Ferazzoli

Come quando giochi in casa (di E. Ferazzoli)

Il Frosinone è bastato a se stesso. Il rientro di Ariaudo e Paganini, la bravura del tre volte assistman Rohden, il cinismo di Beghetto e l’impassibilità di Dionisi che esulta azzittendo col dito quella parte della Est sempre pronta ad “omaggiarlo” di fischi. La svolta sarà farsi trovare in tanti sugli spalti di Castellammare

È questione di goal (di E. Ferazzoli)

Quella di La Spezia non assomiglia neanche lontanamente alle tre sconfitte già subite fuori casa. Può diventare emblematica. Il tallone d’Achille non sta nella personalità e nell’impegno. Non è mancata la costruzione di gioco ma “siamo stati poco incisivi negli ultimi metri, dove si fanno le partite e i punti”

Come se fosse ancora oggi domenica (di E. Ferazzoli)

Il Frosinone ed i suoi calciatori ricordano ad una Serie A viziata e carica di soldi, che il pallone è fatto di momenti come il goal a Firenze. “Che per gente come me (e come noi)– magari per altri no – che viene dalla Lega Pro e che ha fatto la scalata è un sogno”. Ha ragione Daniel Ciofani. È un sogno.

Quel Frosinone che gioca sentendosi a casa (di E. Ferazzoli)

È un Frosinone che si è scrollato di dosso i fantasmi. Che scende in campo a viso aperto contro una delle protagoniste. E mette in luce il carattere: il risultato contro la Roma rischiava di generare nuovi incubi. Ora invece è arrivato il momento di giocare sentendosi a casa

Le stesse lacrime dopo il Foggia… ma poi fu Serie A (di E. Ferazzoli)

Il post Frosinone-Roma è un risveglio amaro. Ma anche di certezza: Baroni ha trasformato una rosa disorientata in una squadra con degli obiettivi. Non accontentarsi del pari contro la Roma è la dimostrazione rassicurante di quale squadra scenderà in campo per la salvezza