salute di donna, bambino età evolutiva, va dritto al punto: «Centinaia di studi dimostrano che un’alta esposizione alle polveri sottili, anche in gravidanza, favorisce malattie respiratorie nei primi anni di vita. Da qui il potenziale sviluppo di malattie croniche in età adulta».  

I bambini, omini, respirano inevitabilmente il doppio delle polveri sottili da terra. Il campanello d’allarme lo fa risuonare a un certo punto il sindaco Mastrangeli, ma indossando il camice di presidente dell’Ordine dei Farmacisti.

Rende nota un’altra “maglia nera”: primi anche nella vendita di cortisonici inalatori per il trattamento dell’asma bronchiale. «A quel punto siamo già in una fase emergenziale – allerta il presidente dei farmacisti ciociari -. E un uso frequente di broncodilatatori porta ad altre patologie come il diabete».

Firenze? Si fa pari solo in campo

Dario Nardella racconta la sua esperienza con la tramvia

Nardella, calcisticamente, incassava l’1-1 della Fiorentina con il Frosinone. Ma, se si parla di sfida contro le polveri sottili, può vantare la tramvia. «Le nostre tre linee trasportano oltre 16 milioni di passeggeri all’anno, abbattendo quasi 13mila tonnellate di anidride carbonica – racconta il sindaco di Firenze -. Dopo i sacrifici dei cantieri, pur aperti e chiusi a tempo di record in quattro anni e mezzo, il beneficio è grande. Oggi, del resto, è diventato dispendioso possedere un’auto». 

E poi, riportando la semplice ordinarietà, aggiunge: «Sono opere impattanti che creano disagi sul territorio, quindi ho puntato sul dispiegamento di vigili urbani, sgravi burocratici per i commercianti e una buona informazione riguardo alla stessa opera. Se informati correttamente, i cittadini sono più propensi alle novità».

A un certo punto, in comprensibile e giustificato ritardo, arriverà negli studi televisivi di Aquino anche il sindaco Riccardo Mastrangeli: direttamente dallo stadio, calcisticamente fresco di un pari che rappresenta una vittoria per la squadra della sua Città. Un po’ come le altre piste ciclabili in arrivo con il potenziamento del trasporto locale e il raddoppio dell’ascensore inclinato.

La zampata di Mastrangeli

Riccardo Mastrangeli (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

«Il Frosinone ha dato una zampata per il pareggio – ha detto -. Consolidiamo la prima parte della classifica». La Città, nel mentre, «ha il tasso di auto più alto di Roma e Los Angeles – attesta Mastrangeli -. Bisogna abbassarlo per forza e stiamo creando anche un sistema di parcheggi esterni, dove sostare per entrare dentro il centro urbano».

A Cassino intanto sono stati pedonalizzati 2mila metri quadrati di piazza Diamare e ne verranno chiusi al traffico altri 4.600. Il vicesindaco Francesco Carlino, assessore ai Lavori Pubblici, si collega alla meglio ad appena 15 chilometri di distanza dagli studi: interrotto da linee cadute per carenza di infrastrutture digitali territoriali.

«Non è solo un’opera pubblica, ma una nuova visione di città – così Carlino riguardo alla pedonalizzazione -. L’abbiamo ampiamente pubblicizzata nel nostro programma elettorale e si scontra con il legittimo scetticismo di una piccola parte della popolazione».

Le proteste delle comunità

Il presidente di Unione Commercianti Florindo Buffardi: “Per salvare i pedoni non potete uccidere i negozianti

Tra questi ci sono gli esercenti del corso. Li rappresenta nell’occasione Florindo Buffardi, presidente dell’Unione Commercianti: «Siamo tutti favorevoli a trovare soluzioni contro l’inquinamento, ma salvare una vita non significa ammazzarne un’altra – arriva a dire -. I commercianti non hanno mai avuto la possibilità di dire al Sindaco che non volevano la chiusura di Corso della Repubblica».

Non manca la replica di Buffardi, a poca distanza, al Vicesindaco Carlino: «Il programma elettorale è stato votato da una parte della popolazione e non si accetta neanche di valutare una soluzione intermedia con un’Amministrazione comunale che non rispetta i commercianti».  

Riccardo Mastrangeli, sindaco di Frosinone, è invece dovuto scendere in Piazza dello Scalo per placare gli animi infervorati anche del suo elettorato. «Procediamo con la realizzazione delle ciclopedonali e del Brt, nonché il raddoppio dell’ascensore inclinato – rivendica il primo cittadino -. È facile riempirsi la bocca con la “transizione ecologica”. Ma Frosinone non gode di posizione privilegiata, visto che si trova tra i Monti Lepini ed Ernici. E, durante l’inverno, c’è un particolare fenomeno che si chiama, se alcuni vogliono cercare su Google, variazione termica». (Leggi qui: Mastrangeli impavido: “balla da solo”… allo Scalo senza i suoi).

Una volta c’era il Piedibus

David Toro interviene a testimonianza dell’esperienza in Emilia Romagna

Dal centro-nord, però, il preside David Toro gli ricorda che il Piedibus aveva funzionato bene e apportato grossi vantaggi nell’anno di sperimentazione. Lui ha insegnato per anni al liceo Severi di Frosinone ora è Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Campogalliano in provincia di Modena. «Qui in Romagna abbiamo decine di volontari, da Sindaco e assessori fino ai pensionati, per tre linee di Piedibus». (Leggi qui: Le piste ciclabili, il Piedibus e la pigrizia meridionale di Frosinone).

I bambini possono radunarsi in una piazza vicina alla scuola e andarci a piedi accompagnati da adulti responsabili. «Decine e decine di macchine non vengono a scuola e i bambini si abituano a svegliarsi prima, fanno attività fisica e fanno amicizia tra di loro». Si fa sempre: anche con la pioggia, la neve o il vento. «A Frosinone, invece – rileva il dirigente scolastico – resta l’abitudine di andare in auto e lasciare i figli davanti alla scuola, preoccupandosi per due gocce d’acqua».

C’è chi si affida al professor Mauro D’Apuzzo, docente di ingegneria dei trasporti all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. «La cattedra è presente da quando c’è la classica ingegneria civile – chiarisce – ma la disciplina parte dagli inizi degli anni Quaranta, grazie ai fondamenti arrivati da John Nash, il genio di “A beautiful mind” per intenderci».

L’abitudine dura da mollare

Mauro D’Apuzzo (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

Quanto incide l’abitudine nel processo decisionale del movimento? «Tantissimo – a domanda risponde il Prof. D’Apuzzo -. Si cambia andando su di un terreno molto interdisciplinare. L’ingegneria dei trasporti non può risolvere ogni questione, ma può offrire suggerimenti». Segnala, su tutti, un grosso problema con il Public engagement: il dialogo con il territorio, per dirla alla nostrana, «nell’offerta di trasporto e per la comprensione del quadro esigenziale». 

Lo dice, a scanso degli equivoci della Politica, un Tecnico: «Uno che non prende ma una posizione, ma fa analisi sulla base di una scelta politica – puntualizza -. Il punto fondamentale è aiutare le persone a cambiare il punto di vista per il movimento».

D’Apuzzo crede che Frosinone si muova nella direzione giusta, «ma la soluzione da trovare negli anni future è la Mobility as a service (Maas, Mobilità come un servizio, Ndr), incardinata sui cellulari per la scelta del trasporto ideale, con l’obiettivo di creare un sistema eterogeneo».

Ambiente, Salute ed Economia

In collegamento da Cassino Florino Buffardi, Francesco Carlino e Umberto Zimarri

Il dottor Luigi Di Ruzza, che si occupa della salute delle donne e dei loro figli, torna in video per riparlare di Salute. «Servono analisi dei primi mille giorni di vita, perché un bambino sano sarà un adulto sano – così il capo diparimento -. Di contro, invece, l’aumento delle patologie allergiche della popolazione pediatrica. Bisogna vivere in ambienti sani, a partire da quelli domestici e scolastici. Se si vuole, inoltre, si può anche controllare ogni giorno che aria farà».

Nardella, rigeneralizzando, guarda però anche all’Economia. «La salute prima di tutto, ma il costo non lo possono pagare solo le imprese. Metterle contro è un esercizio pericolosissimo. La tecnologia aiuta, ma un piccolo imprenditore ha bisogno di aiuti concreti e vere semplificazioni. Esistono impianti per l’abbattimento dell’inquinamento, ma anche una montagna di regole insormontabili».

A Cassino, intanto, Umberto Zimarri vede «una città che cambia perché diventa comunità anche con la pedonalizzazione». È il componente della segreteria provinciale del Pd, delegato a conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030. Mancano sette anni per evitare il surriscaldamento definitivo della terra. «La transizione ecologica è stata calata dall’alto – ritiene – e la sfida della Politica è avvicinarla ai cittadini e guidarli».

L’esempio buono e quello cattivo

Il componente della Segreteria Provinciale Pd Umberto Zimarri

Zimarri ha un esempio buono, la democrat Cassino, e un altro che reputa negativo: la Ceccano dei Fratelli d’Italia, «dove – sferza il dirigente provinciale del Pd – c’è un piano contro le polveri sottili completamente diverso da quello di Frosinone». Fece parlare di sé la “Guerra dei tir” combattuta dai due Comuni sulla Monti Lepini per vietare entrambi l’ingresso dei mezzi pesanti nei loro territori confinanti.

«Perché le persone non scendono in piazza contro lo smog come quando c’è un incidente sul lavoro? – si chiede e domanda Zimarri -. Bisogna rendere visibile ciò che non è visibile. Tra il 2011 e il 2021 c’è stato un calo del 3% a livello nazionale, ma serve una cifra in più, il 30-40%». Sottolinea anche che «il circolo Pd di Frosinone non è affatto contrario alle piste ciclabili, ma all’impatto negativo che stanno avendo a livello di sicurezza stradale».

Ha parlato anche dell’importante dell’elettrificazione: «Significa anche riscaldamento e serve anche una politica di contrasto alla povertà energetica: non solo giustizia ambientale, ma anche sociale. E, in generale, bisognerebbe sostenere progetti come quello del parco energetico nell’aeroporto Moscardini di Frosinone».

Si semina il Grande Capoluogo

Riccardo Mastrangeli

Se il gruppo civico Grande Ceccano si chiama così in segno di contrasto al progetto, il Grande Capoluogo pare ormai maturare dopo l’ormai datata semina di Unindustria. È il progetto per la città intercomunale da oltre 150mila abitanti, l’Unione del Capoluogo con i Comuni vicini, è ormai promossa da una Commissione Speciale. È stata creata dall’Amministrazione Mastrangeli e la presidenza è finita al consigliere d’opposizione Vincenzo Iacovissi, promotore invece con il Psi.

«Con la mia Amministrazione abbiamo dato una piega diversa – dice il Sindaco Mastrangeli, successore dell’ormai Onorevole Nicola Ottaviani -. La Commissione Speciale sta lavorando benissimo e tutti i Comuni hanno ormai dato un parere favorevole di massima». Ceccano, che era contraria all’Unione dei comuni del Frusinate, ha preferito intanto far parte del Gruppo di azione locale “Terre di Argil”: l’Unione di comuni medi e piccoli.

È sempre per avere più potenza di fuoco per attrarre i finanziamenti e svolgere insieme servizi intercomunali. Rispetto all’Area vasta, a tal riguardo, Mastrangeli dirà: «La gran parte dei finanziamenti finiscono a città con oltre 50mila abitanti e soltanto insieme possiamo prenderli – ha detto oltre ogni campanilismo -. Frosinone, da sola, non ce la fa con 46mila abitanti». Si terrà un’apposita conferenza stampa per illustrare i primi risultati della Commissione Area Vasta alle comunità interessate.

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