Il 2021 di Cassino: crisi industriale e resurrezione politica

Il 2021 di Cassino: dalla crisi dell'Automotive alle speranze per la Mobilità Sostenibile. Il passaggio da Betta a Dell'Isola. Le prime vere fibrillazioni per la maggioranza Salera. Che porta il Pd a Congresso. E riporta Cassino in Provincia

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’addio a Fca e la nascita del gruppo Stellantis. L’uscita di scena di Giovanni Betta e il trionfo del nuovo rettore dell’Unicas Marco Dell’Isola. Le prime fibrillazioni all’interno dell’amministrazione del sindaco Enzo Salera, il mini rimpasto. Il 2021 di Cassino doveva essere l’anno della svolta sotto molti punti di vista. E’ stato in realtà un anno di “transizione”.

Lo hanno caratterizzato progetti sospesi, incertezza nel futuro. Ma il 2021 è stato anche l’anno in cui sono state lanciate basi importanti per lo sviluppo economico del territorio. L’anno che ha visto scossoni in Consiglio comunale: dall’addio di Mario Abbruzzese a quello della Lega, rimasta senza Consiglieri e senza Gruppo. Dopo una lunga assenza Cassino è tornata protagonista in Provincia e, finalmente, ha restituito al Pd una vera guida politica.

Nel corso dell’anno l’opposizione degli esordi è quasi evaporata. Il fiore all’occhiello, senza dubbio, in un anno in cui il territorio si è impoverito sempre di più, sono state le nuove assunzioni in Comune: un evento quasi storico, che non avveniva da decenni.

LA CRISI SENZA SPERANZA

Lavoratori Stellantis davanti alla Palazzina di Cassino

La pandemia ha mostrato anche un altro volto, oltre a quello tragico del 2020. Un volto non meno drammatico: quello della povertà. Il “motore” dell’economia del territorio, il glorioso stabilimento Fiat che nel 2022 compirà mezzo secolo di vita, quest’anno è rimasto fermo quasi cento giorni.

Buste paga decurtate e ammortizzatori sociali che hanno riguardato migliaia di lavoratori, anche e soprattutto dell’indotto. Colpa di due fattori: uno contingente ed uno strutturale. C’è stata la contingenza dei semiconduttori introvabili in tutto il mondo e che hanno portato allo stop della produzione a Cassino Plant per buona parte dell’anno. A preoccupare è il fattore strutturale: produrre auto a Cassino costa troppo e non per colpa dei salari ma per i prezzi dell’energia; fuori dall’Italia ci sono centrali che noi a Cassino, Pomigliano d’Arco e e Melfi non abbiamo.

I fatti dicono che nel 2021 a Cassino non sono arrivati nuovi modelli, non è stata realizzata l’elettrificazione di quelli attuali; nel 2022 arriverà solo Maserati Grecale ed i suoi volumi non basteranno a saturare la produzione. Il numero dei dipendenti è in costante discesa, non ci sono state n uove assunzioni.

IL CAMBIO DI PASSO

Un capannone Fincantieri

Tuttavia il 2021 è stato un anno importante per l’economia ed in particolar modo per il comparto dell’automotive. O il suo futuro.

Il 7 agosto è stato siglato l’accordo tra la Regione Lazio e Power4Future del gruppo Fincantieri, che porterà nel territorio un circolo virtuoso di investimenti, produzione, lavoro. A Piedimonte San Germano, vicino Stellantis, infatti, verrà insediato un sito industriale per la realizzazione di batterie al litio per la mobilità sostenibile. Tantissimi nuovi posti di lavoro per i nostri ragazzi, in un contesto estremamente favorevole: da un lato l’eccellenza dell’ITS Meccatronico di Pontecorvo dall’altro  l’università di Cassino. (Leggi anche Perché P4F è l’operazione più importante dai tempi di Fiat).

Un altro segnale positivo è arrivato all’inizio di dicembre. È il segnale che l’indotto Stellantis non smobilita. Ma si espande. Arriva nell’area industriale di Cassino HT&L Fitting, assemblerà cerchioni e gomme per Maserati Grecale e Alfa Romeo Tonale. Le cifre dicono che sarà un’operazione di lungo respiro. (Leggi qui L’indotto Stellantis corre su gomme e cerchi HT&L Fitting).

DA RICCIARDI A DELL’ISOLA

Marco Dell’Isola

All’Università di Cassino il 2021 sarà ricordato anche per due importanti novità. Anzitutto per il fatto che, per la prima volta nella storia ultra quarantennale dell’Unicas, non si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico. Le restrizioni anti Covid non hanno permesso nel periodo in cui si tiene generalmente la cerimonia – tra gennaio ed aprile – di riunire molte persone all’interno dell’aula magna.

L’ultima cerimonia resta dunque quella del 7 febbraio 2020 quando il Covid era solo una delle tante notizie in coda al Tg quando si parlava di quel che accadeva in Cina e il professor Walter Ricciardi che tenne in quell’occasione la lectio magistralis non era ancora un volto televisivo noto, tra i massimi esperti di epidemiologia nonché consulente del ministro Speranza per affrontare l’emergenza Covid.

Resterà quella l’ultima inaugurazione di Giovanni Betta. A giugno di quest’anno si è infatti votato per il suo successore e a novembre si è insediato Marco Dell’Isola. Giovanni Betta è stato abilissimo nel guidare il processo che consentirà all’Unicas per i prossimi sei anni di andare in continuità con quello che è stato il suo mandato. Il nuovo rettore dal canto suo è chiamato a governare un processo tutt’altro che facile.

RIMPASTO VOLANTE E CRISI LENTA

Enzo Salera

Il 2021 della politica, a Cassino ha varie sfaccettature. Volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto, senza ombra di dubbio l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle è quello in cui si sono registrate le prime, vere fibrillazioni, dal punto di vista politico.

L’anno si è aperto a gennaio con il rimpasto volante che non ha lasciato feriti sul campo: l’assessore al commercio Chiara Delli Colli è stata sostituita con la consigliera Arianna Volante che ha lasciato lo scranno in assise a beneficio di Sergio Marandola. Un’operazione tutta interna al Pd che non ha lasciato strascichi.

La vera crisi, quella lenta e di logoramento, si è aperta sempre a gennaio con la componente di Demos guidata da Luigi Maccaro. Si è reso necessario l’intervento del consigliere regionale Paolo Ciani per riportare il sereno dopo che Maccaro aveva rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco. (Leggi qui Ciani fa dimettere Maccaro. Per farlo rimanere in giunta).

Un autunno caldissimo, quello di Enzo Salera: a ottobre era stato Emiliano Venturi a rassegnare le dimissioni dopo che Renato De Sanctis aveva strappato il patto programmatico sottoscritto durante il ballottaggio con Enzo Salera. Anche quelle dimissioni sono poi rientrate, ma De Sanctis non è più una “costola” della maggioranza, ma una vera spina nel fianco a tutti gli effetti all’opposizione. (Leggi qui Il week end porta la pace: Venturi resta).

ASSUNZIONI E DIMISSIONI

Enzo Salera ha comunque da gioire. Dopo decenni di stallo, il 2021 è stato l’anno in cui hanno preso servizio circa 40 nuove unità di personale in vari uffici.

Un vero rinforzo c’è stato all’ufficio tecnico, anche in previsione del lavoro che c’è da fare per la nuova piazza: i rendering dell’architetto Giacomo Bianchi sono stati illustrati la scorsa estate in piazza Labriola.

Sul fronte del Centrodestra il 2021 si ricorderà invece come l’anno delle dimissioni e degli addii. Quello più clamoroso, sebbene non completamente inaspettato, è stato l’addio di Mario Abbruzzese: a maggio ha annunciato le sue dimissioni per lasciare spazio a Carmine Di Mambro che però è rimasto solo poche settimane in assise permettendo così a Benedetto Leone di entrare in Aula: l’ex vicesindaco ha però dovuto rinunciare alla candidatura a sindaco di Terelle. (Leggi qui Ruggirai un altro giorno, Leone).

Il vero colpo di scena è poi avvenuto negli ultimi giorni dell’anno: prima Franco Evangelista e poi Michelina Bevilacqua sono scesi dal Carroccio lasciando il Partito senza più rappresentanti in assise: tra le divisioni della Lega si è infilato con abilità Gabriele Picano che è riuscito a portare Michelina Bevilacqua in Fratelli d’Italia. (Leggi qui La Lega sparisce da Cassino: tutti Fratelli).

IL TRIONFO DI GINO E LA RINASCITA DEL PD

Gino Ranaldi

Il 2021 sarà ricordato, dal punto di vista politica, anche e soprattutto per le elezioni provinciali: dopo 3 anni Cassino torna protagonista in Provincia. Lo fa centrando l’elezione di Gino Ranaldi che con oltre 7.000 voti ha ottenuto un risultato più che lusinghiero.

Un risultato importante per Enzo Salera, ha potuto contarsi in vista delle elezioni del 2022 quando bisognerà eleggere il successore di Antonio Pompeo.

Le elezioni si sono svolte una settimana dopo il Congresso del Pd: il circolo si è ricostituito attorno a Romeo Fionda, eletto segretario all’unanimità. Sarà lui a gestire i processi di vera unità che dovranno riportare “a casa” quegli esponenti del Centrosinistra che ad oggi non sono nel Pd: uno di questi è certamente Luca Fardelli. Da inizio anno ha avviato un percorso di collaborazione con il sindaco Salera sfilandosi dall’opposizione più oltranzista. Lo ha fatto grazie al ruolo di Gino Ranaldi.

Lo ha fatto anche perchè nel corso del 2021 quell’opposizione che nei primi 18 mesi aveva morso ai polpacci l’amministrazione Salera, si è come evaporata, certamente meno chiassosa e poco incisiva. Al punto che, alcune volte, i consigli comunali nel corso di quest’anno sono sembrati essere riunioni di maggioranza.

Si chiude così il 2021 e il primo tempo della consiliatura.