L’annus horribilis della Lega in Ciociaria

FOTO: © Imagoeconomica SARA MINELLI

Dopo la vittoria alle politiche risultati deludenti alle comunali di Ferentino e Fiuggi, poi l’incredibile cambio di linea politica a Cassino: dalle dimissioni di massa per far cadere D’Alessandro al (quasi) tutti con Abbruzzese. La vittoria amara alle provinciali. Adesso è arrivato Umberto Fusco, che può rilanciare Nicola Ottaviani.

Meno male che c’è Matteo Salvini, perché la candidatura del Capitano alle Europee non soltanto garantirà alla Lega percentuali importanti (almeno stando ai sondaggi) ma eviterà anche di analizzare nel dettaglio i risultati locali.

Salvini non farà mai l’europarlamentare, ruolo che ha ricoperto in passato, perché naturalmente resterà a fare il vicepremier e il ministro. Però rappresenterà un traino formidabile: è capolista anche nella circoscrizione dell’Italia Centrale, quella di Lazio, Toscana, Umbria e Marche.

In provincia di Frosinone la nomina di Umberto Fusco come referente delle quattro province (Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo) è il primo segnale che più di qualcosa non è andato per il verso giusto, che Salvini in persona vuole un cambio di passo. (leggi qui La vera missione di Umberto Fusco per salvare la Lega)

Il 4 marzo 2018 Francesco Zicchieri diventava deputato vincendo nel collegio maggioritario della Camera nord, mentre Francesca Gerardi diventava deputato del collegio proporzionale. Da quel momento in poi quali risultati ha ottenuto la Lega sul territorio?

Alle comunali dell’anno scorso niente di eccezionale, anzi percentuali deludenti a Ferentino e Fiuggi a differenza di Anagni ma solo grazie alla presenza di una figura come Vittorio D’Ercole che avrebbe potuto competere per diventare sindaco. Nel frattempo venivano messi fuori il commissario provinciale Fabio Forte (che aveva riorganizzato il partito e costruito la squadra per politiche e regionali) e Alessia Savo, protagonista di un risultato eccellente alle Regionali. Quindi la situazione di Cassino: la Lega per mesi ha attaccato un giorno sì e l’altro pure il sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Soprattutto per un motivo: era il fedelissimo di Mario Abbruzzese. Quindi le dimissioni di massa, fino ad arrivare al “contrordine” clamoroso. Il sostegno a Mario Abbruzzese, numero uno di Forza Italia. (leggi qui Il gioco di Mario Abbruzzese per arrivare alla candidatura) Con lo strappo clamoroso del commissario Carmelo Palombo, (leggi qui Il J’Accuse di Palombo: si dimette e punta il dito su Zicchieri e Gerardi) in aperta rottura con Francesco Zicchieri.

Alle provinciali gli eletti sono stati due consiglieri non della Lega: Andrea Campioni è un fedelissimo di Nicola Ottaviani, Igino Gugliemi di Gianfranco Pizzutelli, leader del Polo Civico. Tutti e due di Frosinone, dove il sindaco Nicola Ottaviani nella Lega è passato qualche mese fa.

Adesso è proprio lui che potrebbe provare a prendersi il Partito. Molto dipenderà da come Umberto Fusco eserciterà il proprio ruolo.