Ex Permaflex, ecco il “Via” libera della Regione al centro commerciale

Dai materassi a quasi 50mila visitatori a settimana: il tutto passando per il progetto della sorana Elco da 42 milioni di euro

Il semaforo verde si è acceso. L’ex Permaflex può essere trasformata in una cittadella del commercio a due passi dal casello autostradale di Frosinone. Ci saranno anche una serie di servizi del Comune e l’intera viabilità verrà ridisegnata evitando il tappo che si crea al semaforo tra la Monti Lepini e l’imbocco della A1

Da oggi c’è il “Via” della Regione Lazio. Lo ha rilasciato con la Determinazione G09788 del 17 luglio 2023 e pubblicata oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n° 62 supplemento 1. Il sigillo è quello della Direzione Ambiente della Regione Lazio.

Con quel provvedimento la Regione Lazio esclude le opere dalla necessità di ottenere il Via – Visto di Impatto Ambientale, in relazione al progetto di “riqualificazione e valorizzazione dell’area e del complesso industriale dismesso Flex S.p.A. (già Permaflex S.p.A.). Realizzazione di un centro commerciale”.

Il soggetto proponente la Elco Srl di Sora aveva inviato la richiesta alla Regione Lazio  il 19 gennaio 2023. (Leggi qui: Il miraggio del centro commerciale ex Permaflex).

Come funziona l’iter

Ma cosa dice la determina regionale? Lo spiega l’articolo 19 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n° 152 “Norme in materia ambientale”. Quell’articolo codifica le Modalità di svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a Via.

In pratica per le autorizzazioni ambientali necessarie, il proponente (Elco srl) trasmette all’autorità competente lo studio preliminare ambientale. Entro cinque giorni dalla ricezione dello studio, l’autorità verifica la completezza e l’adeguatezza della documentazione. Se la ritiene completa provvede a pubblicare lo studio nel proprio sito internet istituzionale.

Entro i successivi 45 giorni, l’autorità adotta il provvedimento di verifica di assoggettabilità a ‘Via’ cioè avvia la verifica per vedere se il progetto proposto va ad impattare sull’ambiente e quanto impatta; può decidere di imporre cambiamenti o di chiedere opere con cui compensare l’impatto.

Ma c’è anche un’altra possibilità. L’autorità può stabilire di non assoggettare il progetto al procedimento di Via. In questo caso deve specificare i motivi.

L’autorità competente si pronuncia sulla richiesta di condizioni ambientali formulata dal proponente entro trenta giorni. Lo fa con determinazione positiva o negativa, esclusa ogni ulteriore interlocuzione o proposta di modifica.

Tutti i pareri che hanno concorso alla decisione

Quindi la Regione Lazio ha deciso di escludere il progetto Permaflex dalla procedura di Impatto Ambientale.

Lo ha fatto in quanto tutti i pareri sono stati concordi esaustivi e soprattutto sono positivi.

La Pisana ha agito secondo la documentazione acquisita ed i pareri sugli effetti ambientali connessi alla realizzazione della cittadella commerciale nell’area ex Permaflex. I pareri erano stati espressi da Astral S.p.A. Direzione Infrastrutture Stradali e Grandi Opere; Regione Lazio, Direzione Regionale per le Politiche Abitative e Direzione per lo Sviluppo; Provincia di Frosinone, Settore Pianificazione Territoriale. Poi Comune di Frosinone, Settore Urbanistica e Settore Ambiente; Consorzio Industriale del Lazio.

Ci sono stati anche i pareri dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Quello di Acea Ato5 e di società Autostrade per l’Italia, del Ministero della Cultura Direzione Generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio.

Cinque anni per aprire il centro commerciale

La Regione ha stabilito che “il progetto esaminato dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino ufficiale. Trascorso tale periodo la procedura di impatto ambientale dovrà essere reiterata.

Ci sono 5 anni dunque per aprire operativamente  il centro commerciale Frosinone, trascorso tale periodo tutta la procedura ambientale dovrà ricominciare da zero.

L’investimento stimato per l’ex Permaflex è di circa 42 milioni di euro. Diventerà una cittadella del commercio, come i grandi Outlet del Nord d’Italia. Nell’area sorgeranno 73 negozi con superfici di vendita estese circa 25mila metri quadrati. Le strutture di vendita saranno così suddivise: 2 di grandi dimensioni per un totale di circa 6mila metri quadrati. 8 di ampiezza media per un totale di circa 11mila metri quadrati; 50 esercizi di vicinato per un totale di 7 mila metri quadrati e 13 tra bar, ristoranti, pizzerie, fast food e altre attività per la somministrazione di alimenti e bevande. (Leggi qui: Rivoluzione Permaflex: una cittadella del commercio e 4 rotatorie sulla Monti Lepini).

Le stime sono state calcolate sulla base di uno studio di una società specializzata nel campo della viabilità. E secondo le stesse l’apertura del centro commerciale comporterà un traffico giornaliero feriale medio di circa 2.402 autovetture al giorno. Di circa 3.603 autovetture nei giorni di giovedì e venerdì e di circa 4.804 autovetture al giorno nel corso del weekend. Un afflusso di circa 48mila persone nell’arco della settimana.

La viabilità che cambia

Il rendering dello Scalo a Frosinone

Secondo il cronoprogramma inviato dalla società alla Regione Lazio, il cantiere dovrebbe essere aperto a fine 2023. La prima fase riguarderà la demolizione dei manufatti esistenti dell’ex fabbrica che produceva i materassi dell’omino in pigiama.

Operazioni abbastanza impegnative che dovrebbero durare fino a primavera del 2024. Poi via ai lavori strutturali.

La trasformazione dell‘area da industriale a commerciale ne ha moltiplicato il valore. Per questo il Consorzio Industriale del Lazio presieduto da Francesco De Angelis ha chiesto alla Elco Srl di avere qualcosa in cambio da dare alla collettività. Chiede di contribuire alla realizzazione delle 4 rotatorie sulla Monti Lepini con le quali azzerare il traffico sulla strada. Tutto scritto: al V capoverso di pagina 2. Via il semaforo, via gli incroci ed al loro posto una serie di rotatorie con cui snellire il traffico.

Stando al cronoprogramma, la cittadella commerciale dovrebbe essere ultimata agli inizi del 2026.