Divisi e vincenti, la strategia del Golfo

Il centrodestra andrà unito solo dove indispensabile. Per il resto sarà una conta all'ultimo voto. Per determinare i nuovi equilibri. E decidere le prossime candidature al Parlamento. terreno del confronto: le Comunali

Non ci sono margini per una sintesi. Il centrodestra andrà unito solo dove l’alleanza sarà indispensabile per fronteggiare gli avversari. Ma nelle altre realtà sarà conta interna tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia: per determinare gli equilibri, stabilire i rapporti di forza. E decidere le prossime candidature al Parlamento. Le elezioni Comunali saranno il terreno del confronto. Sta tutto qui il significato della visita fatta la settimana scorsa dal sottosegretario Claudio Durigon a Formia per lanciare la candidatura dell’infettivologo Amato La Mura a sindaco della città.

Sarà una sfida all’apparenza civica. Non lo è. È tutta politica ed interna al centrodestra. Perché Forza Italia sarà in campo con Gianluca Taddeo candidato sindaco. Claudio Durigon è stato a Formia per mandare un messaggio: ufficializzando l’investitura di Amato La Mura ha respinto al mittente le voci secondo le quali un prossimo incontro tra lui ed il coordinatore regionale degli azzurri Claudio Fazzone avrebbe raggiunto una sintesi su un solo candidato.

Claudio Durigon, Umberto Fusco, Adinolfi

Al contrario, il coordinatore regionale leghista ha mandato invece segnali al resto del centrodestra rimasto sul campo. È il caso dell’ex deputato ed ex sottosegretario di Forza Italia Gianfranco Conte che dal Partito di Berlusconi è uscito da tempo. Puntava a candidarsi a sindaco alleandosi con Fratelli d’Italia: nulla da fare. Proprio per questo Durigon l’altro giorno gli ha mandato a dire “Gianfranco è stato ed è una risorsa per questa città, ha ancora tanto da dare”.

Più probabile l’adesione ufficiale del Partito Democratico, già al primo turno. In settimana si riunisce la Direzione: lo ha chiesto la componente che fa riferimento al Segretario provinciale Claudio Moscardelli; metterà ai voti quale linea politica seguire dopo che nelle scorse settimane si era arrivati ad un 7 a 7 tra l’area dell’ex 4 volte sindaco Sandro Bartolomeo (favorevole ad appoggiare La Mura) e quella del Segretario cittadino Luca Magliozzi (favorevole a cercare una soluzione nell’area dell’ex sindaco Paola Villa). (Leggi qui Il conclave del Pd a Formia: senza Papa e senza cena).

Cosa è cambiato? In questi giorni Paola Villa ha fatto capire che sarà in campo e quindi se il Pd vuole appoggiarla bene, se pensa di andare a prenderle i voti ha sbagliato conti. (Leggi qui E Paola Villa tuonò: “Il candidato sono me”).

A Minturno, scenario ribaltato

Di alleanza invece si parla a Minturno. Lì il sindaco uscente è Gerardo Stefanelli ed è l’unico sindaco renziano in provincia di Latina. Ha un accordo con il centrosinistra. E l’unione del centrodestra potrebbe essere la soluzione per mettere in discussione il bis.

Sulla terrazza del coordinatore aurunco della Lega Paolo De Paola, il sottosegretario è stato più disponibile a prospettare un accordo unitario. La Lega punta sul capogruppo consiliare Massimo Moni dopo il ‘gran rifiuto” di Romolo Del Balzo che coltiva ambizioni per un ritorno nell’assemblea della Regione Lazio. 

Foto: Alessia Albano

Ma il raggiungimento di una sintesi politica nemmeno in questo caso è semplice. Quando Durigon aveva da poco salutato i componenti del direttivo locale, presso l’aula consiliare del comune del Comune lo stato maggiore del Partito di Giorgia Meloni presentava il Direttivo che ha concluso la lunga fase del commissariamento e soprattutto l’aspirante primo cittadino, Pino D’Amici. 

Quella di Fratelli d’Italia è stata una prova muscolare nei confronti dell’alleato leghista. Il direttivo guidato da Vincenzo Fedele, l’arrivo di “Mister PreferenzeFausto La Rocca  ad affiancare in consiglio Tommaso Iossa hanno portato l’avvocato D’Amici a dire che “rispetto agli altri, abbiamo più candidati spendibili, più soggetti da mettere a servizio dei cittadini, non ci mancano le competenze”. La Lega ha fatto sapere di non arretrare di un millimetro sulla corsa di Massimo Moni.

Massimo Signore di Forza Italia con un mezzo accordo con il sindaco Stefanelli ha aggiunto che attende “indicazioni dall’amico Claudio”, Fazzone naturalmente.

Difficile che si vada ad un accordo unitario. Perché sarebbe uno dei tre Partiti di centrodestra ad esprimere il candidato sindaco a discapito degli altri due. Ed ora ciò che è più importante, non è governare i Comuni. Ma stabilire i rapporti di forza, sulla base dei quali decidere le prossime candidature a Camera e Senato. E con 350 posti in meno non è poca cosa.