I protagonisti del giorno. Top e Flop del 31 marzo 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

LUCIANA LAMORGESE

«Io penso che gli italiani si siano comportati in maniera veramente esemplare, hanno fatto notevolissimi sacrifici, come non uscire di casa, ma hanno compreso che era questo l’unico modo per rispondere a una situazione difficile che ha coinvolto tutto il Paese e che ora sta coinvolgendo tutta l’Europa, l’America».

Il ministro Luciana Lamorgese

Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese intervenendo a diMartedì di Giovanni Floris su La7 sull’emergenza Coronavirus. Aggiungendo: «Gli italiani hanno compreso la difficoltà del momento e sono stati attenti a seguire tutte le prescrizioni che sono state date dal governo». Ed ha concluso: «Mi sembra che la situazione sia abbastanza stabile rispetto ai giorni scorsi, ciò ci fa bene sperare per i prossimi giorni. Noi seguiamo con molta attenzione la situazione, io parlo giornalmente coi prefetti, con i sindaci, i presidenti di regione, e cerchiamo di avere una situazione sotto controllo».

Il potere è donna.

ALESSIO D’AMATO

L’assessore regionale alla Sanità è uno che non si sbilancia mai. Quindi ogni volta che dà un dato positivo vale quadruplo. Oggi ha detto: «Registriamo un dato di 181 casi di positività e un trend in decrescita per la prima volta al 6%. Non bisogna però abbassare la guardia».

Alessio D’Amato con Nicola Zingaretti © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

«In continua crescita il numero dei guariti che sale di 24 unità nelle ultime 24h, uno ogni ora, arrivando a 291 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 8.985 e i decessi nelle ultime 24 ore sono stati 12. Un monitoraggio costante conferma l’efficacia delle misure messe in atto. Nell’intero mese di marzo non è mai stata superata la soglia d’allerta sui casi attesi in Pronto soccorso. La rete dell’emergenza sta funzionando».

In effetti nel Lazio l’emergenza è fronteggiata tra mille difficoltà in maniera programmata e ordinata. Se D’Amato vede uno scenario positivo, allora c’è da credergli. Bibbia.

FLOP

STEFANO LORUSSO

Non ha avuto una splendida giornata. Come un Dorando Petri, il maratoneta italiano entrato nella storia dell’Atletica per la sua partecipazione alle Olimpiadi di Londra nel 1908. Vinse la maratona. O meglio: tagliò primo il traguardo. Ma la medaglia non gli venne data. Barcollò stremato dalla fatica sulla linea d’arrivo e si sostenne che fosse stato sorretto dai giudici, a pochi centimetri dal nastro.

Stefano Lorusso

Stefano Lorusso non ha barcollato. Anzi, il manager della Asl di Frosinone ha brillato oltre ogni più lecita aspettativa: un amministrativo alla prima esperienza da DG che invece si cala nella trincea della lotta al coronavirus ed affronta la battaglia stringendo il coltello tra i denti. Rivoluzionando in pochi giorni l’organizzazione dell’intero sistema ospedaliero provinciale e trasformandolo in una macchina da guerra adeguata alla sfida. I numeri dicono che ha fatto un lavoro eccellente, da medaglia d’oro e promozione sul campo.

Poi martedì sera arriva la notizia che il Covid-19 è arrivato nel suo corridoio (si fa per dire) infettando la catena di comando della Direzione Generale, colpendo il suo efficientissimo braccio destro Patrizia Magrini (direttore sanitario), il primario di Pneumologia Bruno Macciocchi. Un affronto che il Dg non meritava, un modo per ricordare a tutti noi che il Covid-19 non è sconfitto fino a quando non è definitivamente morto.

Un colpo di sfortuna, nel quale la competenza e l’organizzazione c’entrano nulla. Ma amarezza da sottolineare. Inciampo all’arrivo.

BEPPE GRILLO

Francamente non si capisce più a che titolo intervenga dal momento che nel momento più difficile si è registrata la sua “fuga” dai Cinque Stelle. Ora Beppe Grillo è tornato ad esternare sul… reddito di cittadinanza universale. (leggi qui L’ossessione dei Cinque Stelle e il realismo di Tajani e Renzi).

Beppe Grillo Foto © Stefano Scarpiello / Imagoeconomica

Scrivendo: «E’ arrivato il momento di mettere l’uomo al centro e non più il mercato del lavoro. Per fare ciò si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza: un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi. L’Organizzazione mondiale del lavoro stima che la disoccupazione globale potrebbe colpire 25 milioni di persone (la crisi del 2008 ha comportato un aumento di 22 milioni di disoccupati). Milioni di persone cadranno sotto la soglia della povertà».

«Milioni di italiani non avranno nei prossimi mesi un’entrata garantita. Ma se nel 2007 avevamo affrontato una crisi finanziaria, che si era propagata all’economia italiana, qui siamo di fronte a qualcosa di molto più radicale, una crisi che investe tutti i settori. Forse alcune filiere non si riprenderanno mai o non torneranno più come prima». Solo catastrofismo e nessuna prospettiva di rilancio.

Se questo è un leader.

DONALD TRUMP

La notizia riportata dall’Huffington Post lascia basiti. «Sale vertiginosamente il numero di contagiati e di morti da Coronavirus negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dalla Cnn, in base ai dati ufficiali ricevuti, il numero complessivo di persone infettate dal covid-19 sarebbe 162.168. I decessi sarebbero circa 3040.

Per la Johns Hopkins University, invece, i deceduti sarebbero 3.170. Il numero di morti ha superato quello dell’attentato dell′11 settembre: in quell’occasione furono 2.977 le persone che persero la vita. Uno degli ultimi decessi riguarda un 17enne di Lancaster, in California. Il ragazzo non ha ricevuto cure in ospedale poiché sprovvisto di assicurazione sanitaria, a quanto riferisce R. Rex Parris, il sindaco della città: “Il venerdì prima di morire era in salute, il mercoledì è morto”, ha dichiarato, invitando tutti a rimanere in casa. Non aveva l’assicurazione sanitaria e non lo hanno curato».

Ma il presidente Donald Trump, in un’emergenza del genere, non può sospendere delle regole assurde?

Ridimensionato.