Bollette ‘pazze’ della Bonifica. La Regione: “Non si devono pagare”

La Regione Lazio in serata annuncia: le bollette pazze del Consorzio di Bonifica non si devono pagare. E chi le ha già pagate riavrà indietro i soldi. L'intefvento del presidente del Consiglio Buschini. Il ruolo del capo di Gabinetto Ruberti

Le bollette ‘pazze’ del Consorzio di Bonifica? Non si devono pagare. E se qualcuno le avesse già saldate riceverà i soldi indietro. La soluzione al caos determinato da quelle migliaia di fatture arrivate in provincia di Frosinone agli utenti dell’ex ‘Valle del Liri‘ è stata trovata in serata.

C’è riuscita la task force messa su dal capo di gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti e dal commissario del Consorzio Stefania Ruffo, sollecitati dal presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mauro Buschini.

L’irrigazione del Consorzio di Bonifica

Le bollette erano arrivate praticamente a tutti. Perché? Versione ufficiale: con la fusione dei 3 consorzi esistenti in provincia di Frosinone è cambiato il criterio in base al quale si stabilisce quali terreni sono tenuti al pagamento della Bonifica. Quindi? Chi prima non pagava ora invece è tenuto a farlo.

E c’è di più: molti non avevano comunicato l’acquisto di un terreno o la costruzione di una casa; adesso però c’è il Catasto Elettronico ed il Consorzio ha acquisito i dati. Chi prima si era dimenticato di pagare ora s’è visto arrivare a casa la bolletta.

Versione maliziosa. Uno dei commissari incaricati di procedere alla fusione ha fatto il suo lavoro da commissario e non da politico. La differenza? C’è un buco da risanare: pagate.

La Regione Lazio era scesa in campo ed aveva inviato un nuovo commissario. Il presidente del Consiglio Mauro Buschini aveva dato un’indicazione precisa: dialogare con i territori. (leggi qui tutti i dettagli: chi ha mandato le bollette del Consorzio di Bonifica e perché Bollette pazze al Valle del Liri: ecco cosa è successo. E cosa si deve fare).

Foto: © Imagoeconomica Stefano Carofei

Sulla base di quel dialogo, tutti gli elementi raccolti sono stati portati al dottor Albino Ruberti. È una specie di totem con la barba che conosce tutte le leggi regionali e capisce le esigenze degli esseri umani sui quali ricadono. Ha individuato lui una serie di elementi di perplessità su quelle bollette. Ha sollevato il telefono e chiesto un chiarimento al consorzio di bonifica Valle del Liri, una spiegazione alla Direzione Regionale Agricoltura hanno chiesto un parere all’Avvocatura regionale.

Il totem aveva ragione. L’Avvocatura regionale, interpellata su una serie di circostanze precisa ha risposto ritenendo illegittima la richiesta dei pagamenti degli arretrati nelle bollette relative all’anno 2014 ai cittadini proprietari di fabbricati ricadenti nel perimetro del Consorzio di Bonifica Valle del Liri.

In serata il dottor Ruberti ne ha informato il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini. Che si è attaccato al telefono ed ha inixziato ad informare i sindaci già in serata.

Saranno interamente restituite le somme ai cittadini che avevano già provveduto a versare gli emolumenti. Conseguentemente verranno eliminate le richieste di pagamento per gli anni successivi, ovvero a partire dal 2015 fino al 2018. Saranno, inoltre, prontamente informati i sindaci dei comuni interessati e il consorzio provvederà a preparare un modulo per i rimborsi da consegnare ai cittadini tramite i comuni ricadenti nel consorzio di Bonifica Valle del Liri“.

Il capo di Gabinetto Albino Ruberti con il governatore Nicola Zingaretti

Poi la dichiarazione più politica: “Il parere dell’avvocatura regionale restituisce serenità alla cittadinanza interessata non più obbligata al pagamento degli arretrati sulla tassa di bonifica. Un risultato costruito tra la Regione e i comuni e che ci fa essere soddisfatti per quanto ottenuto. Il mio ringraziamento al capo di gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti e al commissario del Consorzio Stefania Ruffo per lo straordinario svolto“.