Storia di un calcio d’altri tempi. Di una maglia indossata per tutta la vita. E che ora a gennaio potrebbe cambiare. Perché il calcio è così. Il pallone rotola. E Mirko Gori attende di sapere.
Ferazzoli
Il Frosinone è bastato a se stesso. Il rientro di Ariaudo e Paganini, la bravura del tre volte assistman Rohden, il cinismo di Beghetto e l’impassibilità di Dionisi che esulta azzittendo col dito quella parte della Est sempre pronta ad “omaggiarlo” di fischi. La svolta sarà farsi trovare in tanti sugli spalti di Castellammare
Quella di La Spezia non assomiglia neanche lontanamente alle tre sconfitte già subite fuori casa. Può diventare emblematica. Il tallone d’Achille non sta nella personalità e nell’impegno. Non è mancata la costruzione di gioco ma “siamo stati poco incisivi negli ultimi metri, dove si fanno le partite e i punti”
Nonostante la vittoria rotonda, la partita giocata con convinzione, c’è chi fatica a godersi il risultato del Frosinone. La perplessità per Novakovich non ancora inserito nei meccanismi. E che ora Nesta cercherà di affiatare
Non è stata solo una partita di ex. Cremonese – Frosinone è stato un match che ha messo in luce evidenti progressi. L’identità sta venendo fuori. A piccoli passi.
Un campione si riconosce dal coraggio. Anche quello di calciare un rigore in un giorno molto particolare. Lo stadio sarebbe un luogo migliore se invece di giudicare dai numeri sulle magliette pensasse alle storie degli uomini che le indossano
Quanto vale la rimonta del Frosinone sull’Ascoli. Non solo i 3 punti conquistati sul campo. Perché quel risultato vuole dire molto di più. Per la squadra. Per la società. E per i tifosi.
Dopo il debutto da incubo ad Udine, il Frosinone si prepara all’esordio casalingo contro l’Ascoli. Raccontato dalla curva. Anche quest’anno con Elisa Ferazzoli
Un avvio da incompreso, un finale da protagonista. Ora un futuro in sospeso per Paolo Sammarco. In attesa che la società definisca assetti e strategie. Ed una sera a cena…
Frosinone-Chievo è una partita che nulla ha da dire. Se non all’orgoglio. Ed a chi ama davvero il Frosinone. Per questo, amare è esserci
Non è importante tanto la retrocessione in Serie B. Ma lo spirito con cui si intende affrontarla. Se molle e arrendevole come in parte di questo campionato. Oppure sfruttando quella innata indole all’abbraccio che è la forza del Frosinone
C’è chi pensa al Frosinone già retrocesso. Non ha capito granché del calcio. Che è soprattutto altro: lacrime di gioia e stupore, chilometri di autostrade, sogni.
Il Frosinone è una nota stonata in questa serie A dominata dal dio Denaro. L’utilizzo maniacale della Var pone qualche dubbio. Per questo il Frosinone non può permettersi di assecondare chi lo vorrebbe destinato alla serie cadetta.
Il Frosinone ed i suoi calciatori ricordano ad una Serie A viziata e carica di soldi, che il pallone è fatto di momenti come il goal a Firenze. “Che per gente come me (e come noi)– magari per altri no – che viene dalla Lega Pro e che ha fatto la scalata è un sogno”. Ha ragione Daniel Ciofani. È un sogno.
Seguire il Frosinone su e giù per l’Italia: non per il risultato ma per la passione che scatena quella maglia. Ecco perché Empoli non è la fine. Perché la passione vera non finisce mai
Se allo Stirpe esiste una maledizione, alberga nelle bocche di gran parte del pubblico, capace solo di criticare e non di incitare. Se il Frosinone non vince in casa, sarà forse perché non si sente a casa?
Conta solo esserci. Inutile perdere tempo a stabilire se sia una battaglia vinta: la campagna del Frosinone Calcio per trasformare lo Stirpe in un Maracanà è partita
È stato il mito di una generazione di adolescenti. Che un po’, dentro, lo sono sempre rimaste. E lui, Dylan di Beverly Hills, ancora oggi era il simbolo di quegli anni sospesi. Il ricordo di Elisa Ferazzoli
È un Frosinone che si è scrollato di dosso i fantasmi. Che scende in campo a viso aperto contro una delle protagoniste. E mette in luce il carattere: il risultato contro la Roma rischiava di generare nuovi incubi. Ora invece è arrivato il momento di giocare sentendosi a casa
Il post Frosinone-Roma è un risveglio amaro. Ma anche di certezza: Baroni ha trasformato una rosa disorientata in una squadra con degli obiettivi. Non accontentarsi del pari contro la Roma è la dimostrazione rassicurante di quale squadra scenderà in campo per la salvezza