E l’opposizione disse: “Grazie Salera”

Nuova escalation della tensione tra il sindaco Salera ed i vertici del Pd. La freddezza di Di Rollo. I sospetti su Grossi. E sulla ricerca di un pretesto per le Regionali. Cosa accadrebbe e come si dividerebbero. La possibile fratture per le Comunali 2024

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Noi Salera lo dobbiamo ringraziare: a furia di escludere tutti quelli che gli sono stati e gli sono vicini, il Campo Largo lo sta costruendo a nostro favore“: usa l’ironia il consigliere comunale di opposizione Benedetto Leone. È stato il vicesindaco nella giunta di Centrodestra presieduta da Carlo Maria D’Alessandro, oggi ha l’ambizione di aggregare tutta l’opposizione e costruire un cartello da schierare alle Comunali del 2024.

Parla a margine della commissione Trasparenza durante la quale il consigliere di opposizione Renato De Sanctis (civica No Acea) ha sollevato il caso del comandante della Polizia Municipale Pasquale Pugliese. Le opposizioni, per la prima volta compatte, sostengono che la sua nomina vada in conflitto con il regolamento comunale.

Del caso si occuperà il Consiglio comunale fissato per il 21 luglio. In quella seduta si affronteranno anche alcune variazioni di bilancio e si discuteranno le interrogazioni delle minoranze.

Cambio di strategia

Benedetto Leone

Il primo segnale politico: in Commissione tutte le opposizioni hanno fatto squadra; evento più unico che raro.

Leone ora vuole proseguire lungo questa strada. E suggerisce un cambio di strategia. “Dobbiamo essere bravi a non scadere nello sterile scontro con il sindaco. Ormai da due Consigli stiamo dimostrando che se vogliamo riusciamo ad essere uniti. Dobbiamo ringraziare anche Salera che lavora per noi“.

In piena sintonia con l’opposizione ora c’è il consigliere Luca Fardelli, fino a pochi mesi fa considerato ad un passo dalla maggioranza. Adesso il cerchio magico del sindaco dice che “deve essere tenuto a pane e acqua!“; significa che le sue richieste vanno considerate con maggiore prudenza. (Leggi qui: Il Partito del sindaco mette i paletti al Pd).

Il fratello del Difensore Civico della Regione Lazio, quando ha letto quella sentenza su AlessioPorcu.it ha replicato con un post. Rassicurando che lui aveva appena mangiato un panino con la porchetta e aggiungendo l’hashtag di renziana memoria #salerastaisereno

Freddezza con Barbara

Barbara Di Rollo

Non ha quindi torto il consigliere Benedetto Leone quando dice che grazie al polo degli scontenti il Centrodestra si sta rafforzando. In maggioranza, dopo le invettive dei giorni scorsi del sindaco Enzo Salera contro i vertici frusinati del Pd, si è creata una certa freddezza con il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo. Che secondo i ben informati non avrebbe gradito né i toni né le parole di Salera. E avrebbe fatto notare come “i consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti sono sempre disponibili e presenti a Cassino. (leggi qui: La rottura di Salera: “Il Pd non si sta comportando bene con noi”).

Perché allora il primo cittadino di Cassino è voluto andare allo scontro proprio adesso? Proprio nel mese in cui verrà inaugurata piazza Diamare che è stata realizzata grazie alle risorse stanziate dalla Regione Lazio e all’impegno dei consiglieri regionali del Pd? Ci saranno anche loro, con molta probabilità all’inaugurazione della nuova piazza che si dovrebbe celebrare prima di Ferragosto, anche se il sindaco non sembra avere alcuna intenzione di cedergli i riflettori. Del  resto anche lo scorso mese di settembre, quando fu presentato il progetto in piazza Labriola, ai due consiglieri non fu concesso l’onore di prendere la parola. Rimasero relegati in platea.

I sospetti su Danilo

Danilo Grossi con Luca Fardelli

A gestire la comunicazione della serata c’era il fedelissimo del sindaco, Danilo Grossi, che detiene, appunto, la delega alla Comunicazione e alla Cultura. È su di lui che si concentrano gli indizi: ci sarebbe il coordinatore di Pop a sollecitare il primo cittadino nella sua battaglia contro i vertici del Pd.

Ricordandogli che la vittoria elettorale del 2019 fu il risultato di una battaglia combattuta solo da Enzo Salera con la sua squadra, “senza un sostegno concreto da parte del Partito”. /leggi qui: I sassi di Barbara: «Caro Zingaretti ecco chi ha tentato di sabotarci a Cassino»).

E facendogli notare gli incarichi e le nomine che esponenti del Centrosinistra ostili all’amministrazione stanno ricevendo in questi anni dal Pd frusinate. Come nel caso dell’ex consigliere Sarah Grieco nominata portavoce provinciale de Le Democratiche; l’ex Segretario Pd Marino Fardelli che preferì dimettersi piuttosto che allinearsi sulla scelta di tenere le Primarie poi vinte da Salera ed ora è Difensore Civico.

Il sospetto del pretesto

Marta Bonafoni

Bisogna pur trovare, del resto, un pretesto per rompere con il Pd in ottica Regionali. Quel pretesto consentirebbe all’amministrazione comunale di convergere quasi in blocco su Marta Bonafoni, fondatrice di Pop ed eletta nel 2018 nella civica di di Zingaretti. Bonafoni punta sui voti di Cassino: non è un caso che ha inserito la Città del Basso Lazio nel tour che sta facendo in giro per i territori. 

A Bonafoni però non andranno certamente i voti di Demos: l’assessore Luigi Maccaro sembra infatti intenzionato a presentare una sua candidatura. Neanche a dirlo, non avrà il sostegno della sua maggioranza. Che rischia di arrivare divisa all’appuntamento: la corrente legata alla presidente del Consiglio Barbara di Rollo farà campagna elettorale per il Pd e per il ticket Buschini-Battisti. Mentre Salera e Grossi balleranno invece a ritmo di Pop.

Un preludio di quel che potrebbe accadere nel 2024, in occasione delle Comunali. Non c’è alcuna conferma alla voce fatta circolare in queste pore, forse proprio con l’intento di esasperare gli animi, secondo la quale Di Rollo sarebbe stata già invitata a tenersi pronta per la candidatura a sindaco: quella di Salera – dicono – non appare più scontata, almeno non con il Pd. Soprattutto se continuerà a scavare fossati laddove erano stati costruiti dei ponti. Ed a costruire il Campo Largo sul versante delle opposizioni, regalandogli un po’ alla volta tutti gli scontenti della sua amministrazione.